OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|

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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Normalmente sono un tipo piuttosto controllato, rare volte lascio le redini a qualcuno in particolare. Non so esattamente cosa mi spinga a voler tutto tra le mani, so solo quanto ciò mi infastidisca e quanto in parte mi fa paura. Il fastidio si presenta spesso, tendenzialmente quando mi impartiscono ordini conoscendo già le conseguenze amare di esse. La paura, invece, si presenta sempre ma tendo a nasconderla sotto cumuli di sicurezza apparente. Il potere, per certi versi, ti dà la possibilità di poter dire la tua senza il timore di qualcosa o di qualcuno ma ogni medaglia nasconde, come ben si sa, un'altra faccia e non sempre si rivela positivamente. La facoltà suprema potrebbe essere un incentivo per coloro che intendono fare del bene, che per mezzo del comando ottengono solo una sentenza giusta e onesta ma, ormai, chi possiede anche quel briciolo di potere tende a sfruttarlo negativamente. Non tutti pensano al bene degli altri, piuttosto, si innesca un meccanismo di egoismo ed individualismo che ti indirizza solo ad un unico obiettivo: distruggere chi vuole annientarti. Lo abbiamo studiato in storia, lo abbiamo vissuto in prima persona e continueremo a vederlo con i nostri occhi, fin quando non ci sarà qualcuno che si armerà di coraggio demolendo ogni macchia. Il problema sorge quando il potere lo hanno in pugno individui pericolosi, che non si fanno scrupoli ad uccidere e che non importa chi sei, se hai una famiglia o se sei solo, loro ti prosciugheranno riducendoti fino all'osso. Perché la sete di potere e di denaro diventa più importante della vita degli altri, diventa più importante della vita dei propri cari. E forse sono cresciuta conoscendo solo due tipi di controllo e potere: quello esercitato a fin di bene e quello esercitato a fin di male. Quello esercitato positivamente è il medesimo che possiedo, il quale si coltiva da piccoli; la voglia di dire la propria, di aiutare i propri simili e di combattere pur di ottenere giustizia. Quello esercitato negativamente, invece, è lo stesso che possiede Iabo, il quale vive grazie alle morti di anime innocenti, risucchiato dalla bolla di egoismo che non fa altro che alimentare l'odio verso il genere umano, che non è poi così lontano anni luce da lui.
La paura sbuca fuori nel momento in cui mi rendo conto che la buona volontà ed il coraggio di combattere non sono abbastanza. Sbuca fuori quando ti accorgi che guardare è l'unico modo per capire come fare per fermarlo. E guardare, osservare e studiare con i propri occhi equivale a dire sopportare, con dolore, le sanguinose visioni diventate, ormai, fin troppo frequenti.

Ho sempre agito, anche a costo di farmi male, con l'unico scopo di abbattere tutti i muri del male. Ho cercato sempre di stringere la presa sul presunto controllo che professo di possedere ma, ad oggi, non riesco a capire dove sia finito. È sempre stata questa mia indole a tenermi in piedi, ad indirizzarmi in questo posto e ad allontanarmi da tutte le distrazioni che sfracellano anni e anni di traguardi.

E adesso, mentre guardo i suoi occhi verdi così limpidi e decisi, tutte le mie sicurezze sembrano sfumare nel nulla. Il pentimento sembra sempre onnipresente e combatto affinché non prevalga, affinché non possa rovinare il momento creato eppure c'è, lo sento e lo percepisce anche lui perché stacca le nostre labbra incastrando i nostri sguardi. Combattere contro te stessa è peggio di combattere contro qualcuno, perché sai con quali convinzioni hai vissuto tutto questo tempo, con quali obiettivi sei arrivato fin qui e come sei cresciuta forgiando la corazza che ti riveste. Conosci i tuoi limiti, quando oltrepassarli e quando fermarti prima che sia troppo tardi. Riesci a percepire il bruciore risalire dentro di te quando qualcosa ti spinge a fare tutto il contrario di quello che veramente vuoi. E lotti affinché ciò non distrugga quel breve momento di evasione, capace di farti sentire bene, capace di farti sentire viva.