Chapter one hundred and eighty-seven

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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La mattina seguente andai in ospedale a fare quel cavolo di test, da sola.

Di questa cosa era al corrente solamente Harry, non avevo trovato né il tempo né le parole per dirlo a Marti e mi sentivo anche un po' in colpa per quella cosa.

L'infermiera mi disse gentilmente che avrei avuto i risultati la mattina dopo così senza indugiare ancora uscii dall'ospedale e me ne tornai a casa.

Arrivai a casa, parcheggiai la macchina e andai diretta ad aprire la porta.

"I risultati li avrò domani mattina" dissi entrando

Non badando a chi ci fosse seduto sul divano misi la borsa, gli occhiali da sole, le chiavi e il cellulare sul tavolo bianco e mi tolsi le scarpe.

"I risultati di che cosa?"

Quelle parole rimbombarono nella mia mente come un martello pneumatico.

Marti. Era a casa mia.

"Di niente" risposi prontamente scuotendo la testa

"Falla finita! Harry non sa mentire, non quanto te almeno" sbuffò

"Che cosa ti ha detto Harry?" chiesi prendendo in mano il cellulare

"Che ieri è successo un mezzo casino" bofonchiò

"Lo uccido con le mie stesse mani" dissi con tono liberatorio

Dissi quelle parole più a me stessa che a lei.

"Adesso mi spieghi" disse con fermezza

"Tu non aggiungi altro. Io ti dico le cose come stanno, non ti do altre spiegazioni, non aggiungo niente di più a quello che ti dico, tu non mi interrompi e non commenti quello che ti dirò, intesi?" premisi

"Intesi" bofonchiò mettendosi seduta

"I risaltati del test del DNA. Un uomo e sua moglie stanno cercando la loro figlia che diedero in affidamento appena nata e i migliori investigatori di New York gli hanno detto che abitava in questa casa" spiegai senza dare troppi dettagli

Marti scoppiò a ridere.

"Che razza di scherzo è mai questo?" domandò continuando a ridere

"La verità, semplicemente la verità" risposi spaesata dalla sua reazione

"Cioè, tu mi vorresti dire che forse quelli che tu hai sempre odiato per non aver mai avuto il ruolo di genitori nella tua vita non sono mai stati i tuoi genitori?" chiese cercando di tornare ad avere un tono serio

"Forse" dissi abbassando la testa

Sprofondai sul divano con la testa tra le mani.

Mettiamo per un secondo che il test avesse dato esito positivo. I miei genitori, quelli che odiavo, quelli con i quali avevo perso ogni rapporto non erano più in nessun caso miei genitori. Avrei avuto una nuova famiglia. Ma la domanda adesso era: avrei accettato questa famiglia? Se loro fossero stati i miei veri genitori come avrei mai potuto accettarli? Mi avevano dato in affidamento ad un'altra famiglia solo per continuare a fare quello che facevano prima. Come se io avessi dato Alison in affidamento per continuare a studiare, a ballare, a uscire la sera o come se avessi abortito. Uno schifo.

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