Non appena Chanyeol chiuse la porta alle sue spalle lasciando Baekhyun e Nayeon da soli, quest'ultima scoppiò a piangere. Non sapendo cosa fare per farla calmare agì d'istinto e si avvicinò a lei abbracciandola - guadagnandosi, inoltre, le mani della ragazza intorno al suo collo. Baekhyun si sentì tremendamente agitato, eppure il suo buon profumo e la sua bassa statura gli ricordarono la sua fidanzata. In quel momento pensare a lei era l'ultima cosa che avrebbe voluto e dovuto fare, ma non riuscì a smettere di farlo - a quel punto non era solo Nayeon a piangere, ma anche lui era sul punto di farlo. Quando si allontanò tossì per cercare di far sparire quella brutta sensazione che stava provando, non appena si sentì meglio guardò la ragazza che si stava asciugando le lacrime con le maniche del maglione.
"Ascolta." cominciò. "Quello che avete fatto a Jongin -."
"Non avrei dovuto fare una cosa del genere, lo so, ho visto e fatto cose terribili lì fuori." disse. "Non mi riconosco nemmeno, da quando sono arrivata qui sto tutto il giorno coi bambini e loro mi aiutano a distrarmi, ma dopo quello che ho passato non riesco a chiudere occhio la notte. Sto cercando di cambiare e di fare delle buone azioni per rimediare a tutto ma continuano a ricordarmi di chi sono veramente e -." si bloccò, cominciando di nuovo a singhiozzare.
Baekhyun si sentì in colpa, anche lui aveva fatto cose terribili ma non meritava di essere giudicato a vita per quelle, forse aveva sbagliato a pensare che metterli al rogo - non letteralmente - sarebbe stata la cosa migliore da fare per quei tre. "Jongin era arrabbiato e non ha riflettuto, neanche noi siamo perfetti e credo che arrivati a questo punto tutti abbiamo fatto cose che prima non ci saremmo neanche sognati di fare." disse. "Non è colpa nostra, Hyesun."
La ragazza lo guardò confusa. "Mi chiamo Nayeon." disse, non appena Baekhyun si rese conto di aver pronunciato il nome della sua ex fidanzata si bloccò. "Ma so che stai pensando a lei, sta dormendo nella sua culla, posso portarti a vederla."
"Si, la bambina." rispose, sorridendo. "Va bene."
Quando Jongin si calmò, Chanyeol lo riportò a casa. C'erano Minseok e Jongdae così gli chiese di tenerlo d'occhio, senza spiegargli cosa era successo, anche perché Baekhyun era ancora all'asilo. Lasciarlo lì non era stata una buona idea, però doveva assicurarsi che qualcuno fermasse la ragazza dal raccontare tutto a Junmyeon, se lui le aveva parlato le aveva fatto capire quello che aveva fatto e di conseguenza che il comportamento di Jongin non era stato pienamente sbagliato - o meglio, non era giustificabile, ma moralmente parlando, tutti avrebbero reagito così.
Chanyeol camminava con le mani infilate nel maglione, non appena arrivò lì bussò. Fu un'altra ragazza ad aprire la porta, non aveva idea di chi fosse, aveva un bambino tra le braccia che, tra l'altro, continuava a piangere, ciò gli diede fastidio - odiava i bambini che piangevano. "Nayeon è qui?"
"Non è in casa al momento." rispose lei.
"Impossibile, ci dovrebbe essere anche il mio ragazzo con lei." si bloccò, rendendosi conto di quello che aveva detto. "È che - devo parlargli adesso, per favore."
Lei esitò. "È al piano di sopra ma sta molto male, non ho idea di cosa abbia infatti mi ha chiesto di sostituirla e di guardare i bambini al posto suo."
"Posso almeno parlare con lui?" chiese, cominciando a perdere la pazienza. Alla fine la ragazza lo lasciò entrare, gli disse di sedersi in cucina e che sarebbe andato a chiamare i due. Chanyeol fece come gli era stato detto, venendo presto assalito da un paio di bambini che volevano giocare con lui. Quando lei ritornò al piano terra, aveva accompagnato solo Baekhyun - Nayeon infatti non ne aveva voluto sapere di vedere di nuovo quei tizi, aveva paura potesse esserci anche Jongin con lui e sarebbe stato un problema ritrovarselo davanti.
"Chanyeol." disse non appena lo vide. Il rosso si alzò - con un po' di difficoltà, visto i bambini che avevano già piazzato una quantità innumerevole di giocattoli sulle sue gambe - e lo abbracciò.
"Jongin è a casa." sussurrò al suo orecchio, per non farsi sentire dalla ragazza che stava assistendo alla scena. "Lei come sta?"
"Ti spiego meglio dopo." disse allontanandosi, voltandosi verso di lei e sorridendole. "Se ti serve aiuto coi bambini possiamo darti una mano."
"Non fa niente, loro sono molto tranquilli." rispose. "Vi accompagno all'uscita." concluse. I due la seguirono e cominciarono a dirigersi verso casa, Baekhyun tolse la mano dalla tasca del suo giubbotto e la aprì per cercare di capire quanto effettivamente stesse piovendo. Il cielo era diventato scuro e pieno di nuvole, credeva che a breve ci sarebbe stato un brutto temporale - per il momento, non aveva iniziato a piovere.
"Quando quella ragazza è venuta a chiamarmi ha detto che il mio ragazzo mi cercava." disse Baekhyun, sollevando lo sguardo e sorridendo al più alto.
"Non voleva farmi entrare, mi ha detto che Nayeon stava troppo male." rispose. "Non mi hai ancora detto come stava."
"Ha pianto ma poi si è calmata, era spaventata e pentita." disse. "Mi è dispiaciuto per lei. Non ha ucciso direttamente qualcuno, eppure Jongin la odia." continuò. "Ho pensato a Sehun in quel momento."
Chanyeol sospirò, in effetti era vero, Sehun non era ancora a conoscenza di quello che era successo e vedeva Baekhyun come un buono amico. Lo avrebbe odiato se avesse saputo di Luhan?
Probabilmente si.
"Ora andiamo a casa perché sto congelando qui fuori." disse il minore. "Vediamo come sta Jongin, ci prepariamo qualcosa da bere e andiamo a letto a - stavo per dire guardare un film."
Baekhyun ridacchiò. "Sarebbe bello guardare un film con te, Chanyeol." disse. "Forse riusciremo a farlo."
"Tu dici?" domandò. "Spero di si. Spero anche che potremo andare a mangiare fuori insieme prima o poi, che passeggeremo in riva al mare e che andremo a prendere un gelato insieme, che vivremo in una casa nostra e che tutto ritornerà normale." sorrise. "Non so perché ma ho davvero pensato che una volta tornati a casa avremmo potuto fare qualcosa di normale, invece.."
"Baciarsi è una cosa normale, o no?" ribatté Baekhyun. "Quindi qualcosa di normale la facciamo anche noi." disse, facendo ridacchiare Chanyeol.
"Se lo dici tu."
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a/n ; centodiciotto
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the last one - chanbaek
Fanfictiondue colpi secchi rimbombarono nella stanza facendo gelare il sangue nelle vene del ragazzo che era letteralmente sconvolto e non riusciva a credere alle proprie orecchie. come era possibile? non doveva esserci rimasto nessuno. sequel → "redemption" ...