Svegliarsi all'alba per molti è un lavoro arduo e parecchio difficile, un'azione che richiede forza di volontà, soprattutto, dopo un intensa settimana di continui esercizi fisici. Il nostro corpo riesce a sopportare qualsiasi tipo di sforzo, che sia una corsa di chissà quanti chilometri o serie di flessioni. Ovviamente l'esercitazione serve ad allenare la nostra ridotta resistenza che pian piano riesce a tener testa a molteplici esercizi quotidiani, e fortunatamente, gran parte di noi ragazze non hanno alcun problema ad aprire gli occhi – prima che la luce del sole bussi alla loro finestra – e abbracciare il duro mestiere da loro scelto.
Il piccolo spiraglio di luce che si intravede dalla fitta rete di oscurità ci segnala l'inizio del nuovo giorno, che verrà evidenziato maggiormente dal sorgere del sole, il quale si manifesta solo trenta minuti dopo lo schieramento generale.
Il terriccio è ancora umido quando lo calpesto e l'aria è leggermente densa, alquanto fastidiosa. Gli alberi quasi del tutto rinsecchiti, infatti, sembrano ribellarsi alla forza che ostacola la loro quiete, creando un tutt'uno di fruscii acuti.
La natura sembra essersi adeguata all'aspetto tetro e angosciante del luogo, colpito ogni giorno dalla guerra e dalle lotte; come se in un certo senso si fosse arresa all'evidenza, alla triste considerazione che questo velo di dolore non se ne andrà mai dalla loro terra ma rimarrà come una seconda pelle su di essa.
I capelli mi solleticano il viso e rabbrividisco quando un'ondata particolarmente gelida e pericolosa frusta il mio corpo. Tuttavia rimango impassibile al clima sfavorevole e continuo ad avanzare fino a quando tutti noi ci troviamo schierati in tre file perfettamente ordinate. Un'altra cosa che ho imparato è proprio questa: l'ordine maniacale, la posizione perfetta sia sul posto che nella mia vita.
Il nuovo caporale ci scruta attentamente, in modo da imprimere i nostri volti puntati sulla sua figura alta e robusta e ci osserva per pochi minuti in completo silenzio, come a voler prendersi del tempo prima di ordinare a raffica i vari esercizi a cui verremo sottoposti ed un fastidio profondo invade il mio corpo.
« Mi sta sulle palle» bisbiglia Lily al mio fianco e reprimo un sorriso.
« Sai già come la penso» ribatto, suscitando una sua debole risata.
I ragazzi presentati dal colonnello in persona fanno la loro comparsa soffermandosi alle sue spalle, sembrano propensi dai loro volti seri e svegli, come se la notte fosse acqua alle rose che caccia via le occhiaie della stanchezza, e quasi all'apparenza potenti. La divisa fascia perfettamente il loro corpo e risalta la muscolatura degna di anni di duro esercizio fisico. Dalle facce delle ragazze e dai bisbigli appena udibili deduco che ciò non dispiace molto. In effetti, per quanto possa essere contraria agli ordini di Marxwell, devo ammettere che sono ben dotati.
Spero anche di tecniche e capacità, oltre che fisicamente.
Con un cenno della mano da parte del caporale ci spostiamo nell'area dedita agli esercizi, seguiti dai ragazzi che osservano attentamente ogni parte del luogo, in modo minuzioso e attento. E' una caratteristica che rispecchia pochi di noi.
« Dividetevi in coppie ed iniziamo con gli esercizi base per lo sviluppo dei muscoli addominali: crunch a terra» ordina il caporale.
Velocemente io e Lily slittiamo al suolo. Mi posiziono supina con le ginocchia flesse, lanciando un'occhiata alla mia compagna già posizionata al mio fianco ed eseguendo successivamente la flessione della colonna staccando la schiena da terra.
Andiamo avanti con serie di esercizi tra cui piegamenti sulle braccia – un classico push up che serve ad esercitare i tricipiti e le spalle – , gli affondi, lo squat, trazioni alla sbarra e burpees: l'esercizio più odiato dalla stragrande maggioranza e che prevede la contrazione di tutti i muscoli del nostro corpo.
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OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|
ActionCOMPLETA (DA REVISIONARE!) Arabella Nelson è una giovane ragazza di appena vent'anni, con un passato difficile alle spalle e tante insicurezze celate dietro ad una maschera di indifferenza e apatia. Finita la scuola, decide di arruolarsi insieme all...