Chanyeol era spaventato, non sapeva che intenzioni avesse la cosa che era davanti la porta, si era sbagliato quando aveva iniziato a desiderare di incontrare qualcuno. Era molto meglio prima, da solo, si fidava solo di sé stesso in quel momento. Bussò di nuovo e lui si alzò lentamente perché la curiosità prese il sopravvento, i suoi passi fecero più rumore del previsto visto che quel parquet non era dei migliori. Sollevò il coperchio dello spioncino e notò che non si vedeva molto, uno perché era consumato, due perché era buio.
"Ti prego, apri." mormorò quello che era quasi certo fosse un ragazzo vista la sua voce, Chanyeol preso dalla foga del momento spostò subito il comodino pieno di roba inutile che aveva posizionato dietro alla porta e la aprì, ritrovandosi davanti un ragazzo molto più basso di lui, con i capelli neri e dei vestiti leggermente strappati.
In un primo momento si guardarono, poi il più basso realizzò cosa era successo e scoppiò a piangere. Chanyeol lo fece entrare cercando di zittirlo, riponendo il comodino dietro la porta per essere certo che non fosse entrato nessun altro. Il suo ospite stava ancora singhiozzando, lui invece era scioccato. Non vedeva una persona da tanto tempo. Non aveva idea di chi fosse, da dove provenisse o cosa volesse, magari era una trappola - ma non riusciva a smettere di pensare a quanto fosse felice, improvvisamente si sentì meno solo e vedere qualcuno lo fece sperare, allora non era rimasto solo.
"Come ti chiami?" domandò, lo vide sollevare la testa e tossire, poi rispose. Non sembrava avere cattive intenzioni, era impaurito e continuava a tremare.
"Baekhyun."
"Io sono Chanyeol. Vuoi da mangiare?"
"Acqua." si limitò a dire, lui si allontanò sempre tenendolo d'occhio, avrebbe potuto tirare fuori un'arma da un momento all'altro, invece l'unica cosa che fece fu prendere la coperta che era sul divano - la usò per coprirsi, dopotutto stava congelando visto che fuori faceva freddo. Chanyeol ritornò con un bicchiere mezzo pieno d'acqua e lui la bevve tutta.
"Da quanto tempo sei lì fuori?" chiese, posando il bicchiere sul tavolo lì vicino e recuperando un'altra coperta che usò per coprirgli dalle gambe in giù.
Lui usò quello scialle per asciugarsi delle lacrime ormai quasi secche, poi parlò. "Pensavo sarei morto."
Chanyeol non sapeva come comportarsi, si sedette accanto a lui e fece luce sulla finestra con la torcia. "Non c'è più nessuno a parte noi?"
"Io ho visto altre persone."
"Dove?" chiese interessandosi. "Magari hanno bisogno aiuto, possiamo andare a cercarli e -."
"Hanno cercato di uccidermi." lo interruppe, sollevandosi la maglietta e mostrando al ragazzo una maglietta bianca con una chiazza di sangue che ricopriva la parte davanti. In effetti teneva premuta la mano su quel punto anche prima, doveva fargli davvero male. Perché altre persone avevano cercato di ucciderlo? Erano quelli i nemici?
"Fammi vedere." si alzò ed esaminò la ferita, non era molto bravo ma non sembrava essere profonda o mortale, però doveva disinfettarla ed evitare che potesse prendere infezione. "Posso aiutarti, te la sistemo io."
Baekhyun annuì e rimase fermo fin quando l'altro non tornò con una valigetta bianca - l'aveva presa in prestito dalla farmacia, sapeva gli sarebbe tornata utile. La aprì e cercò dell'acqua ossigenata con la quale bagnò la pelle del ragazzo che si lamentò per il bruciore. Lo vide afferrare con la mano la coperta forse perché era fastidioso, ma cosa poteva farci? Una volta pulita ci mise sopra una garza che fissò con dello scotch, era soddisfatto del suo lavoro.
"Stai bene? Ti fa male?"
"Un po'."
"Passerà. Se ti togli i vestiti posso prestarti i miei, sono più puliti."
Il ragazzo, imbarazzato fece come gli aveva detto l'altro e si privò dei suoi indumenti che erano tutti polverosi, lasciandoli a terra. Lo sorprese molto la gentilezza del più alto, era stato buono ad aiutarlo pur non conoscendolo. Indossò un maglione che era forse leggermente grande per lui, ma molto più comodo e pulito, si sentì subito meglio - inoltre aveva smesso di tremare. Mentre Chanyeol lo guardava si chiese come aveva fatto a fidarsi così tanto di lui, doveva scoprire di più riguardo quel ragazzo - forse vedendolo piangere si era rivisto in sé stesso, lui non era stato aiutato da nessuno ma poteva farlo per quel lui.
"Come hai fatto a trovarmi?"
"Ho visto la luce della torcia dalla finestra." gli fece sapere. "Credevo volessi uccidermi anche tu, ma ora come ora non avrei neanche opposto resistenza."
"Dove hai visto le altre persone? Cosa è successo?"
Baekhyun si sentì spaesato viste le troppe domande, però non voleva essere scortese così elaborò velocemente le risposte. "Nel mio paese, molto più lontano da qui. Volevano derubarmi, quando ho provato a difendermi uno di loro ha preso un coltello dalla tasca e - non lo so cosa è successo." disse, poi la sua voce si spezzò e chiuse gli occhi poggiando la testa sulle sue ginocchia, non voleva iniziare a piangere di nuovo. "Sono spariti tutti."
"Io sono in questa casa da quando è iniziato tutto, ho paura." gli confessò Chanyeol. "Ma ora che ci sei tu mi sento più sicuro, non so se capisci quello che intendo. Credevo che fossero veramente spariti tutti."
Baekhyun rise leggermente. "Ti senti più sicuro? Potrei ucciderti."
Lui lo guardò e sorrise, forse per la prima volta dopo tanto tempo. "È triste da dire ma se tu provassi ad uccidermi probabilmente ti ringrazierei."
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the last one - chanbaek
Fanfictiondue colpi secchi rimbombarono nella stanza facendo gelare il sangue nelle vene del ragazzo che era letteralmente sconvolto e non riusciva a credere alle proprie orecchie. come era possibile? non doveva esserci rimasto nessuno. sequel → "redemption" ...