| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|
L'inconsueto incontro con Marxwell ed il resto dei ragazzi ha, in un certo senso, risolto alcune mie perplessità sull'origine dell'accademia e sui segreti che circolano dietro essa. Ammetto di non aver mai sfiorato con il pensiero una storia del genere, un racconto che tutt'ora mi attorciglia le interiora in una maniera insopportabile e ammetto di non aver rimuginato troppo sulle parole e sul vero scopo che accomuna tutti noi. Ho passato notti insonni, ho formulato ipotesi ed ho cercato di trovare delle risposte alle migliaia di domande che frullano nella mia testa. Ho immaginato tante volte come potessero essere gli accessi; questi tunnel sotterranei che collegano – in un triangolo perfetto – le due basi più piccole. Non che servisse chissà quale inventiva, sapevo già la loro struttura e formazione. Ero a conoscenza della loro funzione fondamentale ma non potevo mai immaginare quale verità si celasse dietro ad una banale scusa. È vero che questi accessi collegano perfettamente un territorio ad un altro ma la vera funzione, principalmente, è un'altra.
Abbasso lo sguardo sui miei piedi, i miei occhi tracciano un percorso tutto loro e non posso far altro che seguire il mio cervello che ordina, perentorio, di perlustrare minuziosamente ogni angolo.
Un'enorme fossato è situato proprio sotto ai miei piedi e lo si può raggiungere grazie a dei gradini in pietra costruiti proprio a qualche metro dalla mia figura. A differenza dell'intera galleria, completamente al buio, questo punto in particolare è del tutto illuminato dall'oculo posto proprio al centro del soffitto della collinetta che ci inghiotte. Tale bagliore ci consente di poter osservare ogni cosa ed il fatto più sconcertante è che c'è, realmente, qualcosa da vedere. La posizione dell'oculo è strategica, tant'è che ha la funzione di illuminare solo questa parte mentre il resto del percorso è completamente sommerso dall'oscurità. Evidentemente, coloro che hanno costruito questi tunnel hanno progettato il tutto con cognizione di causa.
« Porca puttana»
Queste sono le uniche due parole che aleggiano in aria e che continuano ad echeggiare da alcuni secondi.
« Ma porca puttana» ribadisce nuovamente Tom.
« Chiudi la tua fottuta bocca» sbotta Trevor.
Reprimo un sorriso al modo in cui si è rivolto al suo amico; non ha tutti i torti in effetti, è la decima volta che ripete le stesse parole.
« Fottiti» borbotta lanciandogli un'occhiataccia infastidita.
Ruoto gli occhi al cielo e decido di muovere i miei piedi verso i famosi gradini; non ho intenzione di ascoltare i loro battibecchi infantili ancora per molto.
Il mio viso assume un espressione di serietà e quando le suole delle mie scarpe raggiungono il fondo terroso dell'enorme fossato, mi perdo ad osservare ogni particolare.
Le cose principali su cui le mie iridi posano lo sguardo sono gli hummer verdi; quattro veicoli fuoristrada o SUV statunitensi che sostano uno affianco all'altro. Sono enormi, e dalla carrozzeria consumata e dal colore verde sbiadito presumo che non si trovino qui da poco tempo, bensì da parecchi anni, come la patina sui vetri che non dà modo di poter sbirciare gli interni.
Esamino ogni piccolo dettaglio dei mezzi soffermandomi sul terzo hummer che, rispetto agli altri, sembra essere in condizioni migliori.
I miei occhi non smettono di esplorare, di osservare curiosi cosa questo posto – all'apparenza inutile – nasconde da chissà quanti anni. Le mie gambe si muovono istintivamente e senza alcun controllo, attratte quasi come una calamita dalle innumerevoli casse di legno e cassette più piccole gettate da una parte e l'altra. Non posso fare a meno di avvicinarmi ad esse per scoprirne il contenuto, per saperne di più sulle presunte motivazioni per cui questi tunnel siano stati fondati. Perché, arrivati a questo punto, sono più che sicura che questi accessi non siano solo un fattibile modo per collegare territori lontani, non siano solo ed esclusivamente un modo per scampare alla crudeltà imposta dai nemici. Sono convinta, adesso più che mai, che il vero scopo sia celare tutti i mezzi tecnologicamente avanzati rispetto a quelli che le accademie possiedono, nascondere le possibili armi tecnicamente evolute e moderne che, a differenza delle nostre, sono in grado di uccidere in maniera differente, crudele.
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OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|
AçãoCOMPLETA (DA REVISIONARE!) Arabella Nelson è una giovane ragazza di appena vent'anni, con un passato difficile alle spalle e tante insicurezze celate dietro ad una maschera di indifferenza e apatia. Finita la scuola, decide di arruolarsi insieme all...