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Baekhyun si svegliò nel cuore della notte, non a causa della confusione che stava causando il temporale che era arrivato praticamente dal nulla ma perché aveva avuto un incubo. Si alzò per chiudere la finestra che di solito lasciavano aperta per metà, non gli dispiaceva la pioggia ma faceva troppo freddo per i suoi gusti. Si fermò ad osservare come ricadesse sulla strada, sembrava davvero un brutto acquazzone e sperava che il cielo sarebbe tornato sereno il mattino seguente.

Gli veniva da piangere perché continuava a ripensare al sogno che aveva fatto, restò a guardare i vaganti ammucchiati per strada e quasi gli venne voglia di prendere un coltello, uscire di casa e farli fuori tutti. Solo che non ci sarebbe riuscito quindi era meglio evitare di essere troppo impulsivo, doveva far sparire quel suo difetto.

"Perché stai lì?" domandò Chanyeol sollevando la testa, tenendo gli occhi ancora quasi del tutto chiusi. "Mi ha svegliato il temporale."

"Ho avuto un incubo." gli disse, decidendosi a ritornare a letto visto che iniziava ad avvertire brividi di freddo su tutto il corpo. "Pensa se fossimo stati fuori casa stanotte, come avremmo fatto?"

"Appunto, è bello avere una casa." ridacchiò alzandosi. "Vado in bagno."

Baekhyun annuì, rotolando verso il posto di Chanyeol che era rimasto caldo e tirando un sospiro di sollievo una volta avvertita quella sensazione di tepore che gli mancava. Rimase lì a fissare il quadro che c'era sul muro opposto a lui e a cercare di capire cosa raffigurasse, era troppo scuro e non ci vedeva bene. Sentì la porta cigolare e una volta riconosciuta la figura del rosso tornò al suo posto che era diventato decisamente troppo freddo.

"Grazie per avermelo tenuto al caldo." ridacchiò il minore, tremando leggermente. "Fa davvero freddo."

"Ho sognato il mondo di prima, ero nel mio ristorante e stavo lavorando." cominciò Baekhyun, doveva togliersi quel peso dallo stomaco. "Stava andando tutto bene, poi sono andato nella sala dove lavorava la mia ragazza e non c'era nessuno, ho pensato che sarebbe stata una buona idea andare in cucina per controllare ma erano tutti morti."

Chanyeol non sapeva proprio come comportarsi o come consolarlo, allungò un braccio verso di lui e lo attirò a sé, gesto che il maggiore acconsentì - poi poggiò la testa sul suo petto ma non iniziò a piangere, rimase semplicemente così, con gli occhi chiusi e con la gola che gli bruciava visto tutto l'impegno che ci stava mettendo per trattenere le lacrime. "Una delle ultime cose che mi disse lei quella sera era che non vedeva l'ora di vedere un bambino o una bambina camminare per la nostra casa."

Il rosso si morse il labbro. "Aspettavate un bambino?"

"No, volevamo provarci." disse. "Penso che sarebbe stato bello avere una famiglia, ora l'ho completamente rimosso dai miei obiettivi futuri."

"So che la vita è diventata una merda ma questo non significa che resterà così per sempre." rispose Chanyeol. "Quando tornerà tutto come qualche mese fa potremo ricominciare a fare progetti su quelle cose che prima sembravano scontate, magari ne capiremo il vero valore."

"Non fa niente." si limitò a dire. "Voglio solo dormire e smettere di pensarci."

"Buonanotte allora." rispose. Baekhyun si voltò e fece aderire la sua schiena al corpo dell'altro che lo abbracciò subito e, dopo essersi messo anche lui comodo, cadde in un sonno profondo.

Il mattino arrivò in fretta ma con lui non scomparì il temporale, anzi. Tuonava ancora e tutto quel maltempo rendeva solo la giornata ancora più triste e cupa.

"Buongiorno." disse Luhan per salutare gli altri che erano già a tavola a fare colazione, tutti tranne Baekhyun che era impegnato a riempire la ciotola del cane d'acqua. "È un peccato che piova, avevo voglia di fare una strage oggi."

Jongdae ridacchiò. "Ah si?"

Baekhyun alzò gli occhi al cielo, odiava quel ragazzo e ogni parola che usciva dalla sua bocca, era così fastidioso. Andò anche lui verso la tavola e prese qualcosa da mangiare, tuttavia non rimase lì ma si sedette sul divano ovvero il più lontano possibile da tutti, fermandosi a guardare un vagante che continuava a strusciare le mani sul vetro del balcone. Lo trovava quasi divertente.

"Da fastidio anche a te, vero?" domandò Luhan sedendosi accanto a lui. "Mi dispiace per quello che ho detto sul tuo conto, sei un bravo ragazzo."

Baekhyun sapeva che una persona del genere non avrebbe davvero iniziato a pensarla diversamente, in una sola notte poi. Gli sembrava strano, e quelle cose che aveva detto erano troppo brutte, tuttavia doveva stare al gioco così sorrise. "Sono felice di sapere che la pensi così ora."

"Sai cosa è bello?" sussurrò. "Che non puoi sapere cosa penso davvero." disse sorridendo, poi si alzò per allontanarsi.

Quel ragazzo era strano.

Baekhyun, dopo aver finito la colazione decise di ritornare in camera con Bomi, restò con lui che probabilmente era diventato l'unico essere vivente che considerava simpatico. E soprattutto, il cane non lo avrebbe mai ucciso mentre dormiva, al contrario di qualcun altro.

Quel Luhan gli sembrava troppo sospetto ed era Baekhyun a non sentirsi tranquillo, chissà cosa stava progettando.

Nel frattempo Chanyeol era in cucina, aveva preso la sua pistola e la stava pulendo - appena fu abbastanza lucida la posò sul tavolo ed estrasse il coltello, poi prese a togliere il sangue secco anche da quello.

"Che fai?" domandò Jongdae avvicinandosi, continuando a bere da una lattina.

"Mi preparo."

"Minseok dice che si sente meglio, vuole combattere." allontanò la sedia dal tavolo e si sedette di fronte al rosso. "Ho paura di perderlo, prima non la pensavo così ma adesso sono terrorizzato all'idea. Vorrei che potessimo restare qui al sicuro per sempre."

"Lo faremo, dobbiamo solo ricostruire la città, insieme riusciremo a superare pure questo."

"Tu - insomma, fossi in te sarei preoccupato per Baekhyun." disse. "È chiuso in camera da stamattina."

"Gli farà bene stare da solo." posizionò  il coltello affianco alla pistola e prese l'altro, lo teneva di riserva - ovviamente era zuppo di sangue anche quello. "Io non posso fargli da babysitter, non immagini quanto ci sto provando a fargli capire che può dirmi tutto. Lo fa, so che si confida con me, infatti stanotte mi ha parlato del suo incubo. Sembrava abbastanza scosso, solo che la maggior parte delle volte non sono in grado di aiutarlo, tipo stanotte - non sapevo cosa dirgli per farlo stare meglio." fece una pausa. "Lui è la persona più importante che ho."

Jongdae sorrise. "Devi solo stargli vicino."

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a/n ; mi dispiace di avervi fatto aspettare troppi giorni per un capitolo in cui non succede letteralmente niente, vi prometto che dal prossimo le cose diventeranno più movimentate

anche se penso che non vi piacerà il mio modo di movimentare tutto, iykwim

the last one - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora