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La solita vita monotona.
La solita vita di tutti i giorni è tornata.
Giselle è tornata, dopo una sospensione di una settimana.
Come si dice, è tornata più forte di prima e non la darà vinta a miss labbra carnose, comunemente conosciuta come Dana. Dana la puttana, se vogliamo dirlo in modo poetico.

I corridoi e i tanti studenti che brulicano all'interno come formiche appaiono sfuocati ai miei occhi.
Cerco una sola persona.
La vorrei guardare in faccia almeno per dirle "Sono tornata merda. Inizia a scappare e a trovare un buon nascondiglio."
Mi è capitato molte volte di fare qualche rissa con Dana, la quale finiva sempre a piangere dal papino preside, io che venivo sospesa e i miei genitori che si incazzavano con me a morte ripetendomi che dovevo lasciarla stare per non finire nei guai.
Mi sa che sarà proprio lei a finire nei guai stavolta, non io.
Ecco, questo intendo con vita monotona.
Ma in un certo senso mi piace e mi dà soddisfazioni.

"Stai più attenta, Gi!"

Un rumore di libri che cadono sul pavimento in mattonelle e fogli che volano ovunque mi riportano alla realtà.

Spalanco la bocca per iniziare a ridere in modo poco fine.

"Sfigato, stai sempre con i libri in mano!" Faccio la mia solita battuta, osservando un foglio con sopra scritta una cosa che sembra una disequazione o un'equazione. Non ho mai capito la differenza tra le due cose e non mi interessa capirla.

La vita a volte è proprio come la matematica: vuoi capirla ma non ci riesci, o non la vuoi capire perché non ti interessa. O più semplicemente è paragonabile a milioni di insufficienze!
Mai una gioia.

"Cos'è questa cosa, un messaggio in elfico antico?" Continuo, osservando il foglio per poi buttarlo di nuovo a terra.

"I compiti di matematica di oggi."

"Avevamo matematica?" Si mette a ridere, scuote la testa e se ne va sorpassandomi.

Questo sfigato non cambierà mai, accidenti!
Ma oltre ad essere sfigato sa essere anche simpatico.
È una via di mezzo.
E a me non piacciono le vie di mezzo! Ma a volte sono le strade migliori per una decisione.

"Ehi piccolo Cam, non ho capito una cosa!" Sbraita Dana la puttana, correndo a passi di oca verso Cameron, seduto come sempre al primo banco.

Tutti i miei compagni di classe stanno ripetendo per l'interrogazione di matematica. Io sono pronta a provare come al solito quel brivido di impreparazione!

Osservo Dana fare la carina con Cameron e lo vedo ogni tanto arrossire a disagio. Osservo tutto dalla lavagna e osservo questa scena che non mi piace affatto.

"Ci vediamo dopo, sfigato! Grazie mille." Quasi urla la mora con quell'entusiasmo da far venire il voltastomaco, mentre gli dà un bacio sulla guancia e va al suo posto.

Puttana, ora fai la piccola idiota leccaculo anche con lo sfigato?

Perché non mi piace questa scena? Solo io posso chiamarlo sfigato!

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora