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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Le mie palpebre sbattono pigramente all'ennesimo sbuffo d'aria, che penetra dalla finestra semi aperta posta a qualche metro dalla mia postazione. Il cielo è cinerino, ombrato da nuvole grigiastre cariche di pioggia, la quale da due giorni a questa parte non cessa di cadere. E sebbene la pioggia non mi piaccia, come l'odore di bagnato che impregna qualsiasi cosa, in questo periodo sembra rispecchiare perfettamente il mio umore. Osservo, ancora mezza intontita, le diverse sfumature del cielo rabbrividendo quando una folata più consistente della precedente colpisce il mio corpo.

Sospiro pesantemente muovendo prima le dita e subito dopo il braccio, intorpidito a causa della posizione permanente, sgranchendo le gambe e stiracchiando in fine i muscoli del corpo. Dormire su una sedia, per giunta accovacciata e restare in questa posizione per ore, è stata una pessima idea. Mi alzo dalla scomoda sedia dirigendomi verso la finestra, che chiudo il secondo dopo abbassando il perno; ho dimenticato di chiuderla la scorsa notte e al momento chiunque penserebbe di trovarsi dentro una cella frigorifera.

Le mie iridi scure esplorano, spoglie di curiosità, la zona boschiva priva del colorito che la caratterizza, quel verde scuro che solitamente brilla di luce propria e che da qualche giorno a questa parte sembra aver perso ogni pagliuzza luccicante. Persino gli arbusti ed il terriccio fangoso accompagnano il paesaggio, completando il quadro triste e suggestivo.

Può la condizione climatica suscitarmi sensazioni negative? O meglio dire, avverse?

Non sono il tipo che si lascia suggestionare dal cattivo tempo oppure, in generale, da ciò che mi circonda ma da mesi, ormai, tutto è cambiato, sento di essere cambiata e non intendo solo l'ambito del sentimento amoroso in sé. Sostanzialmente, si percepisce il cambiamento interiore quando giunge ed io sebbene mi fossi ostinata a negarlo e ad opprimerlo, in fondo, avvertivo che fosse in corso. Lo notavo dai miei comportamenti, dai miei pensieri diretti ad altro che non fosse solo ed esclusivamente il lavoro. Lo notavo dall'interesse che nutrivo per Tom, dall'amicizia che volevo instaurare con lui e non solo, e con la facilità con cui, qualche giorno prima, accettai le scuse di Zoe. Sono più accondiscendente, più propensa al dialogo e molto più elastica mentalmente su tutto. L'Arabella di un tempo preferiva chiudersi in se stessa, cercava la solitudine e migliaia di modi per evitare qualsiasi tipo di rapporto e contatto umano. Preferiva buttarsi a capofitto sul lavoro da svolgere, predominare sugli altri arrivando persino a giudicarli male pur di ottenere il primato. Mi etichettavano egoista, insensibile e per molti versi anche stronza e, rammentando gli innumerevoli episodi passati, non posso di certo smentire. Se pensassi al passato, verrebbe a farmi visita una viscerale repulsione verso me stessa. Tuttavia, le persone non rimangono sempre uguali; le situazioni e sì, anche le conoscenze, modificano il tuo essere.

Inconsapevolmente, i miei occhi mirano sul tessuto bianco che avvolge fino a metà busto la figura dormiente di Trevor, il quale sembra avvolto da un'aura di tranquillità e incoscienza. E in fondo lo è; dorme profondamente da due giorni, salvo per le pochissime volte in cui ha aperto gli occhi e in quei casi non ero presente. Quando Trevor mi avvertì del dolore al fianco quella sera, non ci feci molto caso o comunque non gli diedi l'importanza legittima. Forse a causa dell'euforia del momento, della felicità provata nel sentirlo nuovamente mio, pelle contro pelle... solo quando perse i sensi tra le mie braccia capì la gravità della situazione. Un colpo di pistola al fianco, che per fortuna o fato, non ha ridotto in poltiglia gli organi interni ma che per tutto il sangue perso avrebbe potuto ucciderlo. La lesione era profonda, il sangue perso era troppo e se non l'avessi trovato in tempo, probabilmente, sarebbe morto dissanguato.

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora