"Padre"

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Stamattina alle sei siamo partiti per Bath ed al momento della partenza c'erano anche Daryna,Jolene e Jack. Dopo aver risolto la questione con Luke ed il padre di Lilith e Friedrich,li lasceremo a casa loro ed io e Julia torneremo a Kendal in treno.
Jolene e Friedrich stavolta si sono salutati finalmente con un bacio e si sono promessi di sentirsi tutti i giorni e stavolta nessun segreto (finalmente).
Durante il viaggio abbiamo fatto una sosta,durante la quale almeno dieci persone ci hanno fermati chiedendo se fossimo i ragazzi del servizio sullo Slenderman ed alcuni di essi ci hanno addirittura chiesto l'autografo.
Julia e Friedrich si sono addormentati,mentre Lilith si guarda attorno apparentemente spaventata mentre guida,allora cerco di iniziare una conversazione.
"Tutto bene?"
Lei si volta di scatto verso di me.
"Oh,ehm,sì. Sono solo un po' agitata."
"Bhe direi,ma stai tranquilla. Ci siamo noi."
Lei sorride.
"Ti ringrazio,sei molto gentile."
Lilith apparentemente sembra molto chiusa,ma basta parlarci un pochino e si sa dimostrare una persona molto gradevole. Iniziamo a parlare un po' di tutto ed in questo modo ho avuto modo di conoscerla meglio.
"Prima di conoscere Luke frequentavo il liceo ed ero anche molto brava,poi bhe,si sa quello che è successo,sono stata costretta a dire a tutti che avevo deciso di lasciare la scuola."
"E non pensi di ricominciare?"
"Bhe,se questa situazione si risolverà ricomincerò sicuramente,ma non mi faccio troppe speranze. Sai,vorrei cambiare tante cose della mia vita."
"La speranza ha salvato me e tutti noi,Lilith ; salverà anche te."
Lei sorride e continuiamo a parlare finchè non arriviamo ; svegliamo Julia e Friedrich e poi scendiamo dall'auto.
Il cielo è stranamente limpido ed il sole splende,fa anche abbastanza caldo.
Bath,basandomi solo su ciò che ho visto in meno di mezz'ora,sembra una città molto carina e mi da uno strano senso di tranquillità.
Lilith si guarda costantemente attorno sperando di non incontrare Luke e ad un tratto sentiamo una voce femminile chiamarla.
"Lilith!"
Mi volto e noto in lontananza una ragazza piuttosto di bassa statura e visibilmente sovrappeso,dai capelli corti e corvini arricchiti con alcune meches verde fluo.
Lilith la guarda perplessa da lontano,finchè questa non si avvicina,allora lei corre ad abbracciarla.
"LeeAnne!"
Lilith sembra molto felice di rivedere la sua amica,mentre quest'ultima sembra molto spaventata.
"Devi nasconderti,Lilith! O meglio,tutti voi dovete nascondervi. Luke è furioso: dice che appena ti trova ti farà del male e ne farà anche ad i tuoi "complici"."
"Stai tranquilla,LeeAnne,con loro sono al sicuro."
"Lo spero per te,miraccomando ragazzi,state attenti!"
Dopo aver salutato LeeAnne,seguiamo Lilith.
"Ma dove stiamo andando?"
"A trovare papà."
Dopo pochi minuti di cammino ci ritroviamo davanti ad una clinica,dentro la quale Liltih chiede informazioni riguardanti il padre.
"Cerchiamo Dominque Simmons."
"Voi chi siete?"
"Io sono la figlia maggiore,lui è mio fratello e loro sono le sue amiche."
L'infermiera ci scruta uno ad uno in silenzio,finchè Lilith le sussurra che è da tanto che non vede il padre e che vorrebbe rivederlo prima che sia troppo tardi,allora la donna,probabilmente presa dalla compassione,ci guida verso il reparto dei malati terminali.
"È in quella stanza,mirraccomando,state attenti."
Entriamo pian piano nella camera ed inizio a sentire un forte odore di medicinale e sdraiato sul letto vedo un uomo con gli occhi socchiusi,il viso scavato ed ormai giallognolo e le labbra viola. Lilith si avvicina pian piano.
"Papà,sono io,Lilith."
Il padre inizialmente non dice nulla,poi inizia ad emettere degli strani mugolii ed infine riesce a dire solo il suo nome.
"Lilith..."
"Sì,c'è anche Friedrich."
Friedrich inizialmente sta fermo,come se fosse stato congelato,ma Julia gli da una spintarella e si avvicina a lui.
"Ciao,papà."
Il signor Simmons riesce ad aprire gli occhi e ad accennare un sorriso.
"Figlio,sei tornato."
Friedrich annuisce.
"Ecco anche Miranda!"
Julia e Friedrich sgranano gli occhi e si guardano fra loro,mentre il padre continua a farfugliare qualcosa.
"Miranda,non mi saluti?"
Mi accorgo che il signor Simmons sta guardando proprio me: crede che io sia Miranda.
"Vieni qui a salutare il tuo papà!"
Non me la sento di spiegargli che non sono Miranda,allora mi avvicino pian piano e lui mi stringe la mano.
"Come mi sei mancata! Mi sembra di non vederti da così tanto tempo..."
Friedrich sembra contorcersi a causa del dolore interiore che lo divora,Lilith cerca di rimanere impassibile e Julia ha già le lacrime agli occhi.
"...Perchè lo hai fatto,Miranda?"
Sto zitta. Il papà di Friedrich inizia a piangere.
"È colpa mia. È solo colpa mia."
Ad un tratto mi volto verso Friedrich,che si avvicina al padre ed inizia a parlargli.
"È colpa di tutti. Non solo tua."
"No,è colpa mia. Non dovevo farvi vivere così. Ho scaricato tutti i miei problemi su di voi."
È incredibile come il padre di Friedrich riesca a ragionare in questo modo così acuto e dopo pochi secondi cominci a delirare. La mente umana mi spaventa sempre di più.
"...Sono stato un padre orribile."
Friedrich rimane in silenzio per un po',ma dopo ricomincia a parlare.
"Lo sei stato,ma ti perdoniamo."
Julia sgrana gli occhi ed anche io sono piuttosto sorpresa a dire la verità.
Il padre di Friedrich mi guarda negli occhi e mi stringe ancora una volta la mano.
"Miranda,perdonami anche tu."
Io rimango in silenzio per l'ennesima volta,ma Friedrich mi guarda e fa un cenno di approvazione con la testa.
"Sì,papà,ti perdono."
Lui sorride e mi lascia la mano e poi chiude gli occhi,per sempre.

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