Chapter one hundred and thirty-two

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Il volo.

Lungo. Straziante. Snervante. Insostenibile.

Quelle 20 ore sembrarono durare un'eternità.

Forse anche per colpa di tutte le paranoie che mi stavo facendo. Ancora non sapevo come avrei dovuto dirlo a Harry.

Avevo dormito veramente pochissimo, non riuscivo a dormire bene dall'ansia che avevo.

E in quei pochi momenti in cui non pensavo a Harry e a quello che avrei dovuto dirgli pensavo a lei.

Fino a prima di sapere che sarebbe stata femmina ero certa che l'avrei chiamata Alison. Ma in quel momento non lo sapevo più.

Alison Styles. Oppure Kate. Anche Kate mi piaceva, Kate Styles. Non suonavamo male.

Mentre pensavo la voce della hostess avvisò i passeggere di allacciare le cinture di sicurezza perché stavamo atterrando.

Finalmente arrivati. Pensai.

Avevo avvertito solo Paul del mio arrivo, così da farmi dire in quale albergo stessero alloggiando i ragazzi.

Atterrammo.

Quando scesi dall'aereo ed entrai in aeroporto mi accorsi di alcuni giornalisti che mi stavano venendo in contro. Nemmeno fossi io quella famosa!

"Benedetta, come mai qua?" mi chiese uno di loro

"Come mai in Nuova Zelanda?" chiese un'altra

"I One Direction non dovevano lasciare le loro fidanzata a casa questa volta?" fece un altro ancora

Non risposi a nessuna di quelle domande. Ignorai tutti quanti e andai al bar.

Mi presi qualcosa da mangiare, morivo di fame, poi uscii dall'aeroporto e salii su un taxi.

"Dove la porto signorina?" chiese gentilmente l'uomo alla guida

"Guardi a questo indirizzo per piacere" dissi mostrandogli un foglietto di carta dove mi ero appuntata l'indirizzo del loro hotel

"Certamente" sorrise

Mi misi le cuffie ed inizia a guardare fuori dal finestrino. Non ero mai stata in Nuova Zelanda prima di quel momento.

"Signorina?" disse il tassista dopo un po'

"Si"dissi distogliendo l'attenzione da fuori del finestrino

"Saremmo arrivati" disse abbozzando un sorriso

"Certo, mi scusi" dissi staccando le cuffie

Pagai e scesi.

Ero esattamente davanti all'ingresso di quel formidabile albergo. Era veramente bellissimo.

C'erano circa una quindicina di ragazzine lì fuori. Ovviamente fan dei ragazzi.

Mi riconobbero e mi fermarono. Con loro rimasi qualche istante a parlare. Non erano giornalisti, le capivo e non mi avevano mai dato fastidio.

Dopo poco entrai e andai alla reception.

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