Chapter one hundred and eighty-six

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Salve a tutte! Prima che iniziate a leggere tengo a precisare che questa FF non è la mia, però ho avuto il permesso dalla scrittrice di postarla. È stata scritta da Benedetta Antognoli, l'amministratrice della pagina facebook "One Love, One Direction" ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=477646562281408&set=a.477646538948077.103551.319318428114223&type=3&theater ) La potrete trovare anche su twitter: @imjustbi

Detto questo buona lettura!

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Continuavo imperterrita a camminare su e giù per il salotto in attesa di Harry.

Non sapevo che cosa pensare. Più passavano i secondi e i minuti e più pensavo e ripensavo alle parole di quell'uomo.

Sua moglie era ballerina, forse era per questo che avevo questa dote innata per la danza.

No Bi! Non sono cose che bastano per provare una cosa del genere.

Dio mio. Quel test del DNA che avrei fatto la mattina dopo avrebbe potuto cambiarmi la vita e non ero psicologicamente pronta ad una cosa del genere in quel momento.

Sentii la porta aprirsi e mi precipitai di botto verso Harry.

"Amore della mamma!" dissi prendendo Alison in braccio

"Parla! Voglio sapere che cosa è successo" disse con fermezza

Mi prese per un braccio e mi fece sedere sul divano. Lui si mise a sedere sul bordo del tavolino da fumo basso che c'era davanti al divano con gli occhi fissi su di me.

Tirai un lungo sospiro e poi mi convinsi a parlare.

"Mentre tu eri fuori con Alison è venuto un uomo da me. Aspetta!" eslcamai

"Cosa?" chiese un po' scocciato

"Io racconto, tu non mi interrompi okei?" premisi

"Okei" sbuffò sorridendo

"È venuto quest'uomo che ha detto che cercava una certa Charlotte Alison Smith io gli ho risposto che non c'era nessuna Charlotte qua, però alla fine siamo finiti con il parlare del perché la stesse cercando e di come fosse arrivato a questa casa. Lui mi ha raccontato che lui e sua moglie ebbero una figlia ma che diedero in affidamento perché la moglie era prima ballerina e girava il mondo e non voleva smettere di farlo. Solo che adesso si sono messi in testa di ricercarla almeno per vedere com'è diventata" spiegai

"Tutto questo cosa c'entra con te, con noi, Bi?" chiese preoccupato

"Hanno chiamato i migliori investigatori di New York, gli hanno detto che la loro figlia abitava qua" sospirai abbassando un po' la testa

"Ma...questo non è possibile" disse scuotendo la testa

"Domani mattina faccio il test del DNA" aggiunsi

"Non vorrai davvero dirmi che credi a questa storia! Come minimo sono giornalisti che lo fanno solo per entrare in casa nostra" disse alzandosi in piedi

"No Harry! Era...sincero..." dissi prendendolo per un polso

"Okei. Mettiamo che questa cosa sia vera, cosa farai?" chiese con aria vaga

"Non lo so..." dissi scuotendo la testa

"Visto! Sono solo casini" sbuffò alzando le mani al cielo

"Credi che non me ne sia resa conto da sola che questo non ci voleva? Non adesso, non ora che le cose sembravano essere tutte maledettamente perfette. Non ora che manca meno di un mese al matrimonio. Ma non è colpa mia se questo Tom o come si chiama è venuto qua. Avevo solo bisogno di parlarne con qualcuno. E dovresti sapere che l'unico mio qualcuno sei tu Harry" sbottai

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