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"Dovremmo andare." mormorò Chanyeol, dopo la conversazione che avevano avuto si erano appisolati entrambi ma erano stati svegliati poco più tardi da Jongdae e Minseok, tuttavia il maggiore non aveva per niente voglia di andare in piazza, ci sarebbe stata troppa gente e si sentiva ancora male - però doveva farlo per capire quale fosse la situazione e se fosse più opportuno restare lì o andarsene.

Chanyeol, ancora con gli occhi del tutto chiusi si stiracchiò e finì per abbracciare Baekhyun che iniziò a lamentarsi. "Sei pesante." sbuffò il maggiore cercando di togliersi di dosso il braccio dell'altro che, pur diminuendo la presa non si allontanò.

"E tu sei l'unica persona che mi è rimasta." disse fissandolo dritto negli occhi. "S-scusa io non -."

Baekhyun si inumidì le labbra e lo interruppe. "Hai Jongdae e Minseok. Insomma, se io dovessi morire."

"Zitto. E non dirlo mai più." si alzò e si mise le scarpe, guardandosi allo specchio e pettinandosi i capelli con le mani. "Andiamo?"

Baekhyun annuì e fece la stessa cosa, chiusero la porta a chiave e camminarono in silenzio verso la piazza, l'assemblea sembrava essere già iniziata, tuttavia Mark aveva detto che ci sarebbe stato da mangiare quando era evidente che non gli avrebbero servito la cena, non quella sera. Sentiva gente gridare di avere fame, c'erano bambini che piangevano e tutto quel casino era insopportabile.

"Statemi a sentire." parlò il capo, aveva una specie di megafono in mano e grazie a quello la sua voce so sentiva in maniera più forte. "Domani i nostri uomini andranno a cercare delle provviste, non ci è rimasto niente."

"Bugiardi!" quella fu l'unica parola che si sentì, improvvisamente si erano zittiti tutti e le attenzioni erano puntate sulla donna che aveva urlato.

"Vi abbiamo tenuto al sicuro per settimane, abbiamo bisogno di tempo." rispose Mark. "Non siamo qui per discutere sul cibo - basterà spingersi più lontano del solito per trovarlo, dovete solo resistere - ma su come fare per rimettere in piedi questa cittadina, le strade sono piene di cadaveri e molti di noi sono morti, vi parlerò chiaramente." fece una pausa. "Ma se iniziamo a litigare ora non risolveremo niente, peggioreremo le cose andando nel panico. Dobbiamo rimanere uniti."

Baekhyun spostò lo sguardo verso il più alto che stava ascoltando attentamente, poi quando anche lui lo guardò fece finta di fissare altrove. "Sai che è inutile? Lo capisco quando c'è qualcosa che non va." gli disse.

"Non è niente."

"Però sei preoccupato." continuò, venne interrotto da un signore a cui venne passato il megafono, sapeva che era un assistente di Mark ma non ci aveva mai parlato.

"Domani mattina tutti gli uomini e le donne sani che non hanno bambini o anziani a cui badare dovranno venire qui, crediamo che sia la soluzione migliore dividerci in gruppi e affidare a ogni gruppo un compito diverso. Vi preghiamo di non ignorare questo messaggio ma di presentarvi perché non lo starete facendo per fare un piacere a me ma per le vostre famiglie e per voi stessi, dobbiamo far tornare tutto come prima."

Chanyeol si voltò verso l'altro. "Puoi restare a casa domani, tu sei ferito."

"No che non posso, è solo un taglio." disse. "Posso riuscirci, gli dirò di affidarmi qualcosa di meno faticoso."

"La cosa più faticosa è riparare la recinzione, ed è davvero faticoso. Se gli chiederai di farti fare qualcosa di più leggero ti spediranno a cercare cibo fuori, ho visto come funziona. Non lascerò che tu vada fuori in queste condizioni e con gente che non conosci, non se ne parla."

"Sai che non sei il mio tutore?" domandò scocciato visto quanto iperprotettivo fosse Chanyeol. "Voglio andare lì fuori domani."

"Perché?"

the last one - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora