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"Ehi la sai l'ultima?" Mi dice il mio ragazzo una volta fuori nei corridoi, mentre mi tiene per i fianchi.

"Sì, ho fame." Faccio spallucce, mentre mi avvicino a lui ancora di più, provocandogli un'evidente erezione.

Placa gli ormoni, idiota!

Vedo Helene di fronte a noi soffocare una risata mentre nota la scena.
Povera, sta facendo il terzo incomodo e si sente chiaramente a disagio in mezzo a noi due.

"Tu hai sempre fame. Comunque lo sfigato e la tizia che è venuta oggi in classe si sono messi insieme." Dice Mike, ridendo.

Ridacchio "E che me ne frega." Faccio spallucce e cerco di dire ciò nel modo più naturale possibile.

"L'ennesima coppia di sfigati." Commenta Helene, mentre caccia dalla borsa un pacco dei miei biscotti preferiti.

Mi allontano un attimo da Mike per andare ad abbracciarla mentre mi si illuminano gli occhi solo a guardare quel pacco di biscotti:"Ti amo Helene!"

"Mi tradisci?" Sbotta Mike con il fare di un bambino di tre anni, mentre fa finta di essere imbronciato. È così tenero con il labbro inferiore messo all'infuori.

"Sì." Cerco di essere seria ma inizio a ridere insieme a Helene, mentre mi avvinghio sempre di più a lei.

"Ma limonatevi pure!" Continua a fare il finto imbronciato.

"Patetiche." La voce fastidiosa di Dana mentre ci passa davanti mi fa innervosire solo a sentirla. Mi urta la sua presenza, figuriamoci la sua voce mentre sentenzia cattiverie contro di me.

"Levati, zoccola." Faccio in tempo a farle lo sgambetto e in un attimo la vedo cadere con il suo cappuccino, che le finisce dritto in testa. Aspettavo da tanto questo momento!

Mi sa che le ho rovinato la piega!

"Basta, vado a dirlo a papà! Chiamami bambina o come vuoi, ma giuro che ti faccio sospendere, Giselle!" Si alza debolmente e mi punta il dito contro, per poi andarsene indignata mentre si toglie con un'espressione schifata il cappuccino schiumoso dalla testa.

"Devi farti lo shampoo, stupida! Non togli niente con quelle dita da gallina!" La prendo in giro, seguita dalle risate altrui.

Se ne va correndo con la mano in testa mentre si guarda intorno.
Tanto la figura di merda già l'ha fatta, purtroppo non davanti a tutta la scuola, ma almeno un terzo.

Guardo Helene in faccia e lei guarda me. Non passa nemmeno un attimo che già scoppiamo a ridere all'unisono come due ritardate, accompagnate da Mike.

"Va a chiamare il preside, che paura!"

***

"Signorina Giselle, non è stato carino da parte tua importunare una povera studentessa innocente." Continua a ripetermi il signor Snow da quando sono seduta dentro al suo ufficio disordinato e puzzolente di fumo e sudore. Mi viene più la nausea a sentire ciò che dice che per l'odore fastidioso della stanza "E dato che hai manifestato comportamenti di bullismo, sarai sospesa per una settimana." Tutto ciò mi ricorda le testuali parole di quella raccomandata deficiente di Dana.

Bullismo.

Signor Snow, sa che sua figlia è proprio troia con la T maiuscola?

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora