24

2.2K 140 18
                                    

"Ah, non sei più compagna di banco dello sfigato?" Mi schernisce Mike, una volta che prendo posto.

Okay, forse era meglio se rimanevo vicino a Cameron.
Almeno lui sta zitto e non è un rompicoglioni.

"Non iniziare, biondino." Dico, prendendomi come sempre quel tono fin troppo confidenziale.

"Preferisci stare qui con me invece che con lo sfigato?" Continua.

Adesso gli arriva un cazzotto.
E ammireranno tutti la fine di Mike in diretta.

"Smettila!" Esclamo alzando un po' la voce.

Dal lato opposto a noi, noto Dana che ci guarda in maniera schifata, seduta da sola al banco mentre Helene è all'interrogazione di biologia insieme a Leonardo.
Dana si mordicchia insistentemente le unghie, probabilmente dal nervosismo.

Rosica puttana.

"Dopo la scuola devo parlarti." Vedo che Mike scrive ciò sul banco con la matita.

"So già cosa vorrai dirmi." Rispondo velocemente con la mia grafia incomprensibile agli occhi di tutti.

"Che hai scritto? Si vede che sei mancina!" Mi dice poi a bassa voce, riponendo la matita nell'astuccio mentre storce il muso.

"Si vede che non capisci mai un'emerita  minchia." Faccio io con la mia solita finezza, mentre cancello le cose che abbiamo scritto con la gomma.

Con la coda dell'occhio, noto che Dana ha seguito ogni nostra mossa.

Se non la smette di fissarmi con quello sguardo da papera vado lì e do un cazzotto pure a lei.

"L'ho lasciata ieri." Mi spiega Mike, giocherellando con la mia gomma.

Non mi lascia nemmeno il tempo di realizzare la cosa che la prof richiama la nostra attenzione, mentre vedo Helene che torna al suo posto con il libro in mano, con la faccia stranita "Helene, 8 e mezzo. Giselle, che ci fai lì? Non è il tuo posto."

Poi mi chiedono perché oggi sono in vena di prendere tutti a cazzotti.

Me ne torno al mio posto affianco a Cameron senza dire niente, mentre sento risatine e commenti dei miei compagni di classe in sottofondo.

***

"Ahi! Ma porca di quella..." siamo ormai all'ultima ora, quella di filosofia.

"Giselle, cosa sono questi vocaboli?" Sento il professore che mi richiama e tutta la classe che ride.

Perché tutti i prof sentono tutto quello che dico ora che sono al primo banco?! Non posso nemmeno respirare, maledizione.
Ecco perché la mia carriera scolastica già non troppo brillante è peggiorata.
"Giselle sta respirando, nota sul registro!"
Ogni santo giorno.

"Professore non fate tanto quello fine ed educato che tanto li usate anche voi certi vocaboli." Dico scocciata, mentre mi massaggio la testa dolorante.

Mi è arrivato un qualcosa.
E quel qualcosa è la mia gomma che avevo lasciato sul banco di Mike.

Poteva non tirarmela in testa quel disgraziato? Ah no, stiamo parlando di Mike, quel ragazzo senza un minimo di quoziente intellettivo.

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora