60

1.4K 102 9
                                    

Cameron

"Gi, te lo chiedo per l'ennesima volta. Che stiamo facendo?" procedo al suo fianco ormai in vicoli dove non abita nessuno, se non qualche anziano.
L'aria d'inverno si sente sempre di più e il mio respiro caldo accelera sempre di più mentre percorriamo questa salita.

"Ti fidi di me?"

Deglutisco "Sì... Ma cosa c'entra ora?"

"Ti fidi di me?" rotea gli occhi al cielo apparentamente frustrata, mentre continua a masticare la gomma alla menta con insistenza.

"Sì." non aggiungo altro.

"Bene."

Continuiamo in silenzio per un po'.
Questo silenzio è strano.
Passare del tempo con Giselle in questo modo è strano.
È tutto così strano.

"Tu..." si ferma di colpo, non appena arriviamo in una villa abbandonata "Dovevi dirmi una cosa."

Arrossisco di colpo.
Se lo ricorda?!

"L'altra volta non ti ho lasciato nemmeno il tempo di fiatare. Dimmelo. So che era una cosa importante."

Il suo sesto senso non sbaglia mai, come quello di ogni donna.

Ma ora cosa faccio? Glielo dico? Non glielo dico?

È il momento più adatto...

Ma ho paura.

Non posso tenermi ancora tutto dentro.

Non adesso.

"Nulla di importante."

"Come nulla di importante? No Cameron... Tu mi stai mentendo"

"Perché ti interessa saperlo?"

Esita un attimo e sembra non sapere che dire, ma si ricompone subito "Curiosità."

"E saltiamo la scuola solo per questa piccola curiosità?"

Mi avvicino a lei.
L'atmosfera si fa sempre più pesante.
L'aria si stringe attorno a noi sempre di più e...

"Io salterei la scuola anche per andare a contemplare le formiche sul terreno." si allontana e sembra che quell'atmosfera di prima si sia appena spezzata.

"Non cambierai mai." dico quasi in un sussurro.

"Mi dispiace, ma io sono così e sto bene con me stessa."

"Ed è per questo che..." mi fermo un attimo.

Glielo dico? Non glielo dico?

Al diavolo tutto!

È tutto ciò che voglio.

Come se non avessi più il controllo del mio corpo improvvisamente, mi avvicino a lei, la prendo per i fianchi mentre le mani continuano a tremare e grondare di sudore.
Siamo in pieno dicembre ma sento un certo caldo.

"...che mi piaci, Giselle."

Non dice niente.
Non mi ride in faccia.
Non mi manda via.
Non mi mostra nessun cenno di vita.
Fredda.
Un pezzo di ghiaccio.

"Per l'amor di Dio, Cameron!" mi respinge all'improvviso, e io prevedo il peggio "Quanti film hai visto prima di fare ciò? Ti dico che non siamo un film."

"È la realtà dei fatti, Giselle. Tu mi piaci tanto."

"Nemmeno alle elementari si dichiaravano così i ragazzi."

"Devi sempre polemizzare su tutto?"

"Rilassati. Non sto polemizzando."

"E allora rispondi."

"Che ti dovrei rispondere?"

"Sei scema?!"

"Sei pazzo?!"

"Sì, di te."

"Che rincoglionito."

"La smetti di essere così?"

"Perché dovrei?"

"Perché mi dà fastidio. Sembra che mi prendi in giro."

"Non mi interessa."

Mi fa un sorriso e mi dà le spalle.
Questa ragazza mi manda davvero il cervello in tilt, come se avesse chissà quale potere magico.
Con la sua stranezza e i suoi modi di fare riesce davvero a farmi perdere la testa.
I miei pensieri vengono interrotti dai suoi passi che si allontanano da me.

"Dove vai?" la raggiungo "Non ho ancora ricevuto una risposta."

"E chi te l'ha detto che la riceverai?"

"È maleducazione non rispondere."

"Non m'interessa."

"C'è qualcosa che ti interessa?"

"Sì... Mi interessa sapere fino a che punto riuscirai a essere così insistente."

"Tu proprio non hai capito la gravità della situazione..." mi sento sempre più umiliato, ma sapevo che sarebbe andata a finire così "Io ti sto dicendo che mi piaci e tu mi tratti così."

Si mette a ridere "Oh povero Cam, ora ti metti a piangere?"

"Sei una stronza." queste parole escono dalla mia bocca quasi contro la mia volontà. Mi copro la bocca con le mani e spalanco gli occhi per la cavolata appena detta.
Adesso mi picchia, ne sono sicuro.

Ma la sua reazione è totalmente inaspettata. Un sorriso malefico si fa strada sulla sua faccia da angelo e si ritrova a rispondete un semplice "Grazie, fiera di esserlo."

Continua ad andarsene, ma stavolta non la seguo.

Quale sarà mai la sua risposta?

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora