Giselle
Ci mancava poco che mi baciasse quel Cameron!
So che lo voleva.
Lo voleva tanto e si notava.
D'altronde, chi non vorrebbe?Continuo a sorridere ripensando alla scena ma mi risveglio quando sbatto contro la figura slanciata di Byanca.
"Sembri una mongoloide!" Eccola che arriva con i suoi soliti insulti "Svegliati! Sii più attiva!"
Butto gli occhi al cielo e prego che quella troglodita mi lasci in pace "Testa di cazzo, non osare intralciare il mio cammino."
Le do una leggera pacca sul fomdoschiena e salgo di sopra.
Mi tolgo i vestiti e l'intimo bagnati e sciolgo la chioma bionda piena di fiocchi di neve.
Ho tanto freddo, mi fa male il gluteo destro e quella caduta proprio non ci voleva!
L'unica cosa che ci vuole è una bella doccia calda... Nah, non ne ho voglia. Magari dopo.
Indosso un leggins e una maglia a caso e lascio i capelli così come sono. Sembro un leone."A tavola!" La voce squillante della mamma arriva qui al piano di sopra e io mi affretto a scendere.
Durante il tragitto scale-sala da pranzo rischio di cadere.
Non è mica la giornata Giselle cade ogni due per tre! Dannazione.Appena scendo noto mio padre intento a bestemmiare contro al telefono.
Alzo gli occhi al cielo.
Odio la gente che usa le bestemmie come se fossero parole normali.
Intanto mia madre serve le quattro porzioni di lasagne, a me la più grande ovviamente.
Noto che Byanca la guarda male."Mamma, ma tutta questa pasta? Non sono un esemplare di suino!" Si lamenta Byanca, schifata dalla sua mini porzione di pranzo.
La mamma la guarda male per poi sbuffare esasperata senza risponderle.
"Mangia che la lasagna fa bene." Arriva anche il papà a tavola ridacchiando e lanciandosi sulla meravigliosa pietanza.
Arrivata a metà piatto mi alzo da tavola sotto gli sguardi indiscreti di tutti.
"Tesoro, che ti prende? Di solito la finisci tutta!"
"Non ho più fame."
Salgo di sopra e quasi prendo un infarto fulminante quando mi ritrovo quel nano di Mike davanti.
Ora giuro che lo ammazzo con le mie stesse mani."Come cazzo sei entrato?" Cerco di non alzare troppo la voce. I miei sanno che ormai tra me e Mike è finita quindi non vorrei farmi scoprire di nuovo con lui.
"Dalla finestra. Come ai vecchi tempi." Sorride mentre si spettina con le dita i capelli lisci.
"Scordateli questi vecchi tempi." Mi avvicino a lui minacciosa, serrando i pugni. La distanza che ci divide è di circa un centimetro "Sono finiti." Gli metto l'indice sulla fronte e lo spingo all'indietro "Poi cosa entri in casa senza permesso?"
"So che ti fa piacere che io sia qui." Taglia corto.
"Ti sbagli di grosso."
"Vuoi vedere come ti bacio e cambi idea?" Schiude le labbra aspettandosi quel bacio che non arriverà mai.
"Vuoi vedere come ti faccio volare fuori dalla finestra da dove sei entrato?" Mi allontano da lui e incrocio le braccia al petto così cerco di tenere le braccia ferme, c'è il 90% di possibilità che io lo butti davvero fuori da quella finestra spaccandogli la noce del collo se mi innervosisco ancora di più.
Non dice niente.
Sorride, mi prende per le braccia e mi sbatte contro il muro avvicinando il suo viso al mio.
Non lo farà davvero?Giselle, devi resistere.
Lo odio. L'ho amato.
Mi avvicino come se volessi fargli finalmente ottenere ciò che voleva ma, con sua sorpresa, si ritrova il mio ginocchio nei suoi genitali.
Ops!
"Torna da dove sei venuto." Dico acida, scandendo ogni singola parola e spingendolo violentemente.
Si piega in due dal dolore imprecando, poi si morde il labbro e mi guarda malissimo.
Mike, quando hai intenzione di andartene a fanculo per sempre?
Mi hai incasinato la vita.
E ora ne devi uscire."Cosa devo fare per riconquistarti, Giselle?" Chiede dopo un po' di silenzio, con la voce strozzata per il dolore "Cosa posso fare per renderti di nuovo felice?" Continua.
Che domanda banale.
Banale come lui.Lo fisso mentre batto le ciglia un paio di volte "Sparisci."
Non mi guarda nemmeno.
Si passa una mano tra i capelli biondi, raggiunge la finestra ed esce stando attento.Non può cadere e farsi male? Chiedo troppo?
Il karma.
I miei pensieri vengono risvegliati da un urlo.
Fossi stata una brava persona sarei andata lì a chiedergli come sta.
Ma non lo sono, quindi mi limito a fare una risatina."Ti sei rotto qualcosa?" Mi affaccio alla finestra e lo vedo con le chiappe sul cemento del giardino.
"Ho preso una storta!" Si lamenta il biondo "Una tegola era messa male e ci sono scivolato sopra!" Si mantiene la caviglia mentre stringe gli occhi.
"Ti sta bene! Facevi prima a non venire qui."
"Ti amo Giselle..."
"Ti odio."
Un altro lamento.
Vedo Byanca uscire di casa mentre si guarda intorno stranita "Ma cos'è tutto questo rumore?" Guarda nella direzione di Mike "Mike? Cosa ci fai qui?"
"By non dire niente alla mamma! Prendi la macchina e accompagna quell'essere umano a casa sua!" Do gli ordini e torno dentro.

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Fredda come la neve
Novela JuvenilGiselle è la tipica ragazza scontrosa e acida, che tratta male tutto e tutti. Solo il suo fidanzato Mike sa come trattarla e renderla felice realmente. Ma un giorno, un ragazzo nuovo, timido e impacciato, le cambierà la vita senza che lei nemmeno se...