Chapter one hundred and two

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Scesi giù con il mio cellulare sempre in mano. Stavo mandando un messaggio a Harry.

Quando aprii il portone mi guardai un momento intorno. La macchina di Emma non c'era. Ma non c'era nemmeno Marti fuori. Tirai fuori le chiavi dalla borsa per rientrare in casa e la chiamai.

Non mi rispondeva.

Dopo poco alzai di nuovo lo sguardo.

Oh gesù cristo.

"Non può essere vero!" esclamai sorridendo

Mi portai le mani alla testa e chiusi gli occhi per un secondo. Poi li riaprii.

Lui era lì, davanti a me. E c'era davvero, non era né un sogno né un'allucinazione.

"È tutto vero" disse avvicinandosi a me

Gli corsi incontro e gli andai in braccio per poi dopo baciarlo. Non lo vedevo da più di due settimane.

"Mi sei mancato, tantissimo. E questo è il più bel regalo che mi potessi mai fare! Ma come hai fatto a venire qui? Il tour e..."

"Basta parlare" disse sorridendo

Mi strinse ancora di più a se e mi baciò di nuovo. Poi mi mise di nuovo giù.

"Adesso vieni con me" disse prendendomi per mano

"Dove andiamo?"

"In un posto speciale" disse sorridendo

"Ma Marti e Emma?"

"Loro sanno tutto quanto, sono loro che mi hanno aiutato" sorrise

"Oh" esclamai sorpresa

I suoi occhi verdi brillavano, erano bellissimi. Lui era bellissimo. Mi sembrava di non vederlo da mesi, quando invece erano solo passate due settimane.

Salimmo in macchina e lui mi raccontò di come procedeva il loro tour di tutto quanto.

"Eccoci arrivati" disse dopo un po' di tempo alla guida

"Ma dove siamo?"

"Scendi" disse ridendo

Venne a prendermi aprendo lo sportello e mi prese per mano.

Eravamo in un parco. Un bellissimo parco e c'era tutto illuminato con delle lanterne.

"Non credo di avere l'abbigliamento adatto..." dissi ridendo

"Togli le scarpe e metti queste" disse passandomi le mie converse

"E queste dove le hai prese! Sono le mie, quelle vecchie! Credevo che Marti le avesse buttate via"

"Erano a casa mia" disse sorridendo

"Oh" dissi abbracciandolo

"Come mai questi abbracci spontanei?" chiese sorpreso

"Mi sei mancato tantissimo" dissi sempre abbracciandolo

"Anche tu" disse dandomi un bacio sulla fronte

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