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Cameron

"Il secchione della classe che prende il caffè al bar invece di essere in classe!" Nel rumore generale di quel posto, sento il rumore di una sedia strascicata sul pavimento, il tutto seguito dalle parole di Giselle, la quale si siede di fronte a me con la sua solita aria da strafottente.

Cosa le piglia a questa? Fino a ieri mi voleva ammazzare solo perché la guardavo, adesso si è pure seduta a parlare con me.
Non capirò mai il mondo delle ragazze e il loro modo di essere e comportarsi.
Forse anche perché io non ne abbia mai avuta una in sedici anni di vita.

"Giselle... che succede oggi, non stai con i popolari?" Non appena sente le mie parole si irrigidisce.
Dire i popolari mi ricorda un sacco Il Mondo Di Patty.
Sì, da piccolo ho visto tutta la serie de il mondo di Patty.
Mi sento ridicolo.

"Un cappuccino, grazie." Chiede al cameriere che passa di fianco a noi, dopo avergli fatto un sorriso ammiccante e un occhiolino.

Questa ragazza crede di poter far cadere tutti ai propri piedi.
Ed è così.

"Dicevi, sfigato?" Dice, rivolta a me.

Sospiro.
No, il suo carattere da acida è ancora lì e non credo che cambierà mai.

"Ti ho chiesto perché sei qui a parlare con me stamattina, invece di stare col tuo gruppetto di vip." Le sorrido, sperando di non averla ferita.

Ma lei alza gli occhi dal cielo, apparendo incazzata.
Non la conosco ancora bene, ma ho capito che Giselle parla con gli occhi, ha un viso molto espressivo.

"Vip a chi?" Mi guarda di traverso "Ma per piacere..."

Nessuno dei due dice più niente.
Solo occhiate.

"Oggi sembri più acida del solito..." le faccio notare. O sarà solo una mia impressione.

"Non conosci un cazzo di me, evita di parlare sfigato che crede di saperne una più del diavolo!"

"Ma io... ne so una più del diavolo." Dico con aria di sfida "Studiando la tua espressione facciale deduco che tu oggi sia più acida del solito e voglio aiutarti. Successo qualcosa, Giselle?"

"Evita quell'atteggiamento da saputello con me, zuccherino, se non vuoi che ti arrivi un calcio negli attributi."

"Bevi che si raffredda." Dico indicandole con la testa la tazza di cappuccino appena arrivata al tavolo "Bene miss acidella, io vado a scuola. Se hai bisogno sai dove trovarmi. Tu non vieni?"

"Filone." Dice semplicemente, alzando le spalle.
È una bad girl in tutto e per tutto, non solo nell'aspetto.

Vedo all'improvviso il ragazzo biondo che era ieri con lei, suppongo il suo ragazzo, entrare nel locale.

E io me ne vado il prima possibile, prima che mister muscolo capelli perfetti mi tranci solo per avermi visto parlare con la sua fidanzata.
Spero che non mi abbia visto davvero.
Ci tengo alla mia vita.

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora