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| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Cara Annerosie,

ho ricevuto non una ma ben tre lettere uguali ma questo già lo sai, inutile ribadire il concetto. Mi dispiace se non hai ricevuto alcuna risposta da parte mia ma non ho avuto nemmeno il tempo di respirare. Gli allenamenti sono piuttosto frequenti e sai com'è fatto Marxwell... se non dai tutta te stessa in ogni attività non è per niente contento. Questi mesi sono stati davvero assurdi ma non starò qui a raccontarti, non ho molto tempo da dedicarti, purtroppo, ma rimedierò non appena il colonnello ci darà i permessi per tornare ognuno nelle nostre case. Sai... sono cambiata, zia, non sono più l'Arabella di un tempo e non so se ciò sia un bene o un male. Ad oggi stento a riconoscermi e ti confesso che più mi guardo allo specchio e più l'immagine riflessa mi piace. Credo che in tutti questi anni abbia dato importanza a cose, sostanzialmente, futili e sì, avevi ragione, dovevo solamente aprire gli occhi e guardare oltre la punta del mio naso. Ero davvero così egoista? Così menefreghista? Perché se penso alla me di qualche mese fa mi viene solo da vomitare. Sono successe molte cose che mi hanno cambiata, che mi hanno fatto capire il vero significato della vita e... anche dei sentimenti. Credo di provare qualcosa che si allontana dal semplice bene che provo per Lily, credo sia qualcosa di più grande che non so controllare. So che mi hai già capita, perché è sempre così, tu mi capisci al volo anche con un semplice battito di ciglia. Molte volte mi chiedo se questo lavoro sia fatto a posta per me, capita di sentirmi inadatta, quasi nel posto sbagliato. Poi, però, penso alle tue parole e tutto ritorna alla normalità. Tuttavia, adesso ho altri motivi che mi spingono a non arrendermi e credimi, zia, vivere qui in Siria non è per niente facile. Tu invece, come stai? Continui a non saper utilizzare l'aggeggio infernale che noi comuni mortali chiamiamo cellulare? Spero che le cose ti vadano bene perché io sento, oggi più che mai, di star bene. E stavolta non ho bisogno di mentire, come dicevi sempre tu, perché non è più così. Mi manchi tanto ma tornerò, sia per te che per i tuoi manicaretti, soprattutto per quelli.

Mi raccomando, spedisci una sola lettera la prossima volta.

Ti voglio bene,
Belle.

                                 
Dieci anni prima.
Febbraio, 2008; Aleppo.

Cara Anne,

anche se mi trovo in disaccordo con te, ho promesso di renderti partecipe degli sviluppi del piano e mi conosci così bene da sapere che sono un uomo di parola. Qui, le cose sembrano andare per il verso giusto. Le informazioni continuano ad arrivare a destinazione e noi continuiamo a non destare sospetti. Ci stiamo avvicinando sempre di più, Anne, manca davvero poco. Iabo sembra fidarsi ciecamente di noi, le mansioni più difficili le affida solo ed esclusivamente a noi e sai qual è la cosa divertente? Espone le sue fottute teorie sulla distruzione del mondo solo in nostra presenza. Non hai idea dell'orrore a cui i miei occhi assistono ogni giorno, non sai cosa le nostre mani debbano fare per eliminare ogni tipo di sospetto, non immagini nemmeno cosa debbano vedere i miei occhi fin troppo stanchi e provati. Abbiamo rovinato famiglie, strappato dalle braccia delle loro madri bambini troppo piccoli. Abbiamo finto indifferenza, rigidità... e sai qual è la cosa peggiore? Incrociare gli occhi intrisi di odio, odio rivolto proprio a noi. Coloro che dovrebbero salvare le loro vite ma che, in fondo, le stanno danneggiando. Eppure le abbiamo provate tutte e lo sai bene. Il senso di colpa è troppo, la solitudine mi sta logorando dentro e... non sai quanto vorrei che le cose fossero diverse, quando desidererei una vita completamente diversa. Quanto vorrei viverle, stringerle come se non ci fosse un domani ma non posso.
Giuro che tutto tornerà al suo posto, giuro che Iabo verrà fermato e lo ucciderò con le mie stesse mani. Aspetto questo momento da anni e sono sicuro che riusciremo a distruggere lui ed il suo impero del male.

A presto,
Coen.

                                     
Aprile, 2008.

Sorella,
questa è l'ultima lettera che riceverai. Alcuni uomini di Iabo cominciano a nutrire sospetti. Si sono accorti di queste mie lettere spedite chissà dove ma la cosa peggiore è che Iabo sembra controllarci come se sappia qualcosa. Non ho intenzione di mettervi in pericolo, è l'ultima cosa che voglio, quindi mi assicurerò che questa lettera arrivi a destinazione e farò in modo che sia anche l'ultima. L'aria che si respira è sempre più nociva ed ho paura che tutto il lavoro svolto andrà in fumo. Troppe cose strane accadono in questo posto, Iabo si comporta diversamente da alcune settimane e noi non stiamo facendo altro che alimentare i suoi sospetti. Le informazioni che abbiamo ricavato sono sufficienti ma fin quando non otterremo le coordinate non possiamo agire. Credo che quel bastardo non le possieda ma Jeffrey ha avuto un'idea a riguardo. Sto perdendo le speranze, Anne, non so fino a che punto riuscirò a resistere. Io ed i ragazzi ce la stiamo mettendo tutta ma evidentemente non è abbastanza. So che non vorresti mai leggere queste parole ma sento che accadrà qualcosa di brutto ed io ho bisogno di farti sapere. Se le cose dovessero andare male, prenditi cura di Arabella. Ho letto tutte le tue lettere e sono contento che tu stia cercando di colmare i suoi profondi vuoti, merita una vita diversa, felice e anche se non ci sono mai stato di persona il mio cuore è sempre stato con lei, in ogni occasione. La amo con tutto me stesso e sapere che da grande vorrà fare il militare mi rende orgoglioso. Hai sempre detto che caratterialmente mi somiglia molto ma sai cosa? Io spero che non sia così, spero che lei sia più forte di me, più coraggiosa e audace. Promettimi che le starai accanto, che non le farai pesare la mancanza di una vera famiglia. So che ho sbagliato tutto nella mia vita ma ho sempre agito per il loro ed il suo bene, ne ho già persa una e non voglio perderne un'altra. Io le amo e le amerò per sempre, sono il mio tutto.
Un giorno ti chiederà di me, di sua madre... ti chiederà della sua famiglia e quando lo farà sai cosa fare.
Per quanto mi riguarda, credo che la mia ora stia arrivando quindi grazie Anne, grazie di tutto. Grazie per esserti presa cura, sin dalla nascita, della mia bambina e grazie per averle dato tutto ciò che una sola persona può umanamente dare.
Ti chiedo di non piangere per me ma di ricordarmi con il sorriso: questo è il mio volere.
Ti voglio bene, Rosie. Dai un bacio alla mia bambina,

Coen Nelson.

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Spazio autrice;
Capitolo completamente diverso. Spero di aver chiarito i vostri dubbi ma, ormai, mi conoscete e sapete che vi concedo delle risposte ma, purtroppo, aggiungo altre domande.
Sono troppo curiosa di sapere cosa ne pensate. Aspettavo questo momento da tanto tempo...
Commentate e votate!

Al prossimo aggiornamento x

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