"Il nome"

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Mi giro e rigiro nel letto,guardo l'orologio: 4.25.
Dormire è diventata un'impresa impossibile,quindi decido di andare in cucina per distrarmi un po'.
Scendendo le scale mi rendo conto che la luce della cucina è accesa: Evangeline è ancora seduta sul tavolo con in mano una tazza di tisana.
"Buongiorno."
Lei si volta di scatto,credo di averla spaventata.
"Oh,ciao Victoria. Vieni qui."
Mi siedo accanto a lei,che mi sorride e poi abbassa lo sguardo sul pancione. È sempre così bella,nonostante gli occhi stanchi,il volto pallido e i capelli spettinati. Ho sempre avuto un'ammirazione particolare per lei; quando avevo dieci anni ho avuto un periodo nel quale cercavo di imitarla ad ogni costo: per me era la perfezione; un angelo sceso in terra,volevo essere come lei sia fisicamente che di carattere (ma ovviamente non sono riuscita nel mio intento,siamo troppo diverse.)
"Tu e James avete già deciso il nome?"
Lei alza di nuovo lo sguardo e fa una risatina.
"A dire il vero no. Ne' io ne' James abbiamo idee."
Ci penso un po' su,vorrei trovare un nome che abbia sia un bel suono che un bel significato.
"Mh,non so, Abbey?"
Evangeline fa un'espressione di disapprovazione.
"Faith?"
"Mh..."
"Madeline?"
Un altro accenno di disapprovazione.
"Guadalupe!"
Evangeline ride.
"Ma questo da dove l'hai tirato fuori?"
"Sì,effettivamente hai ragione."
"Io vorrei trovare un nome che,diciamo,racconti un po' la storia fra me e James,dopotutto questa bambina rappresenta la vittoria che abbiamo ottenuto su tutto ciò che rischiava di far crollare il nostro rapporto."
Con questa affermazione,Evangeline mi rende il compito ancora più difficile.
"Un nome che rappresenti il vostro rapporto,dici?"
Lei annuisce.
"Allora credo che il nome "Mio padre è un deficiente e mia madre lo sopporta ogni santo giorno" ,sarebbe perfetto."
Evangeline scoppia a ridere.
"Ma dai!"
Sorrido.
"Bhe,è la verità!"
Evangeline torna a bere la sua tisana,mentre io continuo a pensare.
Un nome che rappresenti il loro rapporto...Ma certo!
"Evangeline,tu e James vi siete messi insieme durante il periodo natalizio,giusto?"
"Sì."
"E vi siete baciati per la prima volta sotto il vischio?"
"Certo."
"Allora chiamatela Holly, che vuol dire vischio,più significativo di così!"
Evangeline sorride ed i suoi occhi si illuminano.
"Mi piace! È veramente bello come nome. Però vorrei sapere il parere di James."
E come si suol dire, "quando si parla del diavolo...E spuntano le corna!". James entra in cucina all'improvviso.
"Ehi,che ci fate ancora sveglie?"
Mi volto verso di lui.
"Potrei farti la stessa domanda."
"Sono qui solo per prendere un po' d'acqua, razza di rompipalle.'
Alzo gli occhi al cielo,intanto Evangeline dice a James del nome.
"Stavamo decidendo il nome per la bambina,tua sorella me ne ha suggerito uno davvero bello."
James ridacchia.
"Tipo? Morticia? Wednesday? Bloody Mary?"
Gli lancio addosso un po' del poutpourri che teniamo come centrotavola.
"Aggressiva."
Accenno un sorriso e poi Evangeline torna a parlare.
"Holly. Questo è il nome che mi ha suggerito. Significa agrifoglio,ti dice qualcosa?"
James ci pensa su per qualche secondo,poi la sua "lampadina" si accende,abbassa lo sguardo e sorride.
"Agrifoglio,certo che mi dice qualcosa."
"Allora a te andrebbe bene?"
"Cosa andrebbe bene?"
Mi metto le mani fra i capelli. No,non può essere così stupido un uomo. Lo giustifico solo perchè sono le quattro del mattino.
"Il nome. A te va bene?"
"Oh! Certo. Che Holly sia."
James da un bacio ad Evangeline ed un pugno sul braccio a me e poi va a letto,intanto io e lei ci scambiamo uno sguardo.
"Bhe,un problema in meno dai!"
"Se fosse solo questo il problema,Evangeline..."
Lei mi abbraccia e mi accarezza i capelli.
"Ne hai superate tante,supererai anche questa. Dici sempre che ti vuoi arrendere,eppure non lo fai mai,perchè sei forte. Ce la farai,anzi,ce la faremo; perchè non sei sola."
A volte penso che Evangeline sia una delle persone più forti che abbia mai conosciuto,anche se apparentemente sembra così fragile: dopo tutto quello che ha passato,tecnicamente dovrebbe essere lei quella che avrebbe bisogno di essere ascoltata,invece lei ascolta tutti e trova sempre le parole giuste per ognuno,soprattutto per me.
La ringrazio e poi torno a letto. Ora mi sento molto meglio.

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