32

561 72 13
                                    

"Che avete trovato?" domandò Minseok, frugando nella sua borsa che aveva riempito di roba. Si erano fermati in una stazione di servizio, non era molto grande ma avevano recuperato della benzina, un auto - che Chanyeol stava cercando di far partire - e, cosa più importante, del cibo. Erano solo barrette di cioccolato, ciambelle e altri dolci, ma gli sarebbero bastati.

"La prendi?" Sehun agitò la mano e lui annuì, afferrando la lattina di birra che aprì subito dopo, per poi berne un po'. "Questa ci farà sentire più allegri, mi sbaglio?"

Mentre i due chiacchieravano e Jongdae finiva di saccheggiare quel posto, Chanyeol continuava ad imprecare contro l'auto. "Fanculo." sbottò, alzandosi e riprendendo fiato.

"Non partirà?" chiese Baekhyun. "Non è colpa tua."

"Si, ma ci serviva." rispose. "Almeno c'erano delle caramelle dentro."

"Probabilmente sono scadute." ridacchiò prendendo il pacchetto tra le mani di Chanyeol e analizzandolo. "Ma sono alla fragola, quindi le mangerò comunque."

Chanyeol sospirò ed andarono dagli altri, gli fecero sapere che non avrebbero potuto viaggiare in auto e loro non ne furono entusiasti, tuttavia il sole era ancora alto nel cielo quindi non c'erano problemi - quelli sarebbero arrivati con la notte, e speravano di trovare un posto sicuro prima di allora. Ripresero a camminare, se quello che aveva detto Sehun - ovvero che a breve ci sarebbero stati dei paesi - erano messi bene, quello stava a significare un rifugio, cibo, protezione, e altre cose belle.

Ripresero a camminare, Baekhyun e Chanyeol erano davanti. "Continuo a pensare che non ce la faremo." disse il minore voltandosi verso l'altro che non reagì in nessun modo.

"È da quando è iniziato tutto che penso di non farcela."

Chanyeol sospirò e continuò a parlare. "Non voglio che la pensi così." disse facendolo ridacchiare.

"E perché tu puoi farlo?"

"Perché anche se io sto male tu devi essere sempre felice." rispose, poi fece una pausa. "Me lo prometti?"

"Smettila di parlare come se stessi per morire, non ne sarei affatto felice." disse. "E non voglio nemmeno pensarci, quindi non dirlo mai più."

Sehun accelerò il passo per avvicinarsi a loro. "Fermatevi, passiamo per il bosco." disse. "Nel caso l'entrata fosse sorvegliata."

Annuirono e svoltarono a sinistra, continuando ad andare avanti. Speravano che quel posto non fosse abitato, un po' gli sarebbe piaciuto, trovare di nuovo cibo gratuito, acqua calda e protezione - ma dopo quello che era successo non si sarebbero fidati di nessuno, tanto meno di gente che gli avrebbe offerto gratuitamente tutte quelle comodità.

"Volevo chiedervi scusa." disse Sehun, tutti si voltarono a guardarlo confusi. "Per quello che i miei hanno fatto al vostro villaggio, è stata una cosa orribile e se avessi dovuto prendere io quella decisione non lo avrei mai fatto. Mi dispiace che abbiate perso tutto e che sia stata in parte colpa mia, sono scappato proprio perché non ne potevo più. Io spero possiate perdonarmi."

"Hey." ridacchiò Minseok. "Guarda che non siamo mai stati arrabbiati con te, sappiamo che non è stata una tua scelta." disse facendolo sorridere. "Ma ora muoviamoci ad arrivare -."

Non riuscì a finire di parlare che un vagante sbucò da dietro un albero facendo sussultare tutti, per fortuna Chanyeol che era quello con i riflessi migliori ci mise poco ad ucciderlo.

"Va tutto bene?" domandò Jongdae al suo migliore amico.

"Mi sono spaventato." gli confessò, poi scoppiò a ridere. "Dannazione, dovrei averci fatto l'abitudine."

Non sapevano ancora che qualche miglio più avanti avrebbero trovato una città bellissima, una di quelle in cui sarebbero potuti vivere in maniera dignitosa, peccato che era piena di vaganti. Probabilmente erano rimasti tutti lì, non avevano avuto necessità di muoversi o chissà per quale motivo avevano deciso di rimanere ammucchiati proprio in quel luogo che senza di loro sarebbe stato un vero e proprio paradiso.

Entrare in quell'area urbana fu semplice, non c'erano mura e tantomeno recinzioni - ma rimanerci era decisamente più complicato. Di proiettili ne avevano, non erano tantissimi e di certo non li avrebbero sprecati sparando a destra e a manca, però in quel momento non gli importava il numero di colpi che gli rimanevano, la cosa più importante era riuscire ad entrare in uno dei tanti palazzi presenti, preferibilmente uno sicuro.

Sehun - il più esperto - camminava davanti affiancato da Chanyeol, in mezzo c'erano Jongdae e Minseok e come chiudi-fila Baekhyun, che si occupava di tenere tutti al sicuro. Non sapeva dove avevano intenzione di andare ma sperava solo che ci sarebbero arrivati in fretta, odiava sparare e camminare tra gli zombie, odiava le mani che gli tremavano e mancare il bersaglio per colpa della troppa tenzione.

"Copritemi." Sehun, cercò di forzare la porta di uno di quei locali. Sarebbe stato più semplice rompere il vetro ma non avrebbe mai voluto che oltre a loro fossero entrati anche gli zombie. Quegli attimi sembrarono infiniti per tutti, cercavano solo di evitare che quelle creature si avvicinassero troppo a loro. "Entrate." disse ad alta voce, lui fu l'ultimo e una volta dentro richiuse la porta, gli altri avevano già spinto lì una delle scrivanie presenti per evitare che entrassero dalla porta, tuttavia il problema era un altro.

"Se continuano a spingere così romperanno il vetro." Baekhyun, sentite quelle parole cominciò a guardarsi intorno.

"Andiamo sul tetto." disse.

"Come facciamo a scappare dopo? Se rompono il vetro e rimaniamo bloccati sul tetto non avremo via di scampo." Jongdae aveva ragione, tuttavia qualcuno aveva già riflettuto sulla cosa e il suo piano B avrebbe funzionato.

"Baekhyun ha ragione, andiamo sul tetto." disse Sehun. "I palazzi sono molto vicini, troveremo un modo per andare dall'altra parte."

"Io soffro di vertigini." Minseok scosse la testa. "Non passerò di casa in casa dai tetti, mi avete preso per Spiderman?"

"Pensiamoci dopo." Baekhyun indicò il vetro che aveva già una crepa piuttosto evidente su di esso. Quei cosi erano proprio determinati, non avevano smesso un attimo di spingere e di cercare di entrare.

Cominciarono a salire quelle scale che erano troppe, non sapevano di preciso quanti piani avesse la struttura ma erano tanti. Speravamo solo che ne sarebbe valsa la pena.

__________________

a/n ; voglio farvi sapere che gli aggiornamenti non saranno più così regolari, quindi se sparisco per due settimane (sto esagerando) o se aggiorno due volte al giorno (sto davvero esagerando) è normale, è un po' difficile scrivere in questo momento o comunque ho pochissima ispirazione, quando invece ne ho troppa scrivo velocemente e viene tutto uno schifo

a/n ; voglio farvi sapere che gli aggiornamenti non saranno più così regolari, quindi se sparisco per due settimane (sto esagerando) o se aggiorno due volte al giorno (sto davvero esagerando) è normale, è un po' difficile scrivere in questo moment...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
the last one - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora