"Interviste"

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*Driiin driiin driiiin*
Mi sveglio di soprassalto. Qualcuno continua a suonare insistentemente alla porta di casa: mi lavo i denti,mi infilo una vestaglia e corro al piano di sotto per aprire (ora che finalmente posso farlo),ma Geoff mi precede.
Geoff apre la porta e...Oh mio Dio. C'è tutta la gente che conosco: i miei compagni di classe,i miei amici,i miei professori,Marilene,Daryna e Jolene insieme alle loro famiglie,Jack e suo fratello Larry,Irina insieme ad Holly e perfino l'ispettore Foster ; dietro di essi ci sono degli strani tizi con delle telecamere e...Amelia Griffiths? La celebre giornalista? Ma che sta succedendo?
Marilene mi salta addosso e mi abbraccia.
"LO SAPEVO! LO SAPEVO! LO SAPEVO!"
Anche tutti gli altri miei amici corrono ad abbracciarmi: non ho mai provato una sensazione così bella in vita mia.
Julia e Friedrich all'improvviso si presentano al primo piano e Marilene
salta addosso anche a loro.
"Grazie di tutto! Grazie per aver aiutato Victoria!"
I due sorridono imbarazzati,ma allo stesso tempo contenti.
Faccio entrarare tutti quanti in casa ed anche James si precipita al piano di sotto,dietro di lui c'è Audrey,ancora nascosta dietro le scale ; Geoff va da lei e la prende per mano facendola scendere. Audrey rimane immobile ed è notevolmente impaurita: non aveva mai avuto a che fare con così tanta gente. All'inizio la gente sgrana gli occhi nel vederla,di sicuro una ragazza completamente bianca e con gli occhi rossi non si vede tutti i giorni. C'è un secondo di silenzio nel quale Audrey sembrava voler scappare,ma ad un tratto,una delle sorelline di Daryna inizia a urlare.
"OH MIO DIO! MA È ELSA DI FROZEN!"
Ed anche l'altra sorellina fa lo stesso.
"SÌ! È LEI !"
Le due bimbe si avvicinano a lei,le fanno complimenti su complimenti e continuano a paragonarla alla celebre regina dei ghiacci del film Frozen.
Non avevo mai visto Audrey così felice e penso che nemmeno lei credesse di essere così apprezzata.
Ad un tratto l'ispettore Foster le si avvicina.
"Un momento...Ma tu sei Audrey! Audrey Mitchell! La ragazza scomparsa nove anni fa ed ormai creduta morta. Ho lavorato sul tuo caso per più di due anni,prima che i tuoi si trasferissero in Irlanda."
Audrey è letteralmente pietrificata,non sa ne' cosa fare ne' cosa dire,ma Geoff la stringe a se e la invita a farsi coraggio.
"Sì,sono io."
L'ispettore Foster si mette una mano sulla fronte ed inizia a ridacchiare.
"MA DOV'ERI? COSA HAI FATTO PER NOVE ANNI? COME...No,vabbhè,lasciamo perdere. Non hai idea di quello che ci hai fatto passare,Audrey!"
Lei accenna un sorriso ed abbassa lo sguardo rimanendo in silenzio.
"L'importante è che tu stia bene. So che non avevi un buon rapporto con i tuoi genitori,ma ti dispiacerebbe così tanto se li chiamassimo? Giusto per dar loro questa splendida notizia. E dopo penseremo a risolvere tutte le questioni legali!"
Il sorriso appena accennato di Audrey svanisce completamente,ma l'ispettore Foster la convince con delicatezza ed insieme a lei si dirigono in giardino per telefonare i genitori di Audrey.
Ad un tratto Amelia Griffiths si avvicina a me: è proprio identica a come appare in televisione.
"Ciao,Victoria. Sono Amelia Griffiths,sicuramente mi avrai vista in TV qualche volta. Ti dispiacerebbe se intervistassimo te ed i tuoi amici? Un'esperienza del genere è sicuramente da raccontare e da diffondere. Ah e chiamate anche Emily!"
Io,Julia e Friedrich ci guardiamo sorpresi.
"Ehm,certo. Ma prima potrei andare di sopra a levarmi il pigiama e darmi una sistemata?"
La Griffiths fa una risatina.
"Ma certo!"
Corro al piano di sopra insieme a Julia e Friedrich.
"Amelia Griffiths che ci intervista? Ma ci potete credere?!"
"Bhe,dopo tutto quello che abbiamo vissuto ormai non mi sorpendo più di nulla!"
Mi infilo uno dei due vestiti eleganti che ho (l'altro l'ho prestato a Julia): un mini abito di chiffon rosso ; mi trucco,mi do una sistemata ai capelli e torno di sotto e poi sveglio Emily.
"Che succede?"
"Stai per diventare famosa,Emily!"
Lei ancora indormiente si veste e poi torna al piano di sotto con me: tutti quanti la accolgono a braccia aperte,sopratutto Larry. Dopo i saluti vari,comincia l'intervista.
Amelia inizia a fare domande sulla nostra esperienza,noi rispondiamo a tutto in maniera approfondita e veniamo anche a sapere che i video hanno fatto il giro del mondo in meno di due ore e che sono stati subito mandati ad alcuni esperti di informatica per farli analizzare (in modo tale da dimostrare che sono reali al 100%).
Ad un tratto Audrey torna insieme all'ispettore Foster e la Griffiths intervista anche lei: ha appena chiamato i suoi genitori che andrà a trovare durante questi giorni insieme a Geoff.
Concluse le interviste,la Griffiths ci ha detto che verranno pubblicate sia sul giornale che fatte vedere in televisione e dopo un'ultima chiacchierata,lei e la sua troupe se ne sono andati.
L'ispettore Foster porta Audrey alla stazione di polizia per dichiarare il caso risolto e Geoff ovviamente la accompagna.
James stringe a se la piccola Holly: una scena triste ed allo stesso tempo stupenda.
Julia chiacchiera tranquillamente con Daryna e Friedrich stringe a se Jolene,mentre io,ancora esultante,corro ad abbracciare il professor Zelinski e la professoressa Wright,ovviamente circondati da tutta la classe.
"Da quanto tempo,eh. Ci sei mancata tantissimo."
"Anche voi! So che è una cosa poco formale da dire,ma sono così felice che ora stiate insieme!"
Sorridono entrambi e poi la Wright alza lo sguardo.
"Ed io sono felice che tu stia finalmente con Garon."
Jack mi si avvicina e mi abbraccia.
"Cosa...Voi lo sapevate?!"
Zelinski e la Wright si mettono a ridere.
"Credevi che non sapessimo che durante le lezioni in realtà uscissi per andare nella sua classe a chiedere dizionari di latino anche nelle ore di matematica?"
Divento paonazza,questo non doveva saperlo nessuno,ma Jack reagisce con una semplice risata e poi continua a parlare con i prof.
Ad un tratto sento suonare il campanello: sono mamma e papà.
I due ci salutano alla svelta e si preciptano da Emily: la abbracciano,la baciano e piangono di gioia.
È il giorno più bello della mia vita.

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