Chapter forty-one

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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"Harry"

"Dimmi Bi" disse uscendo dalla cucina e venendo a sedersi accanto a me

"I miei non sanno che sto con te"

"Uhm?"

"Allora. Io e i miei abbiamo un rapporto un po' strano. A volte ci sono e si fanno vivi e molte volte non ci sono. Tra l'altro c'ho pure una sorella, più piccola di me, che però non è mai a casa, è sempre da alcune sue amiche o molto spesso da mia zia. Ai miei piace viaggiare e soprattutto mio padre è uno spirito libero, un po' come me. Quindi loro di conseguenza non hanno mai conosciuto nessuno dei mie ragazzi. E da quando sono qui a Londra di me non sa quasi più niente. Però credo che forse dovrei dirglielo"

"Lo credo anche io. L'unica cosa Bi è che non deve andarlo a dire in giro. Dovrò confermare tutto quanto io mentre siamo a New York"

"Però dovrai aiutarmi"

"In che senso? Come vuoi che ti aiuti?"

"Non lo so" dissi ridendo

"Scema che sei" disse iniziando a farmi il solletico

"No! Il solletico no, ti prego"

Mi stavo letteralmente dimenando e scalciavo, per poco non lo prendevo.

"Okei adesso smetto" disse ridendo

"Per fortuna"

****

Intanto quella scema della mia migliore amica era andata a casa del biondino.

Aveva suonato al campanello e Niall era andato ad aprire.

"Sapevo che saresti venuta, volevi vedermi"

"Non volevo vederti. Era solo che non avevo voglia di stare sola a casa. Mi fai entrare o resto sulla porta"

"No no, entra" disse spostandosi dalla porta

"Grazie"

Marti entrò in quella casa dove sembrava ci fosse esplosa una bomba dentro. Si tolse il cappotto e faticò a trovare un posto dove non ci fosse già altra roba.

I vestiti di Niall erano ovunque e dovete credermi quando vi dico ovunque. C'erano le scarpe sul divano, magliette in terra, le infinite valige aperte sul tavolo e per terra e poi c'erano pacchetti di patatine mezzi piani sparsi da tutte le parti, pop corn, scatole di biscotti. Era tutto un immenso casino.

"Senti Horan lasci stare tutto questo per un po'?"

"No! Tra pochi giorni parto"

Marti si avvicinò a lui e lo baciò.

"Okei forse, diciamo che potrei riprendere a sistemare più tardi"

"Uhm...direi di si" disse continuando a baciarlo

"Aspetta Niall"

"Che c'è? Sei tu che hai iniziato..."

"Non quello! La porta, non l'ho chiusa" disse ridendo

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