Chapter one hundred and eleven

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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La mattina dopo fui svegliata dal suono assordante della mia suoneria. Il mio maledetto cellulare continuava a squillare.

"Che cazzo succede?" brontolai alzandomi

Presi il cellulare e risposi.

"Chi è?" bofonchiai

"Dove cazzo sei? Per quale motivo non sei a casa? Stronza" disse con rabbia

"Marti calmati cazzo! Ma cosa succede?" biasciai ancora mezza addormentata e infastidita dai suoi decibel

"Che succede? Dimmelo tu che cosa succede?" continuò a sbraitare

"Non lo so. Mi hai appena svegliata" brontolai

"Appunto. Non sei a casa cazzo! È da ieri sera che ti chiamo" disse sempre più irritata

"Marti calmati adesso arrivo" dissi cercando di calmarla

"No, non voglio vederti!" rispose seccata

"Si invece" biasciai

Attaccò.

Corsi in bagno e mi vestii. In tutto quel casino non mi ero nemmeno accorta che Harry si era già alzato.

Presi la borsa e le chiavi della mia macchina e finendo di mettermi le scarpe scesi velocemente le scale.

"Dove vai?" disse prendendomi per un braccio

"Dio mi hai fatto paura!" dissi tirando un urlo

"Dove vai?" chiese nuovamente ridendo

"Da Marti deve essere successo un casino" sbuffai alzando gli occhi al cielo

"Ok, vuoi che ti accompagni?" sorrise

"No, vado da sola"

"Mi raccomando non ti ci incazzare troppo, stai calma" disse stringendomi il polso

"Speriamo" dissi sorridendo e liberandomi della sua presa

"Le chiavi" disse lanciandomele

"Grazie" dissi sorridendo

Mi tirò indietro verso di se e mi baciò.

"Adesso puoi andare" disse sorridendo

"Okei, ciao" dissi ridendo

Uscii e salii in macchina velocemente.

Pensavo che Marti fosse a casa di Niall, così andai li.

Ma appena arrivai non trovai nessuno.

In quel momento lo sconforto si impadronì di me stessa. Era a casa nostra, a quel punto lo avevo capito.

Risalii in macchina agitatissima e andai a casa nostra.

Salii velocemente le scale ed entrai.

"Marti..." dissi entrando

Era seduta sul divano e piangeva.

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