Sono le primi luci dell'alba a svegliarmi gradualmente. I tiepidi raggi del sole solleticano il mio viso annunciando l'arrivo del nuovo giorno e, per quanto voglia rimanere sotto le coperte ad oziare, devo necessariamente alzarmi, per affrontare il secondo giorno di allenamento sfrenato e stancante sotto la supervisione di Trevor. Al solo pensiero, l'irritazione si insedia in me, come un veleno potente che intossica tutte le cellule del mio corpo. Non dimentico di certo come mi abbia trattata solamente qualche ora prima e non intendo cascare nuovamente in questo gioco malato e subdolo che ha tirato su. Mi ha mentito spudoratamente sul tempo, solo per il semplice gusto di vedermi sgobbare come una forsennata, come se vedermi sfinita e indebolita lo appaghi in qualche modo. Ancora non riesco a credere che abbia provato e riprovato lo stesso percorso, – affaticando più del dovuto il mio corpo –, solo per rendermi ridicola davanti ai suoi occhi palesemente divertiti. E come se non bastasse, ha avuto persino la faccia tosta di sorridermi strafottente, – sottolineando il potere che, sfortunatamente, esercita su di me –, ricordandomi dell'allenamento del giorno dopo. Se prima mi stava sulle palle, adesso, vorrei vederlo morto, sotterrato sotto cumuli di terra.
Scosto le coperte poggiando i piedi nudi sul pavimento gelido. Lancio un'occhiata a Lily e mi accorgo che effettivamente è già sveglia ma – come ogni mattina – resta seduta per almeno cinque minuti sonnecchiando. Fa sempre così: coma farmacologico per pochi minuti e poi aria spumeggiante per il resto della giornata.
Purtroppo, anche per lei sarà una giornata parecchio estenuante. Non sarò l'unica che subirà ore ed ore di allenamento pesante ma credo che per lei sarà un po' più sopportabile. Benché i cinque lavorino per la stessa persona e perseguono la stessa procedura, sono sicura che nessuno somigli caratterialmente al mentore che il colonnello mi ha propinato. Sono sicuramente molto severi e austeri ma non imbastarditi come Claflin.
« Cosa dovrai fare oggi?» chiede con voce impastata dal sonno.
Scrollo le spalle. « Poligono»
Annuisce lentamente e scostando le coperte si alza definitivamente dal suo letto.
« Fuori o al solito?»
Cammino a passi lenti verso il mio armadio e, aprendo le ante, tuffo il mio viso all'interno. « Non ne ho idea, ho un bastardo come maestro» ribatto con un pizzico di avversione.
Le scappa una risata un po' roca ma ugualmente orecchiabile. « Un bastardo indiscutibilmente sexy» aggiunge maliziosa.
Ruoto gli occhi al cielo. « È un fottuto stronzo» ribadisco afferrando la canottiera nera ed una tuta. Non ho intenzione di indossare la divisa, anche perché sarebbe alquanto scomoda, soprattutto immaginando cosa potrebbe impartirmi.
« Come se tu non lo fossi» cantilena.
Chiudo le ante dell'armadio e mi avvio nel piccolo bagno in camera. Sfortunatamente abbiamo solo un water ed un lavabo mentre siamo sprovvisti di doccia, per questo motivo siamo costrette a lavarci insieme alle altre nei bagni comuni.
« Non è la stessa cosa»
Non nego di essere una tale stronza ma la mia condotta non può essere paragonata all'atteggiamento di Trevor. Non so se faccia lo stronzo 24 ore su 24 ma onestamente, per coloro sprovvisti di pazienza – come me, ad esempio – è fastidioso. Probabilmente si comporta così solo con la sottoscritta, magari perché gli sto sulle palle, chissà, ma spero per lui che non si sia fatto un'idea – considerato il trattamento di ieri – su di me totalmente sbagliata: non sarò il suo agnellino da passeggio e di certo non mi ammorbidirò al primo crollo nervoso.
Inarca un sopracciglio scettica. « Posso sapere cosa ha fatto? A me non sembra così stronzo, solo un tantino severo e inflessibile» chiede.
Lancio un'occhiataccia mortale e Lily alza le mani innocentemente.
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OLTRE I LIMITI DEL CUORE |HS|
ActionCOMPLETA (DA REVISIONARE!) Arabella Nelson è una giovane ragazza di appena vent'anni, con un passato difficile alle spalle e tante insicurezze celate dietro ad una maschera di indifferenza e apatia. Finita la scuola, decide di arruolarsi insieme all...