Love Actually♥

Chapter ninety-two

Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Era passato esattamente un giorno da quando i ragazzi erano tornati.

Marti era passata dalla fase 'Non lo voglio vedere, è solo uno stronzo' a 'Ci devo parlare. Devo fargli capire alcune cose'.

Infatti quella mattina si era alzata abbastanza presto. Non doveva andare a lavorare, a differenza mia, e con calma si preparò per uscire.

"Si può sapere dove stai andando? Non devi lavorare oggi" le feci notare

"Si, invece..."

"È inutile mentire, sai che non ci riesci" dissi ridendo

"Vado a parlare con Niall, okei?"

"Buona fortuna" dissi soffocando una risata

"Perché scusa?" disse scocciata

"Lascia stare..."

"Tanto non potrei odiarlo più di adesso, parla" tentò di nuovo

"Non ha ancora ammesso niente!" mi lasciai uscire dalla bocca

"Lo ammetterà, credimi"

"Si, certo" sospirai

"Adesso vado"

"Di già? Come minimo dormirà sempre"

"Si sveglierà!" disse uscendo

Era piuttosto incavolata. Aveva la rabbia dentro gli occhi, era qualcosa di improponibile pensare di parlare con lei.

Io finii di prepararmi velocemente poi me ne andai a lavoro. Mi ero totalmente dimenticata di chiamare Harry. Se lui lo fosse venuto a sapere sarebbe successo un bel casino. Mi dimenticavo spesso.

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Marti era arrivata a casa di Niall con un taxi. Lì fuori c'era pieno di giornalisti, ormai la notizia doveva essere venuta fuori. Peccato che nessuno dei media sapesse che Marti era la ragazza di Niall prima che lui si portasse a letto Demi.

Entrò velocemente, aveva ancora le chiavi di casa. Non era una cosa molto carina e da persona educata ma infondo non poteva aspettare che lui venisse ad aprirle. Sarebbe rimasta in pasto ai giornalisti, solo un folle ci sarebbe rimasto.

"Niall?" urlò entrando

Non ebbe alcuna risposta, però sentì dei rumori.

"Sono...ti voglio parlare" dissi sicura

"Cosa vuoi?" disse uscendo dalla cucina

"Innanzi tutto sapere la verità"

"Su che cosa?" disse facendo finta di nulla

"Senti evita per piacere di fare così, mi fai saltare i nervi. Sei insopportabile e ti comporti da bambino"

"Non sono un bambino" replicò

"Ho detto che ti comporti da tale, non che lo sei. Comunque dimmi solo quello che è successo con Demi"

"Già lo sai" disse a testa bassa