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Baekhyun chiamò il nome di Sehun ma non ricevette nessuna risposta, tutto era diventato troppo silenzioso e quella sensazione non era per niente piacevole, gli era quasi venuta la pelle d'oca. Jongdae - non curante del fatto che la maniglia fosse in pessime condizioni - aprì la porta, trovando sì, Sehun seduto a terra, ma con un vagante lì accanto e un coltello tra le sue mani completamente sporche di sangue.

Baekhyun infilò il suo coltello nella custodia e si avvicinò a Sehun, togliendogli cautamente l'arma dalle mani e guardandolo. "Stai bene?" chiese. "Dio, hai un aspetto orribile." continuò, togliendosi lo zaino dalle spalle e cercando la bottiglietta d'acqua, la porse a Sehun ma lui rimase fermo a fissare a terra. Era decisamente sotto shock e incapace di aprire bocca, allontanarono quel vagante da lui e controllarono che non fosse ferito, poi cercarono di farlo parlare, senza risultati.

"Anche mio fratello faceva così, a volte." disse Minseok, inginocchiandosi accanto a lui. Sehun non li aveva mai guardati negli occhi ma appena il più grande si sporse verso di lui, sollevò la testa. "Sehun, siamo venuti a prenderti."

Avevano già detto a Baekhyun e Chanyeol che si era comportato in modo strano quella notte, c'era decisamente qualcosa che non andava in lui. Così pensavano, ma in realtà Sehun non aveva chissà che, o meglio, il motivo era chiaro, bastava solo riflettere.

"Chanyeol." disse. "Dov'è?"

"Lui è al sicuro con la bambina, l'abbiamo portata nel nostro palazzo. Ti va di andarci? La strada è libera." lo rassicurò Minseok. Baekhyun rimase affascinato dal suo modo di parlargli e da come Sehun stesse iniziando ad assumere un aspetto più normale grazie a lui, era stata una buona idea portare lui e non Chanyeol.

"Non mi ricordo perché sono scappato l'altro giorno." disse. "Ma - ero circondato dai vaganti e avevo intenzione di smettere di lottare, poi ho pensato a lui." continuò, la sua voce era cambiata e sembrava sul punto di piangere. "Vorrei che fosse qui."

Baekhyun si sentì davvero male, quelle poche parole erano bastate a colpirlo dritto al cuore, stava sicuramente parlando di Luhan, e se era in quelle condizioni per colpa della morte del suo fidanzato, un po' era colpa sua. Sapeva che se l'era cercata, ma in quel momento non riuscì a pensare ad altro, era colpa sua e avrebbe dovuto prendersi le sue responsabilità. Non glielo avrebbe detto in quel momento, ma Sehun aveva bisogno di sapere la verità, e anche lui voleva sapere chi era davvero Luhan.

"Deve essere difficile stare lontani dalla persona che si ama, ma ci credi nel paradiso, Sehun?" chiese Minseok. "Perché se lo fai, allora sai benissimo che lui ti -"

"Non mi sta guardando e non vuole che io smetta di piangere, semplicemente perché non c'è verso che lui sia venuto a conoscenza di tutto questo, perché dite tutti le solite cose?" domandò. "Luhan non mi sta guardando, lui è morto e io non so come o dove, probabilmente non lo saprò mai."

"Sai cosa?" disse Baekhyun, rimanendo voltato verso il muro per non fargli capire in che condizioni era. "Neanche la mia ragazza mi guarda, anche lei è morta e non tornerà mai più, non ha smesso di fare male e non credo smetterà mai di fare male, perché perdere una persona importante senza motivo non è una cosa di cui uno può farsi una ragione, è ingiusto." continuò. "Ma devi continuare a vivere, non credi in quelle cose quindi sai benissimo che non riusciresti ad incontrarlo neanche morendo, insomma, non starete mai insieme per l'eternità, nessuno lo è mai stato, di certo noi non saremo i primi a cambiare le cose. Fa male dirlo, ma, Sehun, è così."

Rimasero tutti in silenzio per un po', finché Jongdae non propose di tornare nel loro palazzo a controllare che fosse tutto a posto. Una volta che anche Sehun si riprese per bene, si avviarono. Baekhyun pensò a lungo alle parole che aveva rivolto a Sehun, eppure non aveva intenzione di ritirarle, perché era convinto dei suoi pensieri. Per quanto gli mancasse la sua ragazza sapeva che piangere per lei era tanto inutile quanto continuare a sperare di poterla incontrare, era una cosa insensata.

Avrebbe parlato con Sehun una volta che lui si fosse ripreso del tutto.

Ritornarono al loro palazzo, stavano incominciando ad avere fame e per fortuna lì avevano del cibo. Trovarono Chanyeol nello stesso posto in cui lo avevano lasciato, con la bambina che dormiva.

"Mi stavo preoccupando." disse il rosso. "Sehun? Come stai?"

Sehun lo guardò e sorrise leggermente. "Vado a dormire." disse, allontanandosi. Chanyeol era confuso, non gli era stato spiegato niente e non sapeva cosa pensare, appena Sehun si allontanò abbastanza e loro due rimasero da soli, Baekhyun parlò.

"Quando lo abbiamo trovato credevo stesse avendo un attacco di panico o qualcosa di simile, era immobile - però non credo sia stato quello. Ha parlato di Luhan, ha detto che gli manca." scosse la testa ridacchiando. "Sono uno stupido."

"Sai che non è -."

"Lo so, non è per quello. Gli ho detto che lui e Luhan non sarebbero mai stati felici insieme, una cosa del genere, e credo che abbia realizzato che non lo rivedrà mai più." si sedette sul divano accanto a lui e prese un sorso dalla bottiglia d'acqua. "Il fatto è, voglio dirgli di quello che ho fatto, di come è morto Luhan, merita di saperlo."

"Quando?" chiese. "Baekhyun, secondo me è meglio di no."

"Non ho detto che lo farò oggi o domani, dovrà passare un po' di tempo. Oppure nel caso lui - ecco, dovrà saperlo." poi cambiò discorso. "Come è andata con lei?"

"Sono riuscito a preparare il latte ma darglielo è stato difficile, considerando che ho dovuto usare un cucchiaino per darglielo." sorrise. "Però è stato bello, poi si è subito calmata e l'ho lasciata dormire."

"Hai pensato a un nome?"

"No."

"Ti va se lo scelgo io? Vorrei darle il nome della mia ragazza." disse. "Anche a me manca, e credo che il suo le starebbe proprio bene."

"Come si chiamava?" domandò. In effetti Baekhyun aveva parlato tanto di lei ma mai di come si chiamasse, lui non glielo aveva chiesto perché gli sembrava scortese, e a dire la verità era curioso di sapere che nome gli avrebbero dato.

"Hyesun." disse. "Ti piace?"

Chanyeol annuì. "Credo sia bellissimo. Poi lo diremo agli altri, ora ho solo voglia di riposare."

Baekhyun sorrise e si voltò a guardarlo. "Non vuoi dormire sul divano, vero? L'ultima che lo abbiamo fatto non è stato per un motivo che ho voglia di ricordare, se ci penso mi viene da vomitare."

"Oh Baekhyun, allora non pensavo neanche che mi sarei ritrovato a dormire nei palazzi abbandonati, preferirei di gran lunga il divano di quella casa." disse. "Ma non ha importanza dove dormo, finché ci sei tu."

Il maggiore scoppiò a ridere e si coprì la faccia, era un misto tra divertito e imbarazzato. "Hai appena flirtato con me? Perché a me sembrava di si."

"Credo che dovremmo andare a mangiare qualcosa, ho fame." disse Chanyeol alzandosi e prendendogli la mano per far sollevare anche lui, che si alzò ma non lasciò andare la sua presa, perché gli piaceva stare vicino a Chanyeol.

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the last one - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora