05

827 108 25
                                    

"A posto?" chiese Baekhyun e Chanyeol gli disse che era okay - o almeno sembrava, si voltò verso di lui e lo guardò per poi scoppiare a ridere. "Sei divertente."

Chanyeol arricciò il naso, era stata un'idea dell'altro sistemargli la tinta. Avrebbe dovuto aspettare e poi si sarebbe sciacquato, nel frattempo si sentiva appiccicoso e gli dava fastidio, era normale. "Che facciamo ora?"

Il più grande fece le spallucce, guardando il cane che dormiva sul divano accanto a lui. Aveva bevuto e mangiato, ma sembrava molto stanco. "Chissà cosa hai visto, vorrei potessi raccontarcelo." mormorò Baekhyun, accarezzandolo piano per evitare di svegliarlo.

Era passato molto tempo e Chanyeol era uscito dalla doccia da un po', i capelli erano ancora bagnati ma sembravano essere usciti bene. Aveva anche scoperto che l'acqua era arrivata in casa grazie a un serbatoio posto su un balcone più in alto, quindi prima o poi sarebbe finita. In effetti gli sembrava strano che non ci fosse elettricità ma che riuscisse comunque a farsi una doccia calda tutte le sere. Non avrebbe dovuto sprecarla per una cosa inutile come la tinta, eppure ci aveva fatto caso troppo tardi, una volta finita sarebbe diventato un problema. Si mise dei vestiti puliti e si diresse al piano di sotto dove trovò Baekhyun impegnato a mangiare dei biscotti, così decise di unirsi a lui.

"Cosa facevi prima che succedesse tutto questo?"

Chanyeol sorrise. "Lavoravo tramite computer, nel senso, per un'azienda. È un po' complicato da spiegare. Tu?"

"Avevo un ristorante insieme alla mia r- ex ragazza e ai suoi genitori." disse, sorridendo - era un sorriso triste e malinconico, pensare a quelle cose non lo rendeva felice, continuò comunque a pensarci, ricordandosi di quanto fosse bella la quotidianità. "Mi mancano tutte quelle cose, dicevo di odiare il mio lavoro eppure non mi sono mai reso conto di quanto fosse bello. Perché l'ho dato per scontato?" chiese, tirò su col naso e si scusò con Chanyeol perchè sentiva di stare per piangere di nuovo, si alzò dal divano e si diresse in cucina a bere dell'acqua, tossendo per schiarirsi la gola. Il rosso non sapeva cosa fare, poteva solo stare a guardare. Non poteva far ritornare tutto come prima, ma lo avrebbe tanto voluto.

Appena ritornò aveva ancora gli occhi lucidi ma sorrise alla vista del cagnolino che scodinzolava. "Sembra stare meglio."

Anche Chanyeol sorrise e ne approfittarono dedicarsi a lui, evitando di pensare a tutto, immaginando di essere due vecchi amici che si divertivano. Eppure c'era sempre quel peso sul petto, quella bruttissima sensazione che li portava a non essere mai del tutto rilassati.

Dovevano abituarsi anche a quello? Al non sentirsi mai completamente al sicuro?

"Vieni qui?" domandò Chanyeol.

"Qui dove?"

"Vicino a me, ho freddo."

Lui sorrise leggermente e si spostò tra le sue braccia, lo avvolsero e si sentì al sicuro. Per qualche secondo non disse niente, poi la domanda venne spontanea. "Chanyeol, posso chiederti una cosa?" chiese guadagnandosi una risposta affermativa da parte sua. "Credi che moriremo?"

"No." rispose sicuro di sé. "No, non moriremo perché siamo forti."

Lui ridacchiò e scosse la testa. "Io non mi sento forte, piango di continuo."

"Ti va di prendere la macchina e andare in giro a vedere se troviamo qualcosa di interessante domani?" cambiò discorso. Non gli era piaciuta quella domanda, non voleva pensare al peggio e in quel momento avrebbe solo peggiorato le cose. 

Baekhyun era confuso. "Hai la macchina?"

"Io no ma ce n'è una in garage, ricordi?" ridacchiò. "Posso metterla in moto, mi ha insegnato mio padre a farlo, era un meccanico."

"Era?"

"Penso sia morto."

"Non sono l'unico pessimista a quanto pare." disse Baekhyun. "Non credo sia morto, sarà da qualche parte al sicuro."

"Davvero, non ha importanza. Pensi che non sappia come gira il mondo? La gente muore, non è una novità. Ora come ora le persone eccezionali sono quelle che riescono a rimanere in vita, gli altri moriranno, senza dubbio."

"Non puoi dirlo, non sai neanche cosa c'è lì fuori. Magari ci basterà prendere un aereo, cambiare continente e lì si starà bene, potremmo farci una vita, ricominciare."

Chanyeol poggiò la testa contro il divano e Baekhyun fece lo stesso, era abbastanza pessimista e non credeva che sarebbe tornato tutto come prima, però non voleva che anche Baekhyun iniziasse a pensarla così, per questo cercava di rassicurarlo. Aveva bisogno di qualcuno che gli desse speranza e non poteva distruggere quella di Baekhyun con il suo pessimismo. Ad un certo punto sembrò come scattare in aria, Baekhyun si spaventò e lo guardò aprire uno stipo con un vetro decorato sul davanti, per poi tirarne fuori una radio. Sembrava vecchia. Come aveva fatto a non notarla prima?

"Aiutami, ci servono delle pile." disse, iniziando ad aprire i cassetti e a cercare ovunque per trovarle. Il ragazzo voleva aiutarlo, magari quella radio li avrebbe condotti a qualcosa di buono, avrebbero potuto scoprire se c'era altra gente e quali erano i posti sicuri - e soprattutto, cosa era successo. Si alzò e andò nell'altra stanza a cercarle, poi guardo davanti a sé e si sentì le gambe pesanti, sarebbe potuto cadere a terra da un momento all'altro alla vista di quella cosa. Cercò di chiamare aiuto ma non riusciva a parlare, poi tirò fuori la voce.

"Chanyeol."

"Si?"

"C'è qualcosa alla finestra."

____________________

a/n ; lol questo capitolo fa schifo

the last one - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora