Chapter one hundred and thirty-three

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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"Mi dispiace per questa situazione Bene, non sai quanto..." disse con rammarico

Cercai di sorridere.

"Adesso cosa vuoi fare?" sospirò abbassando la testa

"Me ne vado a casa..." dissi abbozzando un mezzo sorriso e tirando su con il naso

"Senza nemmeno parlargli?" chiese esitante

"Sai..." dissi abbassando la testa verso il basso

"..." sospirò

"Io e lui eravamo una sfida. Io questa sfida l'avevo già persa in partenza, lui aveva già vinto. Io non avrei mai avuto il coraggio di lasciarlo andare. Se ci fossimo dovuti allontanare per un qualche motivo sarebbe stata una sua decisione..." continuai

"Bene..." disse prendendo la mia mano

"Se lui ha deciso così, c'è un motivo, no?" sospirai con tanta tristezza nella voce

"Sai, non sai quanto ti sto ammirando in questo momento. Mi sarei aspettato una reazione da isterica, ragazza gelosa, come sarebbe stato normale che fosse. E invece sei, calma, con un cuore ridotto in mille maledetti pezzettini in mano e ancora sai di amarlo più di qualunque altra cosa" sorrise

Sorrisi.

"So che è la cosa più difficile del mondo, ma..." sospirò alzando gli occhi al cielo

"Uhm?"

"Devi asciugarti queste lacrime, alzarti da questo letto e andare di qua e dirglielo" continuò

"..."

"È pur sempre il padre di tuo, vostro figlio..." disse sorridendo

"Hai ragione Louis...ma vederlo mi fa stare male" dissi con un filo di voce

"Lo so!" disse abbracciandomi

"Ma ero venuta qua per fare questo, quindi non posso andare via senza averlo fatto, no?" disse alzandomi

"Credo di si..." disse abbozzando un sorriso

"Qual è la sua camera?" domandai con convinzione

"Quella esattamente accanto a questa" sorrise

"Okei" sospirai

"In bocca a lupo" disse abbracciandomi

Sorrisi ed uscii dalla porta.

Stavo male. La voglia di aprire la finestra di una qualunque stanza e buttarmi giù era tantissima. L'unico motivo che mi teneva ferma e mi impediva di farlo era lei. La piccola creatura che c'era in me e che amavo con tutta me stessa.

Da Harry una cosa del genere, sinceramente non me la sarei mai aspettata. Ma questo dimostra che non si conosce mai una persona fino in fondo.

Sarebbe stato tutto quanto più facile però, se non fosse stato per il fatto che io lo amavo lo stesso, nonostante tutto.

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