Chanyeol non riusciva a togliersi quello stupido sorriso dalla faccia, non solo lui e Baekhyun erano riusciti a tornare a casa sani e salvi ma le cose tra di loro andavano più che bene. Non cambiarono atteggiamento l'uno nei confronti dell'altro e dopo quel secondo bacio non ce ne furono più, eppure in cuor loro sapevano entrambi che le cose non sarebbero rimaste uguali - forse non erano ancora pronti a un cambiamento radicale, ma il fatto che tra di loro ci fosse della chimica era innegabile. Le provviste vennero scortate in un garage che faceva da magazzino, c'erano cibo, medicine e altre cose utili, fatto ciò loro erano liberi fino alla settimana successiva, quelle provviste sarebbe bastate e non c'era bisogno di uscire anche l'indomani, potevano stare tranquilli e riposare.
Erano tornati tardi infatti i loro amici avevano già pranzato, ma quello non gli impedì di prepararsi qualcosa e di mangiarla insieme agli altri mentre gli raccontavano come era andata la giornata. Sehun gli raccontò di come aveva passato la mattinata, ovvero all'entrata del paese con pistola alla mano per uccidere i vaganti. Jongdae e Minseok avevano aiutato a razionare il cibo rimasto, consegnarlo alle persone, assicurarsi che stessero tutti bene e altre cose "noiose" - come le aveva definite Jongdae. Jongin era ancora in servizio e il suo turno sarebbe terminato nel tardo pomeriggio.
Chanyeol si sentì sperduto, non sapeva cosa fare per trascorrere il tempo. Dopo pranzo si era fatto una doccia e si era disteso sul letto a leggere uno dei libri che aveva recuperato dalla mensola posta nella stanza sua e di Baekhyun. Quest'ultimo era andato a fare una passeggiata con Bomi - che avevano deciso di tenere in casa con loro, visto che sarebbe stato strano stare lontano da lui - ma non aveva ancora fatto ritorno e il rosso cominciava ad annoiarsi. Rotolandosi sul letto notò come i suoi capelli fossero diventati ingestibili, da lì allo specchio fu un attimo.
Non si era mai tagliato i capelli da solo prima di allora, ma c'era una prima volta per tutto e quel ciuffo che lo disturbava doveva sparire, non li lavò neanche per cercare di far risultare il tutto più preciso, tagliò il ciuffo di netto e non sembrò strano, solo.. più corto. "Non è stato così difficile." disse a sé stesso, riponendo le forbici nel cassetto e tornando in camera sua. Aveva esaurito le cose da fare così decise di continuare a leggere quel libro - pur trovandolo noioso - tanto per distrarsi.
La causa della sua tensione era una sola, Byun Baekhyun.
Lui che dopo aver fatto il giro del paese aveva solo voglia di tornare a casa ma non riusciva a farlo. Bomi era stanco e aveva voglia di andare a dormire nella cuccia calda che gli avevano preparato, e Baekhyun di tornare tra le braccia accoglienti di Chanyeol. Lui lo avrebbe accettato, se fosse andato lì e lo avesse abbracciato senza un motivo ben preciso. Anche se il motivo c'era e scavando a fondo nelle emozioni che stava provando riuscì a trovarlo, voleva stare con Chanyeol. Dopo tutti quei discorsi incoerenti e infondati che aveva avuto nella sua testa iniziò a dirigersi verso casa loro.
Chanyeol, nel frattempo, si era addormentato. Quando la porta della sua stanza venne aperta di colpo - visto che i due erano arrivati - lui si spaventò, Bomi saltò subito sul letto e Baekhyun rimase sull'uscio della porta. Il rosso lo salutò subito e gli sorrise. "Baekhyun, siediti qui." lo richiamò.
"Perché?" chiese, facendo come gli era stato detto. Chanyeol gli afferrò delicatamente il volto, poi lo guardò negli occhi.
"Noti qualcosa di diverso in me?"
Baekhyun sentiva le punte delle sue orecchie bollire dall'imbarazzo, si sforzò di cercare di capire a cosa si riferisse ma non gli veniva in mente niente. Quando Chanyeol gli disse che gli avrebbe dato un indizio e si aggiustò i capelli, notò che il ciuffo era diverso.
"Dove hai trovato un parrucchiere?" chiese.
"Li ho tagliati io." rispose sorridendo. "Se vuoi posso farlo anche a te, ti servirebbe."
"Non ti piacciono i miei capelli?" scherzò, Chanyeol scosse la testa e lo attirò a lui, distendendosi sul letto e facendo poggiare l'altro sul suo petto. Quando Baekhyun sentì il corpo di Chanyeol contro il suo cercò di allontanarsi, non perché gli desse fastidio, voleva solo evitare di far sapere all'altro che il suo cuore batteva all'impazzata - eppure lui lo teneva stretto a sé, come se non lo avesse più voluto lasciare. Cominciò ad accarezzargli i capelli e a quel punto l'altro si rilassò del tutto, decise anche che rimanere lì non era per niente male. "Chanyeol."
"Mh?"
"Quando oggi - ecco - pensavo -." il rosso ridacchiò e lui smise di parlare, poi sollevò lo sguardo e si finse offeso.
"Sei così carino quando sei imbarazzato."
"Ti sembro imbarazzato? Ho solo perso il filo del discorso."
"Sicuro di non essere imbarazzato? Posso toccarti?"
Baekhyun sgranò gli occhi. "Che stai dicendo?"
"Solo così." disse, poggiando la mano sul petto del maggiore, in un primo momento l'altro non capì, quando Chanyeol la allontanò si rese conto di dove voleva arrivare. "Ti batte il cuore."
"Menomale, aggiungerei." ridacchiò, distendendosi di nuovo sul suo petto. "Sarebbe un problema il contrario."
"Cosa stavi dicendo?"
"Niente, non importa." rispose. Rimasero a coccolarsi per il resto della serata, fin quando non dovettero preparare la cena per gli altri. Erano tutti a lavoro, stranamente neanche Jongin era tornato per riposare, e senza di lui la casa era parecchio silenziosa. Baekhyun aveva deciso di preparare qualcosa di elaborato e di diverso, lavorava come cameriere ma era bravo anche a cucinare. Mentre si accingeva a mescolare vari ingredienti tra di loro Chanyeol - che di cucinare non ne aveva proprio voglia - lo abbracciò da dietro cominciando infastidirlo. "Mi lasci lavorare in pace? Puoi andare a giocare col cane, non mi arrabbio se non mi aiuti, davvero."
"Voglio darti fastidio." mormorò, poggiando le labbra sulla tempia del maggiore e lasciandogli dei piccoli baci. Scese fino al collo, Baekhyun sbiancò e forse iniziò a trattenere il respiro, una scia di brividi aveva preso il possesso della sua schiena e se ne liberò solo quando Chanyeol si spostò a causa di qualcuno che aveva suonato il campanello. "Vado io." disse allontanandosi, grazie a quello lui poté riprendere a respirare.
Una volta aperta la porta, il rosso si ritrovò Junmyeon davanti a sé. "Ho bisogno di parlare con Kim Jongin."
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a/n ; volevate che non ci fossero più problemi
volevate
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the last one - chanbaek
Fanfictiondue colpi secchi rimbombarono nella stanza facendo gelare il sangue nelle vene del ragazzo che era letteralmente sconvolto e non riusciva a credere alle proprie orecchie. come era possibile? non doveva esserci rimasto nessuno. sequel → "redemption" ...