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Le giornate si susseguono veloci e monotone, gli addestramenti diventano sempre più frequenti e opprimenti, come la sensazione che pian piano inizia ad insinuarsi dentro di me. Gli ordini sono assillanti, graduali al tipo di esercizio ma difficili da eseguire, di conseguenza aumentano i tentativi eseguiti di volta in volta. Come se non bastasse, la pressione del mistero incomincia a farsi sentire sempre di più. Tutte noi lavoriamo sodo, non ci lamentiamo per niente, abituate, ormai, al dispotismo dei nostri mentori. eseguiamo e ci potenziamo, diamo il massimo ma non è mai abbastanza. La questione diventa frustrante e avvilente, ma, la cosa che preme maggiormente, è il punto di domanda che cresce e diviene via via più evidente e marcato. Lavoriamo, facciamo più del dovuto, non contestiamo ma il motivo per cui facciamo tutto ciò - da quasi un mese - non ci è concesso saperlo. Tutte abbiamo provato, almeno una volta, a capire di più sulla faccenda ma sono tentativi vani perché nessuno dei cinque è disposto a rispondere. È inutile anche continuare a provarci perché si rischia solo una punizione e, considerati gli allenamenti estenuanti e dannatamente spossanti, non abbiamo minimamente intenzione di azzardare più del dovuto. Il rapporto con Trevor si evolve in peggio, non che avessimo una relazione tranquilla, - considerate le volte in cui litighiamo aspramente -, ma è stressante non riuscire a trovare un punto di incontro e la colpa, fondamentalmente, è di entrambi. Io perché non voglio mai dargliela vinta e lui perché preferisce avere un vero e proprio distacco dal genere umano. Sono sempre più convinta che non gli stia simpatica e che lavorare con me sia il peggior incarico mai avuto. Non me ne può fregar di meno, anche perché se lui non è il primo a tendere le mani, di certo, non sarò la stupida di turno che prenderà l'iniziativa. Ci prova gusto a stancarmi e a farmi innervosire ed io non voglio instaurare un rapporto - solo ed esclusivamente lavorativo, sia chiaro - con una persona del genere. Il fatto, però, che più mi dà rabbia è che soltanto noi due non riusciamo ad andare d'accordo. Per quanto gli altri quattro siano bastardi, - ma davvero tanto bastardi - , riescono ad avere un dialogo pacifico con le ragazze. Tant'è che queste ultime non si sono mai lamentate, tranne ovviamente per lo stress causato dagli esercizi, ma questo è un'altra faccenda. Persino Drew, che è la fotocopia caratteriale di Trevor, riesce ad avere un rapporto civile con Lily e non è facile. Lei sembra in apparenza la persona più tranquilla e pacata del mondo, ma poi, basta poco per vederla ruggire. Eppure non succede, loro due vanno d'accordo e Drew sembra proprio soddisfatto.

Oggi, come da qualche giorno a questa parte, ci troviamo in uno dei laboratori di chimica dell'edificio. Gli unici che hanno il permesso di mettere piede qui sono, solo ed esclusivamente, i militari abilitati in questo campo. Svolgono anche esercizi fisici, in parte, ma la loro funzione principale è la creazione delle armi. Il loro compito, sostanzialmente, è quello di produrre ed elaborare costituenti chimici che servono a ferire, mettere fuori combattimento o addirittura uccidere i nemici in missione, o comunque hanno il compito di creare munizioni. Di solito, si occupano di produrre gli irritanti che sono: lacrimogeni, urticanti e starnutatori. Vescicanti, come ad esempio, gli arsenicali e poi ci sono i soffocanti come la fosgene e la cloropicrina ed infine gli inibenti: efficaci fino a 36 ore. Si possono considerare composti basilari e non troppo letali, anche se tutto dipende dalla letalità di ognuna.

E infine, gli esplosivi, i cui effetti distruttivi sono dovuti al fuoco, principalmente o alle esplosioni, ma questo tipo di studio e pratica richiede anni e anni di preparazione. In guerra queste armi sono poco utilizzate perché possono causare seri danni e, fondamentalmente, non se ne richiede l'utilizzo. Tuttavia, è importante conoscere la maggior parte delle attrezzature a disposizione.

La lezione, tenuta da Drew, dura all'incirca due ore. In questi centoventi minuti ha spiegato l'importanza della chimica, cosa si può realizzare con quest'ultima e soprattutto a cosa serve in questi casi. È molto preparato su questo argomento, non ha avuto alcun momento di défaillance e la cosa sorprendente è che non avrà chissà quanti anni esperienza. O per lo meno, non sembra possa avere i ventotto anni di età. La lezione è finita da pochi minuti ma siamo ' costrette ' a rimanere in laboratorio per ulteriori spiegazioni. Non tutti sono abilitati in questo settore; Trevor, ad esempio, conosce solo le cose basilari ma è molto più portato a fare altro. In questi minuti, hanno anche informato - in maniera povera - di cosa principalmente si occupano e, anche se Marxwell ha impedito loro di accennare anche una sola parola, questi ultimi hanno deciso di farlo ugualmente.

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