Chapter twenty-eight

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli,  l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Mi girai e lo guardai per qualche secondo. Il mio taxi era appena arrivato. Mi alzai e senza dire nessun'altra parola in più. Mi misi il borsone sulla spalla e salii su quel taxi.

"Dove la porto signorina?"

"A questo indirizzo" dissi dandogli un fogliettino

"Subito"

In silenzio fissavo fuori dal finestrino.

Che pessimo carattere che avevo, veramente schifoso.

"Senta" dissi ad un tratto

"Mi dica"

"Può tornare indietro?"

"Va bene signorina anche se saremmo praticamente a metà strada. Ne è sicura?"

"Si, può tornare indietro?"

"Certamente"

L'autista fece inversione e mi riportò a casa di Harry. Mi stava dando volta il cervello, per caso?

Non era un comportamento da me quello, non ero io quella che aveva chiesto all'autista quella cosa. Ma ormai ero lì, non potevo chiedergli di nuovo di riportarmi a casa mia, mi avrebbe preso per matta e avrebbe pure avuto tutte le sue ragioni.

"Tenga pure il resto" dissi dandogli i soldi

Presi il borsone e andai alla porta. Suonai il campanello.

"Che cosa ci fai ancora qui? Credevo te ne fossi andata via"

"Anche io lo credevo. Ma ho imparato a prendermi quello che volevo e di cui avevo bisogno, in qualsiasi modo. E mi sono chiesta se quello che volevo veramente era andarmene a casa e lasciarti partire per Parigi per poi molto probabilmente non averti più rivisto. Fino ad ora con i ragazzi è sempre andata così, nessuno di quelli con cui sono stata era davvero importante per me. Ma adesso, non lo so, forse starò sbagliando, mi sto troppo lasciando andare, però sono voluta tornare. Credo che tu sia il mio sbaglio più grande Harry, ma credimi che lo rifarei altre migliaia di volte"

L'avevo spiazzato, pensai. Era immobile davanti a me, con una mano appoggiata sul bordo della porta e l'altra in tasca. Mi guardava con quei suoi occhi verdi e non diceva niente.

"Se vuoi che me ne vada, se non vuoi che resti qui dimmelo. Non ho problemi. Sono sempre stata io a dire ai miei 'ragazzi' di andarsene se per una volta uno lo dicesse a me forse capire che cosa significa"

Mi prese tra le sue braccia in un solo secondo. Il mio borsone cadde per terra e la porta si chiuse alle nostre spalle.

Lo baciai più volte, ero incontenibile. Lo desideravo davvero così tanto.

Delicatamente mi sfilò la felpa e io gli sbottonai la camicia. Ci vollero pochi minuti per ritrovarci praticamente nudi su quel divano immenso che arredava praticamente il suo salotto.

Questa volta nessuno ci aveva interrotto. 

Di cazzate ne avevo fatte tante, tantissime, ma questa si prospettava la più grande. Non mi ero mai lasciata così tanto andare con un ragazzo. La storia che durò di più fu di circa 3 settimane e con un ragazzo che vedevo si e no 3 volte alla settimana. Non ero fatta per quel genere di cose. Eppure sapendo che cosa avrebbe comportato avere una relazione con Harry io avevo continuato, non avevo voltato pagina. Stavo crescendo? Stavo pian piano mettendo la testa posto? Chi lo sa. Si sa solo che quella notte fu la più bella della mia vita fino a quel momento. Non era la mia prima volta, però le altre volte non era stata una cosa così sentita, così desiderata e voluta. Credevo di non aver mai amato nessuno veramente prima di Harry. Lo studio, il lavoro, la danza, comprarmi una casa, erano sempre venuti prima di tutto. Prima dei ragazzi e forse alcune volte anche delle amicizie. Ero una ragazza strana e lo sono tutt'ora ma quando credo veramente in una cosa sono irrefrenabile. E forse era il caso di dire che questa volta credevo che tra noi potesse funzionare, il mio istinto mi diceva questo. Ed io questa volta ci speravo.

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Intanto io di Marti non avevo nessuna notizia. L'avevo lasciata verso l'ora di pranzo a casa dei ragazzi e da quell'ora non avevo più saputo nulla di lei.

Lei in realtà non era andata a casa, come io pensavo, era rimasta a casa dei ragazzi.

Marti "Sentite sono le 20.00 è il caso che io vada a casa. Bene finiva le prove alle 18.30 sarà sicuramente a casa"

Liam "Io non ne sarei così sicuro. Però se vuoi andare, chiamiamo l'autista e ti facciamo accompagnare"

Niall "Vai già via?" disse affacciandosi dalla cucina

Marti "Qualcosa in contrario?"

Niall "No no era per sapere"

Zayn "Secondo me non ti lascia andare via se prima non gli dai un altro bacio" disse buttandosi sul divano ridendo

Niall "Zayn cazzo! Tappati quella inutile bocca. Se non fosse che ti serve per cantare ne potevi benissimo fare a meno, non fai altro che dire cazzate" disse lanciandogli un cuscino

Zayn "Peccato che questa volta non abbia detto delle cazzate. Altrimenti non ti saresti alterato così tanto e non saresti diventato così rosso" disse ancora ridendo

Marti rideva, un po' per la situazione e un po' per l'imbarazzo. Era in pratica l'argomento della discussione.

Liam "Bene, adesso basta. Facciamo che tu Niall accompagni Marti dall'autista, mentre tu Zayn te ne vai a mangiare qualcosa. Non posso sopportarvi ancora per molto" 

Marti "Bel lavoro daddy" disse sorridendo

Liam "Grazie" disse ridendo

Niall uscì dalla cucina si infilò la giacca e accompagnò Marti fuori.

"Senti se vuoi ti accompagno io a casa"

"Non serve, ci vorranno giusto 10-15 minuti. Non preoccuparti"

"E comunque quello che ha detto Zayn...non farci caso...sono tutte cazzate che si inventa" disse arrossendo giusto un po' e abbassando lo sguardo

"Si si. Certo, farò come se non avesse detto niente. Non ti preoccupare" 

"Allora ci vediamo"

"Si"

"Senti mi dai il tuo numero? Magari ti chiamo"

"Fattelo dare da Liam o da Zayn ce lo hanno loro" disse salendo in macchina

"Allora se tu volessi il mio fattelo dare da Bene"

"Certo, non ti preoccupare. Ma non so se ne avrò bisogno" disse chiudendo lo sportello

"Aspetta un secondo" disse riaprendo lo sportello

"Che cosa?"

La baciò e poi richiuse lo sportello dell'auto.

"Zayn aveva detto che non ti avrei lasciata andare via se tu prima non mi avesse dato un bacio. Non che non ti avrei lasciata andare via se prima non ti avessi baciata"

Detto questo rientrò in casa e Marti con un sorriso a 32 denti stampato sulla faccia fece cenno all'autista di partire e pure lei tornò a casa.

CONTINUA...

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Piaciuto il capitolo? 

Commentate dicendo cosa ne pensate, alla scrittrice farebbe molto piacere avere vostri pareri, vi ricordo che potete dire direttamente a lei cosa ne pensate dei vari capitoli, la trovate su Facebook alla pagina "One Love, OneDirection" o al suo profilo: BenedettaAntognoli.

Sennò anche su Twitter: @imjustbi

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