Oggi è lunedì. Dopo due settimane a casa,tornare a scuola è il mio ultimo desiderio. Di solito io mi sveglio sempre prima degli altri,ma stavolta è la mamma che mi chiama. Vado in bagno,mi lavo,poi torno in camera e mi vesto: un maglione nero e dei leggings sempre dello stesso colore; non metto un filo di trucco,il che mette in risalto il viso scavato dalla magrezza e dalla sofferenza.
Vado al piano di sotto,prendo lo zaino e sto per uscire di casa. James e Geoff mi osservano silenziosi.
"Dovresti mangiare."
Mi volto lentamente verso di loro
"Da quando in qua vi importa della mia salute?"
Loro non mi rispondono ed io esco di casa,oggi mi accompagna papà con l'automobile,perché secondo lui sono troppo debole per camminare fino a scuola.
Il tragitto mi è sembrato più lungo del solito,arrivo davanti al liceo e sento il cuore battere a mille,venire qui dopo così tanto tempo e in queste condizioni mi ha messo un' ansia tremenda.
Mi appoggio accanto al portone e noto che tutti mi osservano in silenzio. In lontananza vedo anche Marilene,ma lei per fortuna non mi ha vista. Una volta suonata la campanella,corro nella mia aula cercando di nascondere il volto sotto il mio foulard; non voglio andare in classe,non voglio vedere nessuno.
Appena raggiungo la classe,noto che la lezione è già cominciata,Zelinski mi saluta cercando di sorridere,io ricambio con un flebile "buongiorno" e poi vado a posto. Daryna e Jolene mi osservano profondamente,mentre gli altri si limitano a bisbigliare.
Non ho seguito la lezione,per niente,tutto ciò che il professore diceva mi è entrato da un orecchio ed è uscito da un altro. Durante l'intervallo decido di rimanere in classe da sola mettendomi accanto alla finestra osservando i ragazzi che stavano in cortile nonostante il freddo,tutti allegri e felici,ed io posso solo stare qui ad invidiarli.
"Victoria..."
Mi giro e vedo Zelinski davanti a me,non dico nulla.
"Vieni con me."
Lo seguo per i corridoi ed ovviamente appena passo,tutti tacciono,ormai non ci faccio neanche più caso.
Scendiamo giù per le scale e mi porta in aula professori. Ci sono tutti,la Wright,la Fox,la Philips,Wallace, la Thomas, Khan...
Mi guardano tutti con compassione,mi fanno sedere e cominciano un discorso che francamente non riesco a seguire.
"... Comunque,se ti serve qualcosa,qualunque cosa,chiedi pure a noi."
Io alzo il capo e li guardo uno per uno.
"Convincete i miei parenti a credermi."
Si guardano fra loro,Zelinski stringe a se la Wright,il che mi ha rallegrata appena. Nessuno di loro parla,la campanella suona ed io torno in classe barcollando.
Una volta arrivata mi siedo ed appoggio la testa sul banco,Marilene entra in classe per un attimo e stava per dirmi qualcosa,ma contemporaneamente è entrato Wallace e lei è andata via.
Una volta concluse le lezioni sono tornata a casa senza salutare nessuno. Davanti al portone vedo la Trademarks ed accanto a lei Jack. Mi viene un infarto,lui mi nota e viene da me.
"Ciao,Victoria."
Lo saluto accennando un sorriso e abbassando lo sguardo,mi chiede se possiamo parlare da soli e quindi ci allontaniamo dalla folla.
"So tutto Victoria, e non parlo solo di tua sorella. Non so come,ma Becky è venuta a sapere della questione Slenderman e lo ha detto a tutti."
Se avessi avuto la forza e il coraggio necessario per romperle il cranio,giuro che lo avrei fatto,avevo capito che fosse una stronza,ma mai fino a questo punto,inoltre non so come sia venuta a sapere dello Slenderman,anche se so che suo padre lavora in caserma,quindi non ci vuole un genio per capire come ci sia arrivata.
"... E quindi?"
Lui si volta per un attimo e poi torna a guardare me.
"Non so cosa pensare. Mi dispiace tantissimo per Emily ed anche a Larry,che è davvero disperato. Ma io... bhe,forse sarò troppo crudo,ma non so se crederti."
Mi sento bruciare gli occhi,no,non voglio piangere, quindi torno a guardare a terra.
"Almeno tu,Jack,ti prego..."
Lui sembra imbarazzato ed aspetta che io dica altro
"... Io l'ho visto. Ne-ne sono sicura. Devi credermi!"
Forse ho alzato troppo la voce,sembro davvero una disperata,probabilmente perché lo sono.
Jack si irrigidisce.
"Devi calmarti!"
Non ce la faccio più.
"NO CHE NON MI CALMO! DA QUEL FOTTUTO GIORNO IO NON SO PIÙ COSA FARE! NESSUNO MI AIUTA!"
Ho esagerato. Ma perché me ne rendo conto solo poco dopo? Però non ho resistito,non so più come altro esprimermi.
"Victoria. Io provo affetto per te. Ma...prima ti curi meglio è,stai male e non solo fisicamente."
Io provo a dire qualcosa per rimediare,ma le parole non mi escono dalla bocca,lui se ne va ed io rimango da sola in mezzo al viale con il viso bagnato dalle mie lacrime.
Sono sola.
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A new Slenderman story
FanficDa un po' di tempo ho iniziato a scrivere una storia originale sullo Slenderman. È un po' diversa da tutte le altre,in quanto non parlerò della vita o delle origini di questo personaggio,ma di una ragazza,Victoria,che ha una vita normalissima (quasi...