1. I'm half a heart without you.

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Tutti cerchiamo la metà che ci renderà felici. Quella persona che riucirà ad entrarci nel cuore, rumbandocelo. Quella persona con cui passeremo il resto della nostra vita. Ma se dovessimo solo aspettare che arrivi da sola?
Mi guardo allo specchio.
Mi vedo finalmente una ragazza bella e fiera del suo aspetto, mi sento più sicura di me. Sono stata presa in giro in passato. Per l'apparecchio ai denti, che addesso non ho più, per i kg in più che avevo... Con il tempo sono dimagrita e sono diventata più alta.
Mio fratello Zayn mi ha sempre difeso.
Zayn è l'unico che mi capisce. I miei genitori si sono separati, mio papà non si sa più dove sia da 10 anni, ormai. Non sappiamo se sia vivo o morto, non ci chiama mai, non ci scrive mai. Picchiava e trattava male me e la mia famiglia Forse si è dimenticato di me e di Zayn,e forse anche di mamma.
Mia mamma non è sempre a casa. Viaggia per lavoro, e sono pochi i periodi in cui siamo a casa tutti e tre insieme.
Oggi ricomincia la scuola. Scendo le scale, ed io e Zayn usciamo in cortile, dove saliamo in auto.
Con la macchina di mio fratello ci dirigiamo verso la scuola, con la solita musica che a Zayn piace sentire in sottofondo.
Mentre mio fratello parcheggia l'auto, scendo e mi dirigo verso l'entrata. Mio fratello ed io frequentiamo la stessa scuola, ma lui quest'anno frequenterà l'ultimo anno. Ha 19 anni mentre io ne ho 17, ma sembro più grande.

Raggiungo il mio armadietto, che ogni anno è quello di sempre. Ripongo i libri al suo interno e prendo le cuffiette, facendo partire la musica per distrarmi dai miei pensieri mentre aspetto che inizino le lezioni.
Mi siedo sulla gradinata nel cortile, osservando i tanti ragazzi e ragazze che si salutano dopo non essersi visti per l'estate.
Ad un certo punto, qualcuno mi tocca la spalla. Mi volto improvvisamente, non aspettandomi questo gesto.
Quando mi volto vedo un ragazzo alto e riccio, con degli occhi verde smeraldo. Sono quelli che mi catturano, lasciandomi immobile per un tempo indeterminato.
Il ragazzo sconosciuto che mi trovo davanti non sta sorridendo, è semplicemente impassibile. Mi toglie una cuffietta dall'orecchio e inizia a parlare.

"Hai una sigaretta?"

Mi aveva "disturbata" solo per questo? Senza nemmeno salutare o scusarsi per il disturbo.

"No." Rispondo semplicemente, anche abbastanza infastidita dal suo atteggiamento.

"Okay, avrei dovuto immaginarlo." Dice per poi voltarsi e avviarsi verso il cancello principale.

"Scusa?" Non capisco il senso di quella sua affermazione.

"Si vede che non sei il tipo di ragazza che fuma e cose del genere." Dice, sempre seriamente.

"Le scelte che compio non vengono dicerto rivelate solo dal mio aspetto. Come dice Henry James nel romanzo The Portait of a Lady niente di ciò che posseggo o che indosso può definire il mio vero io."

A questa mia affermazione ride, ed è il primo sorriso che gli vedo fare. Ma non è una risata normale, è una risata di scherno. Ride di me.

Torna serio per poi dire "E invece io ho già capito che tipo sei."

Senza dire nient'altro, si volta e velocemente se ne va.

Poco dopo Zayn mi raggiunge, mi alzo per dirigermi insieme a lui all'interno della scuola.

"Stavi parlando con quel ragazzo" dice indicandolo, mentre è poggiato al muro a parlare con una ragazza, "ti ho vista da lontano".

"Si, voleva solo che gli dessi una sigaretta, che ovviamente non ho." Rispondo tranquillamente.

"Meglio così. Stagli lontano. È nuovo, ma già girano brutte voci su di lui."

-

Il giorno dopo vado nell'aula in cui si terrà l'ultima lezione della giornata, ovvero letteratura, la mia disciplina preferita.
Mi siedo al primo banco, essendo l'aula ancora vuota perché ancora presto.
Piano piano l'aula si riempie, fino a quando entra anche il professore, chiudendo la porta alle sue spalle.

"Ciao a tutti. Sono il professor Fuchs e terrò il corso di letteratura inglese. Alla fine del corso ci sarà un esame, in cui dovrete prendere almeno 18/30 per passarlo. Cominceremo oggi con un'introduzione sulla Londra dell'800, per poi passare a parlare del primo romanzo che tratteremo: Il ritratto di Dorian Gray".

Al sentir pronunciare quelle parole mi sento elettrizzata. Amo quel romanzo e l'ho già letto più volte, sottolineando anche le parti che preferisco. A casa ho una libreria colma di libri.

Concluso questo discorso introduttivo del professore, vedo la porta aprirsi, e tutti ci voltiamo nella sua direzione.

Il ragazzo della sigaretta. È lui.

"Styles, vedo che è in ritardo. È nuovo e per questo chiuderò un occhio, per sta volta." Dice il professore.

Lui annuisce con fare disinteressato, e si dirige verso l'unico posto libero, ovvero dietro di me.
Quando mi passa accanto mi guarda per un attimo, molto velocemente, per poi sparire dalla mia visuale.

Quando la lezione è conclusa, finisco di scrivere i miei appunti mentre tutti già si alzano. Per sbaglio mi cade una penna, mi chino per raccoglierla ma un'altra mano arriva all'oggetto prima della mia.

Alzo lo sguardo e la persona che mi sta tendendo la penna è lui. Incontro i suoi occhi, che stranamente mi colpiscono ogni volta che li guardo.

La prendo, ringraziandolo, ma lui non risponde. Non dice niente, e nemmeno sorride. Semplicemente, se ne va.

Qualcosa di misterioso c'è in quel ragazzo, non capisco che problema abbia. Sembra odiare tutto e tutti. Non sorride mai. Parla raramente con qualcuno.
Forse ha ragione mio fratello, è meglio stargli lontano. Anche se vorrei sapere cosa ha fatto questo ragazzo di così grave da dover essere messa in guardia.

Half a heart ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora