• 82

10.2K 479 34
                                    

| I commenti non sono collegati ai capitoli che leggerete. Purtroppo Wattpad ha stravolto tutto. Per evitare spoiler, vi consiglio di non leggerli. Semmai voleste scrivere, siete liberi di farlo|

Le catene agganciate al muro stridono ad ogni movenza, ad ogni impercettibile gesto dettato dalla rabbia e, in parte, dal dolore. Sono grandi, massicce e sorreggono le due ragazze come se fossero marionette in legno. Le manette in ferro stringono i polsi solcando la pelle, la quale si arrossa a causa del continuo sfregamento. Sono entrambe sospese in aria, i loro piedi nudi non sfiorano nemmeno il suolo sudicio ma sono ugualmente anneriti dal pulviscolo. I capi chini, i capelli lunghi a coprire i loro volti stremati ed i lembi di pelle scoperti; marchiate da segni violacei, da tagli non troppo profondi ma ugualmente ricoperti di sangue. La visione che mi si presenta davanti è peggio di un film horror, peggio di qualsiasi cosa mai vista in vita mia. I loro respiri sono ansanti e a tratti intrisi di puro dolore; i petti si sollevano e si abbassano ad ogni piccolo alito mentre raramente muovono un muscolo. Deglutisco percependo le guance umide, solcate da lacrime salate che non riesco più a trattenere. Il mio corpo è paralizzato, i muscoli irrigiditi e percorsi da singhiozzi continui; vederle così indifese, in bilico tra la vita e la morte e succubi di tre uomini dalle espressioni compiaciute mi distrugge in migliaia di insulsi pezzettini. I miei occhi non riescono a staccarsi dalle loro figure, dai visi nascosti e dai camici stracciati. La paura che questi bastardi possano aver esagerato è vivida in me, tanto quanto la rabbia nel vederle legate e incapaci di poter agire. Lily tira le catene gemendo rumorosamente, il polso sinistro stride ed un singhiozzo peggiore dell'altro abbandona le mie labbra, nel momento in cui mi accorgo del sangue che imbratta la sua pelle chiara.

« Lily...» esalo sussultando.

La mia amica solleva lentamente il capo percependo la mia voce e quasi scoppio a piangere quando le mie iridi si posano sul suo viso. I tagli sono sparsi ovunque: sul labbro, in entrambi gli zigomi e sulla palpebra destra. I suoi occhi sono spenti, avvolti da un'aura di sofferenza mista ad arrendevolezza e di istinto avanzo verso la sua figura ansante - spinta da un impulso interiore.

« A-ra...» sussurra schiudendo le labbra impercettibilmente.

Ma non riesco a compiere più di due passi, perché una mano agguanta il mio polso, strattonandomi con poca delicatezza.

Gemo storcendo le labbra in una smorfia di dolore, sollevando gli occhi di scatto, ritrovando già due pozzi neri intenti a fissarmi in modo glaciale.

« Lasciami!» grido provando a divincolarmi dalla presa ma essa diventa più potente, costringendomi a strizzare gli occhi.

« Non provare ad avvicinarti» erompe ad un centimetro dal mio viso.

I suoi occhi scuri mi fissano aspettando una mia risposta ma, anziché annuire, mi ritrovo a sputargli in un occhio.

L'uomo serra la mascella e digrignando i denti mi afferra per il collo.

Schiudo le labbra quando comincia a stringere la gola, ostruendo le vie respiratorie. Non riesco a respirare, a malapena riesco ad emettere un sibilo.

« Non giocare con il fuoco. Mi basterebbe un singolo movimento per spezzarti il collo» sussurra. Mi aggrappo alle sue braccia, provando a togliere le sue mani dal mio corpo ma è inutile, la testa comincia a vorticare rumorosamente. « Devi seguire i miei cazzo di ordini, ci siamo capiti?»

OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora