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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Elaborare un piano non è per niente facile, in qualsiasi occasione e circostanza. Come il tempo che sfugge dalle nostre mani inesorabilmente, anche il coraggio tende a nascondersi sotto cumuli di incertezze. Esitazioni che si presentano nel momento in cui il nemico da affrontare si rivela molto più potente di quel che si credeva. Sono migliaia i contro e meno di un quarto le probabilità di riuscita. Iabo è potente e non intendo prestigio fisico, perché non è lui personalmente a spargere sangue in ogni dove, ma potenza mentale. L'arguzia e la furbizia che lo caratterizzano lo hanno condotto facilmente sul podio, sulla poltrona reale a cui tanto ambiva; niente sforzi, niente fatica, solo modi sporchi. Gli è bastato quel minimo, ma necessario, per far cadere tutti ai suoi piedi, come se lui fosse il re e noi umili e soggiogati vassalli. È subdolo, meschino, uccide la gente solo per il semplice gusto di farlo. La sofferenza, il sangue e la morte lo attraggono, ingigantiscono il suo immenso ego e non ho idea di come definire tutto ciò. Non ho mai conosciuto un uomo del genere, così convinto di poter controllare non solo il mondo intero ma anche gli individui che lo abitano, così crudele da rovinare famiglie intere, così insensibile da uccidere poveri ed innocenti bambini come se fosse estremamente giusto. Un pazzo del genere è da rinchiudere in un pozzo profondo, con la sicurezza che non possa più uscire, o direttamente è da eliminare senza esitazioni. La pericolosità che lo contraddistingue dal resto è micidiale, tanto quanto i suoi ordini e le sue azioni. Non so bene a cosa ci porterà questa pura follia, nessuno lo sa e probabilmente lo scopriremo presto, l'unica cosa certa è l'odio incontrollabile che nutro nei suoi confronti, che non si placherà fin quando i miei occhi non lo vedranno morto.
È un pensiero condannabile il mio, non da me ma quando la sofferenza, quando il dolore per un'intera vita d'inferno e quando certe scoperte spingono per risalire a galla, la razionalità sparisce. Sono stata ragionevole per troppo tempo, ho lasciato che l'istinto si nascondesse da qualche parte pur di non prevalere ma, ad oggi, non riesco più ad evitarlo. Non voglio morire, non a questa età, non ora che la mia corazza si è frantumata in mille pezzettini, non adesso che il mio cuore ha cominciato a battere davvero. Semplicemente, voglio vivere la mia vita com'è giusto che sia. Insieme alla nuova me, insieme a mia zia, a Lily, ai miei amici e insieme a Trevor.
Non c'è spazio per le esitazioni, per l'ansia imminente di un possibile attacco o, sicuramente, per gli ostacoli che ci sbarreranno la strada.
C'è spazio solo per la determinazione e per la voglia di uscire da qui, presumibilmente interi.

Non abbiamo un intero esercito in nostro soccorso, nessuno che possa aiutarci. Lily e Zoe non sono in grado di poter muovere un arto e non passa molto prima che Drew e Trevor decidano di spedirle alla base, accompagnate da un Liam titubante e decisamente preoccupato.

La paura che possano non farcela è tanta, non abbiamo la benché minima sicurezza che non ci sia nessuno in agguato là fuori, possiamo solo sperare che tutto fili liscio come l'olio.

Fisso l'uscita mentre l'ansia divora le mie interiora secondo dopo secondo. Sono passati pochi minuti, è vero, e sebbene non si percepiscano rumori all'infuori dei nostri sospiri agitati, non riesco a non pensare al peggio.

« Dobbiamo andare, adesso.» annuncia Alexis, tornando da noi con diverse armi da utilizzare. I suoi occhi balzano da una persona all'altra, incrociando poi i miei. « Sono al sicuro, nessuno li vedrà» aggiunge, rassicurandomi.

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora