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Chanyeol capì di essersi svegliato, chiuse gli occhi e rimase ancora un po' a letto per riprendersi del tutto dalla dormita. Gli sembrava di essere stato nel mondo dei sogni per giorni. Sollevò piano la testa e si voltò per salutare Baekhyun, o vederlo dormire se non era ancora sveglio. Eppure non era accanto a lui. Magari era andato in bagno o a preparare la colazione, eppure iniziò subito a pensare al peggio e fu costretto ad alzarsi per controllare che stesse bene.

"Baekhyun?" lo richiamò, prima piano, poi iniziando ad urlare e a cercarlo in tutte le stanze della casa. Mentre correva urtò contro qualcosa e appena riconobbe il volto del suo amico quasi non scoppiò in lacrime. "Non farlo più." mormorò, avvolgendolo con le sue braccia e rilassandosi. Sentì le mani dell'altro allontanarlo, guardò i suoi vestiti e vide che erano sporchi di sangue, così come le mani di Baekhyun.

"Non volevo macchiarti." si scusò, cercando di allontanarsi. Tuttavia Chanyeol gli afferrò il braccio e lo guardò negli occhi.

"Che è successo?"

Baekhyun teneva lo sguardo basso, si liberò dalla presa di Chanyeol e guardò verso la porta. "Ne ho ucciso uno."

Il rosso lo guardava ma lui non sembrava voler dire altro, non capendo corse verso la finestra ma non vide niente di strano, tuttavia appena aprì la porta fu subito costretto a richiuderla a causa dell'uomo steso lì a terra. Si avvicinò a Baekhyun che era ancora fermo con le mani che gocciolavano di sangue in mezzo al pavimento, ormai la moquette era macchiata. Gli tolse il coltello dalle mani e lo mise nella sua tasca, poi lo spinse contro il muro. "Spiegami cosa è successo."

Il più basso inarcò le sopracciglia. "Te l'ho detto, l'ho ucciso."

Chanyeol scosse la testa e arrabbiato com'era prese il coltello puntandolo dritto alla gola dell'altro. Baekhyun si spaventò e cercò di allontanarsi, senza risultati. "Ti spiegherò tutto." mormorò. "Se mi lasci, non sono io il nemico."

A quelle parole Chanyeol si allontanò e dopo essersi voltato verso l'altro lato del corridoio strinse l'impugnatura dell'arma per poi rimetterla al suo posto, doveva restare lucido. "Hai intenzione di dirmelo?"

"Io mi sono svegliato perché sentivo dei rumori -."

"Potevi chiedere il mio aiuto."

Baekhyun continuò a parlare. "- così sono sceso di sotto e l'ho visto che girava davanti casa nostra, in quel momento non ho provato paura. Ho aperto la porta e si è scagliato contro di me così mi sono ricordato del coltello, l'ho colpito al petto ma sembrava stare bene nonostante continuassi a colpirlo. Allora ho mirato alla testa e - è morto."

"Non ci credo." mormorò mettendosi le mani nei capelli. Era scioccato.

"Perché hai reagito così? Non sei contento? Ti ho protetto."

Chanyeol lo guardò negli occhi e scosse la testa. "Non capisci. E se ti fosse successo qualcosa? Vuoi farmi rimanere da solo un'altra volta? Vuoi morire, Baekhyun? Ora hai trovato qualcuno e vuoi morire?"

"Pensi che non sono in grado di fare certe cose da solo?"

"Non ho detto questo -."

"Sei solo invidioso perché non hai trovato il coraggio di farlo per prima, ammettilo."

"Tu non capisci." sussurrò. "Vuoi litigare con me? Lo hai detto anche tu, non siamo noi i nemici, dovresti smetterla e darti una calmata."

"Vado a pulirmi." concluse la conversazione andando in bagno e chiudendosi a chiave. Sentì che stava per piangere, si guardò allo specchio mentre cercava di togliere il sangue dalle mani, poi si spogliò per farsi una doccia. Nel frattempo Chanyeol fissava quella creatura dalla finestra, c'erano un sacco di insetti che gli giravano attorno e avrebbero dovuto toglierla da lì o avrebbe sicuramente attirato altra gente, almeno così pensava.

Doveva ammetterlo, lui non l'avrebbe mai fatto. Aveva paura. E il fatto che Baekhyun ci fosse riuscito lo faceva sentire inutile, però non doveva agire d'istinto ma riflettere. Riflettere sul da farsi. Stavano per finire l'acqua, le creature riuscivano ad arrivare lì e non era per niente sicuro.

"Hey." salutò il cane che scodinzolava, poi gli diede subito dell'acqua. La cosa più saggia da fare in quel momento era una, andarsene.

Baekhyun camminò verso l'armadio per cercare dei vestiti da mettersi, mentre si infilava la maglietta sentì dei suoni provenire dalla radio. Eppure l'aveva spenta. Non si capiva molto, ma sicuramente c'era qualcuno che parlava. Mosse la rotella per cercare più segnale ma lo perse del tutto. "Cazzo." mormorò - non si sentiva più niente. Decise di rinunciare, magari se l'era immaginato. Voleva dirlo a Chanyeol ma era arrabbiato con lui, così decise di rimanere a letto.

Il più grande venne svegliato dal rumore della porta, neanche si preoccupò di guardare chi fosse, tanto era sicuramente Chanyeol.

"Non voglio parlarti."

Lui non rispose, lo sentì mettersi sul letto e a quel punto chiuse gli occhi. Poi si sentì una mano sulla bocca, credeva fosse uno scherzo di cattivo gusto e neanche si preoccupò di liberarsi. Solo, arrivò ad afferrare il suo braccio e vide che non era come toccare Chanyeol. La mano venne presto rimpiazzata da un coltello che gli sfiorava la gola.

"Non urlare, tanto ti ammazzo lo stesso."

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a/n ; io:

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