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Giselle

Una goccia d'acqua piovana cade diretta sulla mia faccia.
Ho sempre amato sentire la pioggia, ho sempre amato sentire gli angeli piangere da lassù, ma non in questo caso.

"La sfiga ci perseguita..." dico guardando Helene. In un attimo mi ritrovo bagnata dall'unghia del piede fino all'ultimo capello.
Questi acquazzoni a settembre mentre io mi gusto un buon gelato proprio non ci vogliono!

Basta che guardo in faccia la mia amica al mio fianco per iniziare a ridere come due caprette.

"Corri! Corri!" La incito, mentre siamo sulla strada del corso principale per trovare un tetto sotto al quale ripararci.
Le nostre case sono troppo lontane e preferiremmo aspettare che scampi un po', invece di correre come due forsennate. Faremmo solo una grande figura di merda.

"Gi, ma io ho i tacchi!" Dice, rischiando di inciampare sul terreno ormai scivoloso ogni due per tre "Preferisco bagnarmi e avere il raffreddore per una settimana invece di ritrovarmi col naso peggio di Zlatan Ibrahimović sbattendo a terra!"

"Cazzo ti metti i tacchi per venire a fare un giro?" Urlo, cercando di superare il gran rumore della pioggia insistente.

La prendo per mano e avvisto la nostra ancora di salvezza: potremmo stare sotto il tetto del negozio per cani, ovvero il negozio per quelle come Dana. Magari la incontriamo pure mentre è a fare scorta quella cagna!

Avrei tanto voglia di dire la battuta appena citata e di farmi una risata, ma meglio di no, dato che già la situazione è critica e qui affianco a me c'è Helene che non la troverebbe affatto divertente.

La prendo per mano e attraversiamo la strada.
E in un attimo succede il casino più totale.

Occhi dentro occhi.
Lui al volante e io sotto la pioggia come una cogliona.
Al suo fianco c'è la cagna.
Frena di colpo.
E io gelo sul posto.
È un attimo.
Un attimo che sembra un eternità.
Mike e Dana sono in macchina qui davanti a noi per puro caso, per colpa del destino che se la vuole prendere con me.

Oltre al fatto che abbiamo bloccato tutto il traffico, noto anche il finestrino dal posto del guidatore che si abbassa e una testa piena di capelli biondi che si sporge.

"Salite in macchina."

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora