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Giselle

Il lunedì mattina.
Che sia maledetto il lunedì mattina: studenti assonnati con le occhiaie che scendono dagli occhi al polo sud, studenti che ti sbadigliano in faccia per aver passato un weekend insonne, studenti che ripetono la lezione dell'ora prima... di tutto e di più si può trovare il lunedì mattina, perché il lunedì è un giorno diverso dagli altri, il più traumatico è brutto per uno studente.

"E questa era la legge della segregazione dei caratteri di Mendeleev." Dice Helene, soddisfatta, chiudendo il libro di biologia con uno scatto.

"Di Mendel, capra." La correggo scocciata, tenendo il gomito appoggiato sul banco e la fronte chinata sulla mano. È l'ennesima volta che mi ripete la lezione di biologia.

"Lo so, mi sono solo confusa!" Si giustifica, aggiustandosi il mascara colato sotto l'occhio.

"Sì ok. Fatto sta che la sai la lezione e che sarai una brava biologa!" Faccio alzandomi.

"Aspetta!" Mi tira di nuovo a sedersi, nel panico più totale, mentre sfoglia di fretta il libro di biologia.

Roteo gli occhi al cielo sbuffando. Me la sto imparando a memoria la lezione appresso a lei che studia ventiquattro ore su ventiquattro, a differenza mia.

"Helene, la sai!"

"Non so niente invece!"

"E invece sì, sei la prima della classe e sono quarantamila volte che mi ripeti sempre la stessa cosa."

"Va bene va bene." Fa un respiro profondo. Non capisco cosa sia tutta quest'ansia per lo studio "Però tu resti qui con me per suggerirmi!"

"Ma sei pazza? Quella vecchia babbuina della prof mi crocifigge se mi vede qui! E di note scolastiche già ne ho avute abbastanza."

Va bene, lo ammetto solo ora, ma non ho chissà quale alta media scolastica. E nemmeno mi impegno per averla.
Che senso ha?
Devo sbattermi davanti a tutti i miei compagni per la mia media alta?
Preferisco di no, verrei presa di cattivo occhio, anche se sarebbe una bella soddisfazione personale avere bei voti.

"Ti suggerisce Dana." Cerco di convincerla.

"Quella ne sa meno di un piccione di questi argomenti!

Mi metto una mano sulla fronte, spazientita, mentre la professoressa entra in classe e io mi affretto a sedermi al primo banco.

"Buongiorno Gi!" Mi dice Cameron tutto pimpante, prendendo posto affianco a me.

Mi sta sulle palle.

Non so il perché.

Ma mi sta sulle palle.

"Mi stai sulle palle." Rispondo, per poi alzarmi.

Forse un motivo c'è.
Mi vuole usare solo per conquistare quella ragazzina!

Voglio stare in tutti i posti della classe tranne che quello.

Noto che l'unico posto non occupato è quello vicino a Mike.

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora