the last one - chanbaek

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"Quand'è che ti sei alzato tu?" domandò Chanyeol, strofinandosi gli occhi e raggiungendo Baekhyun che era seduto di fronte al camino. "Potevi svegliare anche me."

"Mi sono svegliato molto presto." gli sorrise, facendogli spazio e accogliendolo tra le sue braccia - Chanyeol essendo fisicamente più grande di Baekhyun, nel tentativo di essere quello coccolato per una volta, schiacciò il corpo del maggiore che emise un sospiro a causa della schiena del rosso che era poggiata sul suo petto, impedendogli di respirare. "Soffoco." disse piano, lui si spostò subito e attirò Baekhyun a sé.

"Ho freddo e devo riscaldarmi in qualche modo." rispose, sfregandosi le mani l'una sopra l'altra per intiepidirle. "Che facciamo oggi?" domandò, Baekhyun fece le spallucce.

"Io non sono stanco per ieri ma se tu lo sei allora possiamo rimanere a casa." disse. "Altrimenti andiamo a fare un giro." propose, sorridendo.

"Mi dispiace, sono troppo stanco." disse, Baekhyun percepì dal suo tono di voce che in realtà era solo una scusa. "Dai Baek, siamo stati fuori tutto il giorno ieri, hai voglia di tornarci già oggi?"

"E tu hai voglia di restare qui dentro?" domandò. "Mi sono divertito ieri, molto più di quanto mi divertirei a stare qui a guardarci per tutto il giorno."

Chanyeol non disse niente, lasciò un bacio sulla guancia di Baekhyun e cominciò a fissare il fuoco. "No, ma almeno mi sento al sicuro e so che nessuno mi mangerà la faccia se resto in casa, davanti al camino, mentre il mio ragazzo è accanto a me - magari lui pensa che sia meglio andare a morire di freddo fuori, ma io so che la cosa migliore da fare è stare al sicuro finché possiamo." disse, Baekhyun non rispose. "Pensi che io sia noioso?"

"Penso che tu non abbia capito che non ho intenzione di restarmene con le mani in mano tutti i giorni, mi sembra di stare aspettando di morire. Non abbiamo obiettivi, in questo momento stiamo perdendo tempo e il fatto che tu non lo capisci mi fa innervosire." fece una pausa. "Io non voglio costringerti ad andare lì fuori, ma tu non puoi costringermi a restare qui solo perché hai paura."

"Quindi? Ci andrai senza di me?"

Baekhyun scosse la testa. "Credi che io abbia paura?"

"Tu stai sottovalutando la gravità della situazione, te ne rendi conto?" disse, alzando la voce.

"Buongiorno." una voce li interruppe, si voltarono e videro Jongin in piedi, in mezzo alla stanza, con una tazza piena di latte e biscotti tra le mani. "Scusate se vi ho interrotti, mi sono alzato per fare colazione e ho sentito che urlav- discutevate, ecco."

Baekhyun si alzò e camminò verso il corridoio. "Vado a farmi una doccia." disse, allontanandosi. Jongin ridacchiò e si sedette accanto a Chanyeol.

"Perché è arrabbiato?" domandò, cominciando a mangiare i suoi biscotti. "Voglio dire, ho ascoltato un po' della vostra conversazione quindi -."

"Quindi dimmi, cosa dovrei fare?" chiese, guardandolo. "Se crede di poter fare quello che vuole si sbaglia."

"Chanyeol, lui ha ragione, non puoi costringerlo." disse. "Se una cosa è davvero pericolosa allora fai bene a ripetergli più e più volte che lo è, ma in questo caso vuole solo che tu acconsenti a passare una giornata diversa insieme a lui. Per te è piacevole stare qui? Lui si annoia, è normale. Lì fuori è pericoloso davvero ma non possiamo passare tutta la vita chiusi qui."

"Non capisci, Jongin." disse piano. "Mi sto innamorando di Baekhyun e -." fece una pausa. "E se gli succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai, non voglio che lui muoia." disse, sorreggendosi la testa con le mani e fissando il pavimento. "Se Baekhyun morisse io non ce la farei."