I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|
Il suo respiro si infrange sul collo ed una scarica di brividi investe il mio corpo. Il suo viso è a qualche centimetro dal mio e basterebbe un movimento della testa per ritrovarmi completamente appiccicata allo sconosciuto. La mia schiena aderisce al suo petto e tale posizione mi garantisce che la figura alle mie spalle non sia una donna ma un uomo. Non che questa considerazione possa sollevarmi più di tanto ma è importante che riesca a capire chi sia il mio nemico. Molteplici sensazioni si insinuano in me nel momento in cui le sue labbra accarezzano il mio orecchio e tra le tante ne sopraggiunge solamente una. Molti direbbero che l'emozione scontata sia la paura: quella percezione che si innesca nell'esatto secondo in cui tutto quello che ti circonda risulta un pericolo per la tua vita ma l'unica cosa che mi blocca per pochi secondi, invece, è la rabbia. Il fatto che entrambe le mie braccia siano bloccate e gli arti inferiori stiano affrontando la stessa sorte, mi incendia oltremodo. Essere impotente, nonostante sappia come poter agire, cosa poter fare in questi casi, – dopo tante ore di allenamento –, eclissa il possibile timore per la mia vita. Le persone normali, in queste situazioni, morirebbero di paura, mentre l'unica cosa che riesco a formulare, è un possibile modo per utilizzare il coltellino. Il buio, inoltre, non gioca a mio favore; non riesco a vedere nemmeno cosa ci sia davanti a me, figuriamoci chi mi sta bloccando sul posto.
I pensieri affollano la mia testa, i secondi passano velocemente ma, quando sto per agire e fare la mia mossa, ecco che lo sconosciuto parla e la rabbia, immediatamente si trasforma in ferocia.
« Troppi secondi, Arabella. Avrei potuto ucciderti» cantilena piegando il mio braccio e accompagnandolo al mio ventre.
Le sue dita tracciano linee immaginarie sul dorso della mia mano, deviando il percorso alcune volte, – per poter sfiorare la pancia coperta dalla tuta –, per poi continuare sul mio braccio, arrestandosi poi sul fianco.
Il mio corpo si rilassa quando si rende conto che l'individuo, effettivamente, non può essere considerato una minaccia ma si riprende velocemente, così tanto che in un nanosecondo mi costringe a compiere azioni incontrollate.
Il mio piede schiaccia il suo e con questa breve azione, che causa un cedimento da parte sua, approfitto per colpire il suo addome con il gomito, con una potenza tale da causargli un gemito di dolore. Al buio non vedo praticamente nulla ma questo non mi ferma e, dopo l'ennesimo spostamento, tento di colpirlo al volto ma la sua grande mano afferra il mio polso prima che la mia possa collidere con la sua guancia.
Il suo braccio che dapprima circondava la mia vita, adesso, si appropria della mia nuca e prima che possa anche solo aprir bocca ecco che la mia schiena aderisce con forza alla parete. Gemo di dolore per la botta ma, fortunatamente, il fatto che la sua mano stia proteggendo la mia testa, mi garantisce che non voglia farmi del male.
« Lasciami» sibilo irritata.
Sono sicura che il suo viso si trovi a qualche millimetro dal mio e quando il suo respiro si infrange sulle mie labbra in piccoli sbuffi, capisco che la mia teoria non sia del tutto sbagliata.
« Non dovevi scappare» sputa duro, quasi arrabbiato.
Senza quasi, lui è sempre arrabbiato!
Stringe maggiormente la presa sul mio polso, – causando la caduta del coltellino e così anche il lieve tonfo metallico –, e di conseguenza sulla mia nuca. La sua gamba destra si posiziona al centro, tra le mie gambe, e tale azione mi costringe a divaricare le gambe.
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OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|
ActionCOMPLETA (DA REVISIONARE!) Arabella Nelson è una giovane ragazza di appena vent'anni, con un passato difficile alle spalle e tante insicurezze celate dietro ad una maschera di indifferenza e apatia. Finita la scuola, decide di arruolarsi insieme all...