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Da una parte avrebbero dovuto andarsene da quella casa per aiutare gli altri, d'altro canto stare lì gli garantiva di rimanere vivi. Avevano entrambi paura, non si erano mai trovati in una situazione del genere e in quel momento la paura di morire era molto più forte, non erano neanche mai arrivati ad essere così vicini alla fine - sembravano bloccati in un tunnel senza uscita dove l'unico modo per sfuggire al destino era mettersi a scavare a mani nude.

"Non ce la faccio più ad aspettare." Baekhyun mise la corda che era attaccata all'estremità del fucile intorno alle spalle e si alzò. "Lo hai detto tu che dovevamo andare a cercarli, perché ti sei bloccato ora?"

"Perché ho paura."

"Anche io." disse avvicinandosi a lui, porgendogli la mano per aiutarlo ad alzarsi. "Ma sappiamo entrambi che non possiamo andarcene, non senza di loro."

Chanyeol strinse la sua mano e si sollevò, non appena si affacciò alla finestra vide qualcuno sparare verso di loro così si allontanò subito spaventato, nascondendosi dietro il muro. "Ah, ho dimenticato di dirti che ci hanno visti." ridacchiò Baekhyun. "Siamo fottuti, non è fantastico?"

Il rosso sbuffò, avrebbe dovuto dirglielo prima. Eppure forse era meglio così, arrivati a quel punto dovevano andarsene di lì per forza, altrimenti sarebbero andati a prenderli i nemici e sarebbero morti di sicuro - dovevano essere loro ad attaccare, dovevano restare in vantaggio ed evitare di venire presi come ostaggi, o peggio ancora, di venire sparati e rimanere feriti a morte. Passarono di nuovo davanti ai corpi delle due donne che avevano ucciso e l'unico che provò sensi di colpa fu Chanyeol.

Strano, visto che era stato lui a dire all'altro che non doveva sentirsi in quel modo. Eppure in cuor suo sapeva di non essere fatto per quella vita, uccidere e vivere in certe condizioni non lo faceva sentire bene. Da quando aveva trovato Baekhyun le cose erano cambiate in maniera veloce, non si sarebbe mai aspettato di riuscire ad arrivare così lontano da solo senza venire ferito o addirittura ucciso, non si aspettava neanche di ritrovarsi con una persona speciale - lo reputava così - come Baekhyun al suo fianco, era convinto del fatto che sarebbe rimasto da solo fino alla fine dei suoi giorni, eppure tutte quelle cose erano successe e gli era tornata la speranza.

E poi erano solo all'inizio, non aveva senso arrendersi così in fretta.

"Hanno delle auto." disse Baekhyun. "Andiamo lì, passiamo dalla torretta."

Chanyeol annuì, corsero nascondendosi di tanto in tanto per evitare di essere visti, perché di lottare non se ne parlava, erano solo in due e gli altri avevano una specie di esercito. Non sapevano cosa cercavano o cosa pensavano di ottenere con tutta quella violenza, avrebbero risposto col fuoco solo se ce ne sarebbe stato bisogno.

"C'è qualcuno." Baekhyun - che era avanti - parlò piano e si sporse, c'era un ragazzo ferito seduto sul retro di una casa, dovevano per forza passare di lì quindi nascondersi non serviva a niente. Avanzò e sollevò la pistola, il ragazzo stava per fare lo stesso ma la abbassò subito appena capì in cosa si era cacciato.

"So che non sono dei vostri e che vorreste uccidermi ma io non ho fatto del male a nessuno e non ho intenzione di farlo, sono Sehun." parlò velocemente e si alzò, porgendo la mano completamente sporca di sangue ai due. "Forse meglio non presentarci con una stretta di mano, sono ridotto così perché uno dei vostri mi ha accoltellato, sono scappato e mi sono nascosto qui." si sedette di nuovo, continuando a tenere premuta la ferita.

"Perché dovremmo crederti?" chiese Chanyeol.

"Ci tengono prigionieri - una specie - e ci obbligano a combattere, sai perché lo facciamo? Perché è l'unico modo per avere del cibo senza rischiare di venire attaccati dai morti, e per avere un posto dove vivere, se il capo sapesse che vi ho risparmiati mi sparerebbe in testa." ridacchiò. "C'era un mio amico.. lui è scappato."

"Non mi interessano i particolari, perché siete venuti da noi?"

"Per il vostro cibo, le armi, per ottenere altri soldati, perché credono che sia l'unico modo per ritornare a come era un tempo." rispose. "Non fraintendermi, mi piace quando mi danno da mangiare, non mi piace uccidere ma se voglio mangiare devo farlo, dovrei farlo in ogni caso."

"No, non in ogni caso." aggiunse Baekhyun. "Crediamo che abbiano preso i nostri amici, da quando siete qui?"

"Vi osserviamo da molto tempo." sorrise. "Siamo venuti solo ieri pomeriggio con i camion e con le auto, se i vostri amici hanno accettato l'accordo e se sono stati fortunati sono ancora vivi e diventeranno dei nostri, altrimenti li avranno già uccisi."

Baekhyun afferrò il rosso per la maglia e lo allontanò, avvicinandosi a lui per sussurrargli qualcosa. "Dovremmo farci aiutare da lui."

"Stai scherzando?" rispose, dovevano mantenere la guardia. Eppure non c'era molto tempo, forde Baekhyun aveva ragione. Si voltò per rivolgersi a Sehun che stava giocherellando col suo coltello e parlò ad alta voce. "Vuoi unirti a noi?"

"I miei amici sono morti, probabilmente anche l'ultimo che mi era rimasto non ce l'ha fatta - non mi è rimasto nessuno e lì dentro è un inferno, ho sperato di trovare qualcuno che mi aiutasse ma non sarebbe arrivato nessuno, se non mi avessero ferito sarei scappato da solo proprio ora. Posso aiutarvi a trovare i vostri amici, dovete solo fidarvi di me."

"A me sembra dica la verità." disse Baekhyun.

"Sono sincero."

"Una mossa falsa." cominciò Chanyeol. "Una sola, e anche se dovessi morire io stesso per farlo sappi che ti ucciderò senza pensarci due volte, Sehun."

"Okay, okay!" alzò le mani. "Quelli che avete al collo sono i nostri fucili, suppongo che abbiate ucciso qualcuno. Siete bravi con le armi?"

"Possiamo conoscerci dopo? Abbiamo due persone da salvare." disse Chanyeol, era preoccupato e in quel momento gli interessava solo trovarli.

"Descrivetemeli e seguitemi, state al gioco e assecondate ogni cosa che dico, non agite d'istinto perché i miei vi uccideranno. Dovete consegnarmi -."

"Non ti consegneremo niente."

"Chanyeol, terremo i coltelli." disse Baekhyun. "Dobbiamo muoverci."

Sehun mise al collo i due fucili e legò in maniera leggera i polsi dei due, sarebbero riusciti a liberarsi subito se ne avessero avuto necessità. Camminarono in silenzio, con Sehun che li guidava si sentivano come protetti, i nemici li guardavano e distoglievano subito lo sguardo visto che ormai erano già catturati e non c'era ulteriore bisogno di agire. Baekhyun descrisse i volti e gli abbigliamenti di Minseok e Jongdae al biondo che disse che avrebbe fatto tutto il possibile, Baekhyun si fidava davvero di lui.

Forse perché non poteva più aggrapparsi a nient'altro? Era davvero quella l'unica soluzione? Affidare la loro vita a un perfetto sconosciuto era stata una brutta idea?

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the last one - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora