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Dana

Passo per l'ennesima volta la piastra sui miei capelli neri e mi guardo per l'ultima volta allo specchio frettolosamente.

Finirò per fare tardi al mio appuntamento con Mike!
E stavolta parliamo di un appuntamento romantico, non della solita cosa andiamo a letto e via.

Abbiamo capito entrambi che ci amiamo davvero e che non abbiamo bisogno di vederci in segreto solo per fare l'amore.

D'altronde, chi preferirebbe quella gallina di Giselle a me? Nessuno, questa è la risposta che si sa già a prescindere.

Din don!

Qualcosa mi dice che ho fatto tardi.
Tre lunghi e insistenti squilli mi torturano le orecchie finché non spengo la piastra per poi scendere al piano di sotto per aprire.

Mike è venuto a chiamarmi fino a casa mia, quando l'appuntamento era al parco un'ora fa...

"Si può sapere che cazzo di fine hai fatto?" Me lo ritrovo davanti tutto incazzato, con il ciuffo biondo e ribelle che gli ricade sulla fronte, bagnato.
Lo trovo sexy anche con il cappuccio dell'enorme felpa rossa alzato e con la fronte corrugata.
È sempre uno spettacolo.

"Shhh" gli metto l'indice sulla bocca, lo prendo per i lacci della felpa e lo introduco dentro casa, attirandolo sempre di più al mio corpo.
La mia testa arriva a incastrarsi direttamente sotto al suo collo e noto che la differenza d'altezza tra noi sia letteralmente adorabile!

I miei non ci sono, come sempre.
Sono sempre a lavorare.
Li vedo solo la sera, sempre se non sono già a dormire, o a qualche festa o a qualche casa di qualche amica.
E devo ammettere che mi mancano tanto.
Ma è così quando hai due genitori con un lavoro importante che gli permette di viaggiare tanto per tutta l'Europa.

Sento il paradiso dentro di me non appena le nostre labbra si scontrano, attirandosi come magneti.

È lui il primo a staccarsi da quel bacio che mi ha fatta letteralmente venire le farfalle nello stomaco.

"E quindi hai fatto tardi perché dovevi farti bella per me. Amore, ma sei già bellissima di tuo, non hai bisogno di stare tre ore allo specchio finché non ti accetti! Te lo giuro."

Un sorriso spontaneo nasce sul mio viso pieno di trucco e quasi mi commuovo davanti a queste parole.
Nessuno mi aveva mai detto una cosa simile e mai avrei pensato che qualcuno potesse trovarmi bellissima anche al naturale.

"Grazie!" Non so che altro dire dopo questo complimento "E quindi... dato che fuori piove oggi che facciamo oggi?" Dico, sedendomi imbronciata sul divano.

"Prima che mi venga una broncopolmonite dammi un fon, così mi asciugo i capelli." Dice rimanendo in piedi e scuotendo la testa per mandare via l'acqua dal ciuffo ribelle.
Mi fa ridere, sembra un cane che ha appena fatto il bagno.

"Certo, andiamo di sopra!"

Non appena entriamo in bagno, la prima cosa che noto è la vasca da bagno.
Tutti quei momenti passati con lui là dentro.
Tutte quelle volte che l'abbiamo fatto nella vasca, sul letto, sul divano... guardando solo quell'oggetto bianco mi ritorna in mente tutto.
E ora non ci posso credere che è di nuovo mio.
E che potremmo possederci tutte le volte che vogliamo, contro tutto e tutti.

Mi mordo il labbro e cerco di tornare alla realtà, mentre guardo Mike che si toglie la maglietta bagnata.

"Tutto bene?" Lo vedo che mi fissa, mentre armeggia col fon.

"Certo! Scendo giù a preparare una cioccolata calda." Dico sorridente, scendendo giù di corsa per scappare dall'imbarazzo appena provato.

Sarebbe bastato solo un altro attimo a vedere il suo fisico bellissimo e gli sarei saltata addosso.

Contro tutto e tutti.
Noi ci ameremo per sempre.

***

"Ha finito di piovere." Rompo il silenzio, mentre spengo la TV, lascio la cioccolata calda sul tavolo e vado a guardare alla finestra.
Il rumore della pioggia insistente è ormai svanito, lasciando spazio a un sole pallido e silenzioso, che poco a poco si rivela fuori dalle nuvole, un po' grigie, un po' bianche.
Si vede che settembre è arrivato, e più me ne accorgo più ho nostalgia di agosto e di tutta l'estate in sé.

"Lo vedo." Risponde Mike, bevendo un altro sorso.

Lo guardo e sorrido:"Quindi adesso usciamo, no?" Chiedo speranzosa.

"Un attimo. Voglio prima finire di bere questa squisitezza!" Risponde, anche lui sorridente.

Arrossisco naturalmente, mentre prendo le due tazze e le pongo nel lavandino.

"Le laverai dopo, giusto?" Mi schernisce.

"O quando tornerà la mamma." Faccio strafottente, mentre mi precipito immediatamente a prendere il mio giubbotto invernale. Odio parlare dei miei, in questo caso ho odiato solo nominarli ribadendo per la centesima volta che non sono mai in casa con me.

*SPAZIO AUTRICE*

Ciao belli! Scusate se non ho aggiornato, ma ero in punizione... e lo sono ancora, però sto usando il telefono di nascosto solo per aggiornare 😏 eheheh amatemi.

Vabbè

Spero che il capitolo vi piaccia, a presto!

-g

Fredda come la neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora