Chapter one hundred and forty-nine

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Cercarono subito la mia dottoressa, che per mia fortuna era lì in ospedale.

"Senti Bene è iniziato il travaglio" disse cercando di infondermi calma

Io ero sdraiata su un freddo letto dell'ospedale, stavo da fare schifo.

Dopo non molto arrivò quel momento, Alison doveva nascere.

Marti aveva già chiamato i ragazzi, erano tutti quanti già arrivati lì in ospedale.

Ero agitatissima, ma il dolore mi annebbiava i sensi.

Sentii l'infermiera che chiese chi fosse stato il mio fidanzato. Non sentii nessuna risposta, se non Marti che diceva 'con lei vengo io'.

Il parto.

Qualcosa che mai mi dimenticherò. Qualcosa di assurdo. Un'esplosione infinita di emozioni.

Quando mi detterò in braccio mia figlia, scesero sul mio volto delle lacrime.

Ma non fui del tutto felice.

Un pensiero in quel momento tornò a Harry. Come avrei vissuto quel momento se con me ci fosse stato lui? Sarebbe stata una gioia totalmente diversa. Era nostra figlia, ma io non lo avevo lì accanto a me in quel momento. Nel momento in cui lo avrei voluto più che mai.

Dopo un po' mi riportarono in camera, insieme a Marti, i ragazzi erano ancora tutti quanti fuori e con loro c'era anche Danielle.

"Eccola qua!" disse un'infermiera dandomi in braccio la mia piccolina

Sorrisi nel prenderla in braccio.

Com'era piccola e dolce. Era tutta quanta mia. Ero davvero cresciuta. Più in fretta di quanto non avessi mai potuto immaginare.

L'infermiera uscì lasciandomi un momento sola con Marti.

"Marti..." dissi guardandola

Anche lei aveva gli occhi lucidi. Eravamo cresciute insieme, ora eravamo cresciute ed eravamo ancora insieme.

"È una piccola bambolina, proprio come la sua mamma" disse abbracciandomi

"No, è perfetta come quello stronzo di suo padre" dissi sorridendo

"Dai, cerca di trattarlo bene almeno adesso" mi implorò

"Certo che dovrò trattarlo bene" dissi sempre sorridendo

Infermiera "Scusate se interrompo!" disse entrando dentro la stanza

Marti "Certo dica pure" disse girandosi verso di lei

Infermiera "Avrei un momento bisogno che lei esca" disse guardando Marti

Marti "Oh ma certo. Ciao Bi e ciao amore della zia" disse dandomi un bacio sulla guancia

Marti uscì ed io rimasi con l'infermiera e mia figlia in braccio.

"Sua sorella?" chiese riferendosi a Marti

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