Dopo aver aiutato mamma e papà a sistemare le valigie ed aver spiegato loro tutta la faccenda riguardante lo Slenderman,James,Geoff ed Evangeline vanno a dormire e lo stesso Julia e Friedrich; mentre io vado in cucina a bere un po' d'acqua.
"Ancora sveglia?"
Papà è sull'uscio della porta e mamma dietro di lui; faccio una risatina.
"Potrei dirvi lo stesso."
Mi siedo insieme a papà,mentre mamma prepara una tisana.
"Allora..."
Li guardo perplessa.
"Allora cosa?"
"Come sta la nostra avventuriera?"
Faccio un sospiro,prima ogni volta che qualcuno mi chiedeva "come stai?" rispondevo semplicemente "bene",anche se non era così; ma adesso sento il bisogno di sfogarmi.
"Bhe,secondo voi come sto?"
Mamma si siede e lancia un'occhiata a papà.
"Agitata? Confusa? Triste?"
Abbasso lo sguardo.
"Sì,ma anche felice,speranzosa,titubante...Insomma,un misto di emozioni che ormai non riesco più a controllare."
"Parlane pure,noi siamo qui."
Come al solito,papà è molto più aperto al dialogo,mentre mamma mantiene una leggerissima patina di freddezza che si può notare dal suo continuo stare in silenzio e dal suo sguardo perennemente abbassato,probabilmente causata dal suo orgoglio ferito,in quanto adesso sa che ho sempre avuto ragione io su tutto; ovviamente le voglio bene e la perdonerò sempre,ma non riesco a dimenticare come mi ha fatta sentire prima che andassi al Saint Amator,posso dire di averla odiata in quel momento.
Mamma alza finalmente lo sguardo.
"Sì,parlane con noi."
La guardo sorpresa.
"Mamma? Tutto okay?"
Lei fa una risatina.
"Non finirò mai di scusarmi,sono stata una persona e soprattutto una madre orribile; anzichè aiutarti mi sono messa contro di te,perdonami,amore."
Faccio un sorriso.
"Non fa nulla."
Dopo aver abbracciato mamma,inizio ad esprimere tutte le mie emozioni e pensieri.
"È tutto così strano. Sono nove mesi che mi sveglio la mattina credendo che sia stato tutto un incubo,in particolare adesso che ho ricominciato a svegliarmi nel mio letto e non su quella sottospecie di barella su cui dormivo al Saint Amator oppure nella camera degli ospiti della casa di James ed Evangeline: ogni volta penso di dovermi alzare e prepararmi per andare a scuola,ma poi apro la porta e vedo Audrey,Julia e Friedrich gironzolare per la casa ed a quel punto ritorno alla realtà. Ancora non capisco perchè tutto ciò sia accaduto proprio a me,oppure a Julia o a Friedrich. I giorni in cui andiamo in missione nel bosco non ho neanche più paura di morire,perchè ormai mi sono abituata all'idea di un mondo senza di me; a me non importa se vivrò o no,tutto ciò che voglio è che tutto ciò che riguarda lo Slenderman venga allo scoperto,in modo tale che a nessuno possano più accadere cose del genere. Allo stesso tempo però,sono speranzosa: immagino sempre un ritorno alla mia vita di sempre; con i miei amici,con voi,con James e Geoff e bhe,con Emily."
Mamma e papà si scambiano uno sguardo,fanno un sospiro e cominciano a parlarmi con un tono caratterizzato da lievi sfumature di tristezza mista a speranza.
"Tu potrai esserti abituata all'idea di un mondo senza di te,ma noi no. Non permetteremo mai che ti accada qualcosa,a costo di sfidare quell'essere faccia a faccia. Tu sei forte,hai l'aiuto dei tuoi amici e dei tuoi fratelli e ci dispiace che tu non possa vederci spesso a causa del mio lavoro,purtroppo non posso rinunciarvi ed anche la mamma sente il naturale bisogno di starmi accanto,soprattutto in un momento così difficile."
La mamma annuisce.
"Esatto,non nego che ancora mi sembra strano tutto ciò,non è una cosa da tutti i giorni. Noi ti saremo sempre vicini,e siamo anche vicini ad Emily,ovunque lei sia. Non nemmeno so come esprimere il dolore che provo al solo pensiero di non poterti aiutare,sono cose troppo grandi per noi,ma tu e gli altri ragazzi,nonostante siate così giovani,siete doppiamente più forti di noi e reggendo una situazione del genere da soli. Audrey ci ha spiegato la questione delle pagine ed a quanto ho capito ne avete già trovate tre,ne mancano cinque ed io so che tu,insieme agli altri,ce la farai."
Sorrido ed abbasso la sguardo,mentre mamma e papà mi abbracciano e stranamente glielo lascio fare.
"Grazie,sto molto meglio."
I due sorridono.
"Bhe,passiamo a cosa un po' più allegre. Sono felice che abbiate trovato Audrey,sembra star bene."
"È vero,ma...Per caso,fra lei e Geoff c'è...qualcosa? Prima li ho visti insieme e sembravano molto...Vicini."
Faccio una risatina e dico tutto ciò che so e loro sembrano piacevolmente sorpresi. Inzio a raccontar loro tutti i vari gossip amorosi,proprio come facevo prima.
"Jolene e Friedrich?!"
"Eh si."
"E chi lo avrebbe mai detto..."
Quando andavo a scuola ero una vera e propria gossippara,ma spesso le persone mi raccomandavano di tenere la bocca chiusa riguardo alcune cose,ma loro non sapevano che i miei genitori erano esclusi da questa regola,a loro devo raccontare tutto,altrimenti con chi mi sfogo quando non ci sono Daryna e Jolene?
"E passando a te,con Jack come va?"
Divento paonazza,mentre papà fa un'espressione schifata ed alza gli occhi al cielo e mamma se ne accorge.
"Dai,William! È un bravo ragazzo."
"Mh,si,cioè,bho,sarà..."
Io e mamma ridiamo e dopo inizio a rispondere cercando di non incepparmi a causa dell'imbarazzo,in questo caso racconto loro tutto,a parte le mie emozioni,quelle sono segrete.
"Secondo me tornate insieme. A lui piaci ancora,e a te...Bhe,non so,sta a te decidere quello che provi per lui."
Papà lancia un'occhiataccia a mamma.
"O a me. Tu non provi niente per quella testa carotosa."
Io e mamma ridiamo ancora,i papà sono tutti uguali!
Poco dopo i due decidono di andare a letto.
"Buonanotte,Victoria."
"Buonanotte e grazie."
Sono felice di aver parlato finalmente con i miei genitori,non avrei mai creduto di sentirmi così bene nel vederli,solo ora mi rendo conto che non ho mai dato loro l'amore che si meritano e purtroppo l'ho capito solo ora.
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A new Slenderman story
FanfictionDa un po' di tempo ho iniziato a scrivere una storia originale sullo Slenderman. È un po' diversa da tutte le altre,in quanto non parlerò della vita o delle origini di questo personaggio,ma di una ragazza,Victoria,che ha una vita normalissima (quasi...