• 26

15.6K 545 67
                                    

| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Le ore notturne sono diventate il mio peggior incubo. Ho sempre amato la notte, il silenzio che avvolge tutto ciò che incontra e la calma apparente che placa gli animi. Ho sempre adorato abbandonarmi alla dolce sensazione del piacere, della beatitudine che sopraggiunge nel momento in cui il caos sparisce e la percezione di benessere istantanea che colpisce ogni particella del corpo rendendolo sottomesso, perso, ed in balia dell'imminente distacco dal mondo reale. È una sensazione che capita un po' a tutti. C'è chi apprezza, chi riesce a scavare fino in fondo e chi, come me, chiude semplicemente gli occhi e inabissa in una parte remota del cervello l'intera giornata appena conclusa.

I sensi si attivano e la mente varca soglie inimmaginabili.

Solitamente è questo ciò che accade ma tutte le informazioni che la mia testa ha assorbito mi hanno solo resa nervosa e decisamente troppo pensierosa. Non che le mie notti precedenti siano state l'apice del relax e del sollievo, tuttavia il mio corpo si rifiuta di acconsentire ai comandi e la mia testa segue il suo corso rendendomi irrequieta. Fin troppo.

Le parole di Marxwell frullano nella mia mente come un disco rotto. Non pensavo che dietro ai suoi atteggiamenti si nascondesse questa vicenda macabra e crudele. Perché è proprio questo l'aggettivo che descrive perfettamente Iabo ed il suo folle piano: crudeltà. È impensabile la sola idea di strappare alle madri i bambini ancora in fasce, solo per creare mostri assetati di odio e rancore verso il prossimo. È inconcepibile sfruttare i centri missionari per il malato potere che offusca ogni senso ed è estremamente abominevole la sua malsana testa ed il suo scopo.

Cosa spinge quest'uomo a comportarsi così? Cos'hanno fatto di male tutte quelle povere persone che sono costrette a sottostare alle sue leggi? E perché tutta questa crudeltà e atrocità?

Mi posiziono supina poggiando le mani sul mio grembo. Incastro le dita e pizzico i polpastrelli non prestando attenzione ai miei gesti.

Il retro della mia testa poggia sul cuscino morbido mentre il mio corpo, coperto fino a metà busto dalle coperte, aderisce perfettamente al materasso sottostante.

Fisso il soffitto bianco sporco e ripenso alla frase enigmatica di Jeffrey. Sono passate ore dall'incontro eppure non riesco a pensare ad altro. Il suo tono di voce, la sua espressione ed i suoi occhi inquisitori... non ho la più pallida idea del significato della sua frase.

Non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con quest'uomo, solo un minimo cenno ogni qualvolta che ci scontravamo tra i corridoi.

Ho sempre pensato che fosse un tipo strano, un po' troppo sulle sue. Non si è mai sbilanciato e a malapena ho sentito la sua voce. Eppure oggi non solo ha spiegato parte della storia ma ha persino rivolto la parola a molti di noi, soprattutto a me.

Sospiro frustrata. Non riesco a formulare un pensiero concreto, un'idea che si ricolleghi a tutto questo. Non ci capisco più niente, non trovo risposte alle mille domande che frullano dentro la mia testa. È tutto così confusionario che a breve mi scoppierà il cervello.

Volto il capo alla mia sinistra e abbozzo un sorriso notando il viso rilassato e leggermente imbronciato di Lily. Almeno lei riesce a dormire sogni tranquilli, senza le ombre che infestano come macchie d'olio ogni parte dei pensieri. Vorrei tanto essere come lei, a volte. Riesce perfettamente a scindere le preoccupazioni dal rilassamento assoluto mentre io, semplicemente, mi abbandono troppo facilmente a ciò che mi turba.

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora