Chapter twenty-nine

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli,  l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Mi svegliai tra le sue braccia. Sinceramente mi faceva molto strano. Sorridevo senza motivo mentre lo guardavo dormire, sembrava un orsacchiotto, era dolcissimo. 

Mi alzai e andai a farmi una doccia. Quando uscii dal bagno avevo solo l'accappatoio addosso e finii per sbattergli addosso.

"Mi stavo giusto chiedendo dove fossi finita. Pensavo che tu te ne fossi andata" disse abbracciandomi
"Non me ne sono andata. Oggi è il mio giorno libero, non devo andare a lavoro. Ma devo studiare e tu devi partire. Quindi vatti a fare una doccia. Ho sentito Liam e alle 14.30 avete il volo. Adesso sono le 9.30 quindi datti una mossa che ci aspettano a casa"
"Certo capitano" disse ridendo

Mentre Harry andò in bagno a farsi la doccia mi sedetti sul divano e accesi la tv. 

Sentii il mio cellulare che squillava e squillava, senza smettere nemmeno un secondo. Corsi verso il borsone e lo tirai fuori. Aveva appena smesso di squillare.
Marti mi aveva chiamata più volte, così la richiamai.

"Marti?"
"Dove cazzo sei?"
"La finezza l'hai lasciata a casa Direction?"
"No. Dimmi dove sei"
"Da Harry"
"Ah...e il lavoro?"
"È mercoledì, ricordi? Non lavoro di mercoledì!"
"Giusto!"
"Comunque Harry mi porta a casa prima di andare all'aeroporto"
"Aeroporto?"
"Si, partono per una settimana. Vanno a Parigi. Non lo sapevi?"
"No"
"Pensavo che i ragazzi te lo avessero detto"
"Senti mi mandi un messaggio con il numero di Niall?"
"Si lo faccio subito. Ma perché?"
"Te lascia perdere"
"Poi mi spieghi"
"Okei. Tu però rispondi con un si o con un no alla mia domanda"
"Ci sono"
"L'avete fatto?" disse euforica
"Si"
Attaccai.

Non avevo voglia di sentirla sclerare al telefono. Avrei dovuto sopportare tutte le sue domande più tardi.

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Appena attaccai Marti rimase come paralizzata. Non credeva a cosa le avevo appena detto. Si mise sul divano, le avevo appena mandato il messaggio con il numero di Niall. Le era appena arrivato e lo aveva salvato nella rubrica.

Si domandava se chiamarlo o non chiamarlo. Alla fine lo chiamò.

Inizialmente non rispondeva e lei faceva su e giù per il salotto. Era in agitazione.

"Pronto?"
"Ciao"
"Marti?"
"Già..."
"Meno male avevi detto che non ti sarebbe servito il suo numero"
"Ho cambiato idea. Non posso farlo?"
"Fai quello che vuoi, non devi rendere conto a me"
"Devo solo farti una domanda"
"Tutto quello che vuoi"
"A che ora parti?"
"Come sai che parto?"
"Non puoi rispondere alla mia domanda con un'altra domanda"
"Si invece"
"Tu rispondi alla mia e io rispondo alla tua"
"Alle 14.30 ho il volo"
"A me lo ha detto Bene"
"Quindi Harry gliel'ha detto?"
"Si, credo di si!"
"Dove sei?"
"A casa mia!"
"Affacciati un momento alla finestra"
"Cosa vuoi fare?"
"Affacciati" 
Attaccò.

Marti andò alla finestra. Il biondino dagli occhi color oceano era lì sotto con il suo cellulare in mano e che guardava la finestra.

"Come hai fatto?"
"Ero venuto a prenderti per portarti alla festa l'altra sera, ricordi?"
"Giusto"
"Mi fai salire o resto qui?"
"Sali, ti apro"

Tirò un sospiro profondo e andò ad aprire la porta. Niall salì su.

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Io subito dopo aver attaccato al telefono con Marti mi ero alzata ed ero andata in cucina a cercare qualcosa da mangiare. Non mangiavo dal giorno prima, avevo una cerca fame.

Mentre stavo ritornando in salotto sentii Harry che mi prese dal dietro. Era freddo.

"Ehi" dissi girandomi verso di lui

Era in boxer ed era appena uscito dalla doccia. Era uno spettacolo vivente.

Mi guardava e sorrideva.

"Vatti a vestire. Alle 14.30 hai l'aereo, adesso sono le 10.00 e devi riaccompagnarmi a casa"
"Va bene" dissi andando in camera sua a vestirsi

Dopo 5 minuti tornò giù. Aveva un paio di jeans neri e un maglione arancione, era così carino. Io mi ero già infilata le scarpe.

"Andiamo?"
"Si"

Mi infilai il cappotto e uscimmo di casa.

Salimmo in macchina, io non riuscivo ad iniziare una conversazione. E non sapevo nemmeno il perché.

"Sai, Parigi è bellissima"
"Lo so!"
"Ci sei stata?"
"Si, quando ero piccola, con i miei. Andammo a Disneyland e poi restammo qualche giorno a Parigi. Avevo 9 anni, fu l'unica vacanza che feci con i miei"
"Io mi innamorai di Parigi la prima volta che ci andai con i ragazzi. Era per la promozione del nostro primo album"
Sorrisi.
"Pensavo ad una cosa"
"Dimmela"
"Perché non vieni con me?"
"Dove?"
"A Parigi, con i ragazzi, una settima"
"No Harry"
"No non vuoi o no non puoi?"

Eravamo arrivati sotto casa mia. Aveva parcheggiato la macchina ed io stavo per scendere.

"Entrambe"
"Mah..."
"Comunque adesso vado"
"Così?"
"Fai buon viaggio" dissi scendendo dall'auto e prendendo il borsone di danza che era nella sua macchina dalla sera prima ormai

Non mi rispose. Guardava il volante della sua auto.
Restai un momento incerta su quello che dovevo fare.
Ma poi aprii nuovamente lo sportello dell'auto.

"E comunque adesso ho capito"
"Che cosa hai capito?"
"Che non lo credevo"
"Bi?"
"Che ti amo! E non che credo di amarti. Adesso ne sono sicura" 

Richiusi lo sportello sorridendogli e andai ad aprire il portone.
Non sentii la macchina partire, così rimasi un momento in più davanti al portone. 
Dopo nemmeno 5 secondi era dietro di me.

"Credevi di potermi lasciare andare via senza nemmeno prima darmi un bacio?"

Stavo per rispondere ma non me diede la possibilità. Mi strinse a se e mi baciò.

Insistette per salire su a casa mia, ma sapevo che non era una buona idea. Doveva andare a casa dei ragazzi a prendere le altre sue cose e poi dovevano andare all'aeroporto. Se fosse salito sarebbe pure stato capace di perdere il suo volo.

Salii velocemente le scale, la porta era accostata. 

'Quella scema ha lasciato la porta aperta, di nuovo!' pensai.

Entrai, mi tolsi scarpe, cappotto e cappellino e misi tutto nella cabina armadio. Poi andai in camera mia e buttai il borsone sul letto.

Non avevo fatto caso che in salotto c'erano Marti e Niall. Mi sembrava di aver visto qualcuno ma non ci avevo fatto caso ero sovrappensiero. Tornai indietro e rimasi a guardarli per un po'.

Poi tirai un colpo di tosse e mi misi a ridere.

Io "Scusate se ho interrotto" dissi ridendo

Si stavano baciando e siccome io i cazzi miei non me li faccio mai...

Niall "Non hai interrotto niente, non preoccuparti!"
Marti "Si infatti! Non hai interrotto assolutamente niente!"
Io "A me non sembrava però..."
Niall "Comunque ora devo andare"
Marti "Si infatti vai!" disse spingendolo verso la porta
Io "Poi uno dei due mi spiegherà l'assurdo motivo per il quale Niall era qui" dissi ridendo
Marti "Smettila di ridere e vai a mangiarti qualcosa" dissi spingendomi in cucina

Andai in cucina e sentii che Marti e Niall si dissero qualcosa, ma troppo a bassa voce. Non capii una parola di quello che dissero.

CONTINUA...

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Piaciuto il capitolo? 

Commentate dicendo cosa ne pensate, alla scrittrice farebbe molto piacere avere vostri pareri, vi ricordo che potete dire direttamente a lei cosa ne pensate dei vari capitoli, la trovate su Facebook alla pagina "One Love,OneDirection" o al suo profilo: BenedettaAntognoli.
Sennò anche su Twitter: @imjustbi

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