Chapter one hundred and fourteen

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Marti si sedette sul divano sempre con quel pacco in mano.

Curiosa lo aprì e all'interno trovo un vestito azzurro.

Non seppe bene il perché ma in quel momento le venne in mente Niall, forse per il colore del vestito.

Lo tirò fuori e lo guardò, era assolutamente perfetto.

Poi si affacciò di nuovo dentro a quel pacco. Sul fondo c'erano un paio di scarpe di vernice e una lettera.

Prese le scarpe e se le provò. Erano bellissime e comodissime. Le stavano alla perfezione.

Ancora però non capiva da chi provenisse tutta quella roba.

Si decise a prendere quella lettera in mano. Si sedette comodamente sul divano e la aprì.

'Ciao Martol.

Per piacere leggi fino alla fine. Non mi importa se mi maledirai, se non capirai perché ho fatto tutto questo o perché ho scritto questa lettera. Leggi.

Tanto so che hai capito chi sono. Non fosse solo per il colore del vestito e il nome che ho usato là in cima.

Vuoi sapere il perché di tutto questo?

Sinceramente io ho provato a farti capire più e più volte quanto tu sia realmente importante per me. Per favore evita di piangere adesso così da bagnare questo foglio e non leggere più niente. È importante che tu legga ancora.

So di aver fatto parecchie cazzate. Mi pento di tutte quante, credimi. Vorrei tanto poter tornare indietro a quando ancora le cose tra noi andavano bene ed evitare di commettere gli stessi errori. Ma purtroppo non posso, quindi mi rimane solo la possibilità di tentare di rimediare.

Ci sto provando da un po'. Ma ovviamente non potevo certo aspettarmi di tornare a Londra e trovarti all'aeroporto ad aspettarmi a braccia aperte. Quale cretino lo penserebbe? Io non arrivo fino a quel punto.

Credimi che ci speravo, ma sapevo che non ci saresti stata.

Trovarti a casa mia è stato praticamente uno shock, e ti chiedo di nuovo scusa per come ti ho trattato. Ma l'idea che tu non sia più mia mi rende furioso. Sono consapevole che è stata tutta quanta solo colpa mia.

Ma penso che a te interessi ben poco, giusto?

Vorrai sicuramente sapere il perché di quel vestito e di quelle scarpe.

Non so più cosa fare con te. Non ho molte idee tipo quelle che Harry avrebbe con Bene, una di quelle cose romantiche. Quindi l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata invitarti a cena. Solo io e te.

Non ti chiedo di accettare per forza. Non sei obbligata. Ma sappi che mi renderesti il ragazzo più felice di questo mondo venendo.

Passo a prenderti tra un'ora. Spero di trovarti pronta...

Detto questo la finisco qua. Mi sembra di aver scritto fin troppo, non ci sono abituato, non l'ho mai fatto prima.

Concludo però con il dirti che ti amo, che ti ho sempre amata e che ti amerò per sempre. E non mi importa quanto dovrò aspettarti. Aspetterò. Prima o poi riuscirai a perdonarmi, spero.

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