Chapter one hundred and eighty

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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"Eccoci!" esclamò Harry entrando in casa insieme a Niall

Io "Ciao amore" dissi continuando a fissare lo schermo del mio portatile

Marti "Ehi ragazzi!" esclamò alzandosi e andando da Niall

Io "Oh ci sei anche tu Niall" notai poco dopo

Niall "Si, ciao Bi" disse soffocando una risatina

Harry "Nemmeno un bacio?" chiese venendo vicino a me

Io "Scusami stavo ricontrollando questa roba" sbuffai indicando delle mail

Mi alzai e gli diedi un bacio.

"Noi dovremmo decidere alcune cose..." sospirò poggiando alcune buste sul tavolo

"Anche io devo dirti delle cose, andiamo su?" chiesi vedendo il casino che c'era in quella stanza

"Si, forse è meglio" constatò

Salimmo le scale in fretta.

Stranamente non ero ansiosa come al solito dopo aver sentito quelle sue parole. La sua voce era calma e tranquilla e anche la sua espressione del volto era serena. Non c'era niente di cui preoccuparmi, pensai.

Entrai in camera e mi buttai sul letto.

"Dimmi tutto" dissi prendendo tra le mani un cuscino

"La mia è una cosa un po' complicata, ma niente di che, se credi di far prima tu dimmi" premise

"La mai cosa è semplice. Mi è arrivata una mail da Tiffany dove dicono che le nostre fedi sono pronte e che possiamo andarle a prendere da domani" spiegai velocemente

"Ah perfetto! Allora bisognerà decidere quando andare" sorrise entusiasta

"Si, infatti, anche perché vogliono sapere quando andremo a prenderle" aggiunsi

"Appena ho qualche giorno libero andiamo" sorrise

"Che più o meno tra quanto sarà?" domandai facendo una smorfia

"Domani mattina ripartiamo e tra una settimana dovrei avere altri quattro giorni liberi" sospirò

"Perfetto, allora in quei giorni" dissi abbozzando un sorriso

"Poi comunque ti farò risapere con precisione i giorni" disse sorridendo

"Okei. Tu invece, cosa dovevi dirmi?" domandai cercando di capire il suo sguardo

"Non devi uccidermi però..." premise

"Cosa hai combinato?" chiesi in preda all'ansia

"Ci sposeremo nell'abbazia di Westminster" disse facendo una faccia strana

"Che cosa? Sai che non volevo!" sbottai alzandomi in piedi

"Ma io voglio che il nostro matrimonio sia perfetto" tentò di scusarsi

"A Westminster si sposano le principesse non una semplice ragazzina italiana che si è trasferita a Londra a 16 anni e che è diventata madre a 18" esclamai

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